giovedì 14 luglio 2011

1202 di 2013 ; Autoritratto 18

Stefano Armellin con il pezzo 1202 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Autoritratto 18  

"Il primo uso che fanno i ricchi del surplus che acquistano é di risparmiare alle loro donne il lavoro dei campi; poi impiegano servi o schiavi per svolgere i lavori domestici in modo da risparmiare alle donne anche questa fatica; infine anche i loro figli sono esonerati dal lavoro.
Per l'altro verso: i preti in cambio di una fetta dei loro ampi profitti, predicano la rassegnazione ai poveri...

L'aumento di popolazione...porta a decrescere il reddito medio mentre la ricchezza del proprietario aumenta.

Aristotele deplorava l'attività innaturale di fare denaro, che era ormai radicata ai suoi tempi, contrapponendola all'attività naturale di soddisfare le esigenze della famiglia e della comunità.

La Cina è il solo grande impero che ha una storia scritta senza interruzione dall'età del bronzo a questo secolo, la Cina aveva sviluppato la burocrazia ai più alti livelli...

Dopo la morte nera...in tutta l'Europa occidentale la diminuzione della popolazione accelerò l'influsso liberalizzatore del denaro all'interno del sistema feudale.

Le pecore valevano ormai più degli uomini...

Le principali vittime del progresso furono al solito i contadini...

La spinta a far denaro come mezzo per ottenere il rispetto e anzi il dominio della società, era il nuovo aspetto che contraddistingueva il sistema capitalistico da tutte le forme precedenti di civiltà.

Le democrazie capitalistiche si lasciarono trascinare in una corsa agli armamenti e in una guerra che cambiarono radicalmente la natura del sistema...

Lo sviluppo dell'industria sovietica venne seriamente frenato dal basso rendimento dell'agricoltura.

La natura umana presenta una forte propensione...a sviluppare una forma di fedeltà verso qualsiasi istituzione nella quale l'individuo si trova inserito...

Se tutti decidessero di usare l'automobile che hanno per un altro anno, l'industria moderna e non solo in America precipiterebbe in una terribile depressione...

Il capitalismo moderno é capace di riportare successi tecnici favolosi ma non di offrire le basi per una forma di vita nobilitata e aperta a tutto quello che Marshall (e Adriano Olivetti NdA) sognava". 

Robinson

Impressioni della stazione é appena stata circondata la natura continua l'assalto il fronte del progresso avanza circonda costringe l'aria a chinare la testa ed essere decapitata dal barbaro uomo che disgrazia quella di vivere quaggiu' su un filo di speranza una battaglia persa. 

Stefano Armellin 1991

Sant’Antonio abate (250-356) b
di Padre Felice Artuso

Sensibile ai problemi sociali ed ecclesiali, Antonio esce talora dal suo domicilio e si reca nei centri abitati, per dialogare con le persone bisognose di consigli spirituali e di speranza. 

Nel 311 durante la persecuzione dell’imperatore Massimino Daia entra nelle prigioni di Alessandria, dove avvicina i fratelli nella Fede. 

Si espone al pericolo della condanna mortale, per comunicare a loro la sua esperienza cristiana e per incoraggiarli a perseverare nel cammino intrapreso. 

Dà anche segni di amore e di sostegno al suo vescovo, Atanasio, avversato dagli eretici ariani.

Terminata la dolorosa persecuzione, si rifugia a Qolzoum, zona deserta, in cui prosegue il suo itinerario spirituale. 

Infatti, nei ritmi degli impegni giornalieri lotta contro le forze schiavizzanti; contempla la bellezza della creazione e della rivelazione divina; si purifica dai peccati commessi; si modella alla perfezione di Gesù; si protende verso la trasfigurazione interiore e raggiunge un alto livello di santità.

I pagani si meravigliano della sua diversità: trascorre una vita isolata e penitente; inizia la preghiera, tracciandosi un piccolo segno di croce sulla fronte, sulle labbra e sul petto; 

Porta cucita sul suo mantello la lettera T (tau) e la tiene scolpita nel suo bastone. 

Incapaci di capirlo, lo scherniscono e deridono. 

Egli non si preoccupa dei loro sgarbi. 

Non ne prova imbarazzo e rossore. Convinto di avere compiuto una scelta ragionevole, si difende con queste semplici asserzioni: «Quel che noi diciamo è testimonianza di virtù e segno di disprezzo della morte; le vostre credenze, invece, risultano soltanto passioni vergognose» . 

«È la croce, dunque, che merita derisione oppure quelle cose che la croce ha reso inutili e di cui ha rivelato l’impotenza?» .
 
Un consistente numero di cristiani intuisce invece che ha scelto di mantenersi in contatto con Dio. Va a trovarlo nel suo rifugio, per ricevere da lui delle illuminazioni rassicuranti e utili a una rinascita evangelica. Segue

Padre Felice Artuso