mercoledì 6 aprile 2011

1103 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1103 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Il Secondo Avvento

La scissione del velo del tempio, la scossa tellurica e l'apertura dei sepolcri (Mt 27,51-53; Mc 15,38; Lc 23,45) di Padre Felice Artuso


Gli evangelisti informano i loro lettori che alla morte di Gesù segue un evento straordinario e lo formulano con un verbo al passivo, per attestare che si tratta di un’opera di Dio. 

Scrivono che il velo del tempio si strappa, dividendosi in due parti. 

Lo storico ebreo, Giuseppe Flavio, ricorda che nel tempio di Gerusalemme pendevano due veli di lino scarlatto. Avevano un’altezza di venti metri e una larghezza di dieci. Il primo velo era sospeso all’esterno dell’edificio e separava il luogo sacro da quello profano. 

Il secondo penzolava all’interno del tempio. Divideva il luogo di preghiera dal Santo dei Santi, cui il sommo 

sacerdote accedeva ad Yôm Kippûr (il giorno dell’espiazione). 

Delimitava l’area dell’assemblea liturgica dallo spazio assegnato alla dimora di Dio (Es 26,31-37). 

Segnava il confine tra l’inaccessibile e l’accessibile. Indicava la separazione tra Dio e gli uomini, tra il Creatore e le creature.

Marco e Matteo raccontano che nel momento della morte di Gesù il velo del tempio si squarcia in due, forma una frattura dall’alto al pavimento: 

«Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto al basso» (Mc 15,38). 

«Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo» (Mt 27,51). 

Luca scrive che «il velo si squarciò nel mezzo» (Lc 23,45).

Questi evangelisti non precisano quale dei due veli si fosse scisso, perché si tratta unicamente di una frattura invisibile e non riscontrabile. Pensano che nella morte di Gesù Dio sconsacra il tempio, abbatte ogni barriera che separa gli ebrei dai gentili (Ef 2,14), abroga la funzione profetica dei sacrifici giudaici e conclude il tempo dell’attesa messianica. 

In Gesù, morto sulla Croce, Dio offre a tutti gli uomini la possibilità di accedere a Lui, di incontrarlo, di vedere il suo amabile volto e di dimorare per sempre nel suo Santuario celeste (Ebr 9,12;10,20). 

Nel tempio di Gerusalemme rimangono ancora i veli, ma essi non servono più, perché Dio è uscito dai limiti del sacro ed è entrato nelle singole persone. 

Le persistenti contrapposizioni e le separazioni umane sono destinate a scomparire con l’accoglienza del messaggio evangelico. Nelle ore di preghiera i primi cristiani continuano a frequentare il loro tempio, pur sapendo che esso ha cessato di essere il segno dell’incontro con Dio (At 2,46). 

Diroccato nel 70 dalle truppe romane, non sentono il bisogno di collaborare con i giudei per ristrutturarlo.

Padre Felice Artuso


LA TRAVERSATA DELLE ALPI di Stefano Armellin

Da San Martin de Vesubie alle Tre Cime di Lavaredo, percorso svolto dal 30 giugno al 12 agosto 1991 in 44 giorni di solitario cammino .


3. 2 luglio 1991.Col di Valscura (m slm 2520); Val Stura Sambuco (m slm 1184)

Il caldo incalza e mi rendo conto che c'é ben poca pianura davanti a me. Le Alpi si fanno severe quasi mi sgridano, sto violando un segreto, sono scosso.

A Sambuco mi fermo in un posto tappa G.T.A. (Grande Traversata delle Alpi) in mancanza di un ospedale !

Bartolo, il gestore, mi parla normalmente ma lo capisco a fatica. Ho le idee chiare come un pugile al tappeto per k.o. Quasi chiamo un medico ma sono troppo stanco. Dopo aver telefonato a Eliana mi butto a letto pensando di gettare la spugna e il secchio pieno di lacrime.

Franco mi aveva detto che al quarto giorno lui vomitava, io sono al terzo e sto morendo dalla fatica stando fermo a letto. Le pulsazioni sono quasi cento al minuto. Forse é l'emozione.

Resisto perché non posso fare altro.

Segue

Stefano Armellin

"L'Università ? A nessun giovane dovrebbe venir permesso di mettervi piede se non ha dato prove infallibili non solo del suo interesse nei principi della universalità, ma di qualche dono di percezione che farebbe sembrare desiderabili ulteriori ricerche da parte sua tra i misteri eterni dell'ordine cosmico, tanto per lui che per la società di cui fa parte.

Studenti selezionati, scelti perché risiedano in tali centri a causa della loro intelligenza superiore, ma soprattutto perché dotati di inequivocabili qualità di comando.

Solamente chi desse prova di forza interiore per progredire, di integrità in qualcuno dei settori qualificati della vita umana potrebbe venir accettato in qualsiasi Università sia per essere di guida che per essere ammesso agli studi.

Quando fossero capaci di ispirare queste giovani vite fertili, gli insegnanti sarebbero i lavoratori meglio retribuiti della città. Perché dovrebbero essere gli individui meglio qualificati come uomini.

Gli insegnanti nella città libera sarebbero i membri più importanti e ricercati della società.

Siamo incapaci di riconoscere o affrontare intelligentemente i drastici cambiamenti causati ora dall'accresciuto potere del denaro...con il totale industrialismo la guerra, altre guerre sono sempre in vista, pagate in anticipo...

Radicali eliminazioni sono essenziali alla nostra salute spirituale ed alla cultura".

Frank Lloyd Wright, Agosto 1958