sabato 9 aprile 2011

1106 di 2013 ; La follia nel Mondo

Stefano Armellin con il pezzo 1106 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : La follia nel Mondo

"E' un grande, é Michelangelo che mi ha indicato la strada : é perché il barocco romano é nato da Michelangelo.
Leopardi nella sua poesia ha manifestato con disperazione il sentimento della decadenza, ha sentito che la durata d'una civiltà, della civiltà alla quale si sentiva legato, era giunta al suo ultimo punto, quando una civiltà sta per trasformarsi da cima a fondo. 

Qualche cosa periva ; forme, nello stesso tempo, perivano. Una lingua assumeva coscienza del proprio invecchiamento.

Nella conteplazione del barocco a poco a poco la mia poesia inclinava a porsi il problema religioso. 

La mia poesia, interamente, sino da principio, é poesia di fondo religioso.

Quell'orrore del vuoto, si può sentirlo a Roma infinitamente di più, e nemmeno nel deserto, che in qualsiasi altra parte della terra. 

Lo credo : Dall'orrore del vuoto nasce, non la necessità della riempitura dello spazio con non importa quale elemento, ma tutto il dramma di Michelangelo.

L'idea di Resurrezione é un'idea che non si arriva ad assimilare, Michelangelo era un buon cristiano, ma...era davvero un cristiano Michelangelo ?

Vuoto e spazio non sono affatto nozioni identiche. Il Petrarca parte dall'idea di assenza : Laura é un universo assente, un universo da recuperare. 

L'assenza é una cosa, il vuoto ne é un'altra...il vuoto nell'ispirazione poetica appare con Michelangelo e poi con il barocco, che Michelangelo inventa". Giuseppe Ungaretti

LA TRAVERSATA DELLE ALPI DI STEFANO ARMELLIN
Da San Martin de Vesubie alle Tre Cime di Lavaredo, percorso svolto dal 30 giugno al 12 agosto 1991 in 44 giorni :

6. 5 Luglio 1991. Colle a m slm 2200; Val Varaita, Pontechianale, Castello (m slm 1600); Colle e traversata del Monviso (m slm 2700); Pian del Re (m slm 2020); Val Po.

E' il giorno della traversata del Monviso fino a Pian del Re, non c'é nessuno sui sentieri. Dopo il paese di Castello c'é movimento nel torrente. Una ruspa con alcuni operai intorno provvede a portare avanti una nuova strada in direzione del Rifugio Gagliardone.

Un segno dei tempi nostri : I sentieri sono vuoti ma le strade piene. Le persone stanno dimenticando di avere le gambe, é un dilemma loro. La mia strada é ancora lunga.

A 2700 metri di quota il rombo di un elicottero molesta le nuvole appisolate sulla cresta della cattedrale di pietra. E' il soccorso alpino che cerca un cadavere. L'altro é già nell'obitorio.

Scivolo con il sedere sul Po che nasce. Anche un poppante può farti cadere...dopo dodici ore di marcia.

Segue

Stefano Armellin