giovedì 22 settembre 2011

1272 di 2013 ; Danzatrice sulla Croce

Stefano Armellin con il pezzo 1272 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Danzatrice sulla Croce 

"GIOVANNI...

Gesù é uscito dal Padre (Vangelo di Giovanni 16, 28), Gesù é nel Padre (Giovanni 14, 10), Gesù morendo va al Padre (Giovanni 14, 38), Gesù risuscitato non é ancora salito al Padre (Giovanni 20, 17).
I discepoli hanno creduto che Gesù é uscito dal Padre (Giovanni 16, 27), i discepoli credono solo adesso, convinti delle sue ultime parole, che Gesù é uscito dal Padre.

I discepoli conoscono già ora tutto perché il Figlio gli ha rivelato tutto (Giovanni 15,15), ma molte cose non gli sono ancora state dette perché non possono ancora portarle (Giovanni 16, 12).

Gesù si meraviglia che nessuno voglia sapere dove sta per andare (Giovanni 16, 5), e invece gli era stato esplicitamente chiesto (Giovanni 13, 35; 14, 5); e comunque non lo dirà, se non ripetendo le formule misteriose (-in figure-, Giovanni 16, 25) che aveva già usato prima : 

- andare al Padre -, andare -nella casa del Padre- (Giovanni 16, 5-6; 14, 2-3; 16,17)". 

Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 569 - 570

"Bernini (1598/1680) fu, per le sue molteplici attitudini e per la sua funzione di regista di tutta un'epoca, una personalità sul tipo di Rubens. 

Bernini ritorna al principio dell'unità del punto di vista e perciò dell'azione, ma per scatenare il movimento.

Poche rivoluzioni sono tanto esplicite come quella del Caravaggio che é la più importante di tutta l'arte italiana.

L'unificazione politica e poi l'edificazione di una nazione moderna son costate agli italiani maggiori pene, illusioni e amarezze che a nessun altro popolo europeo.

Durante i due secoli che seguirono il Rinascimento dal 1550 al 1750 la penisola costituì l'oggetto passivo della rivalità fra la casa di Francia e quella degli Asburgo.

Dal 1750 al 1950 l'Italia porta a termine la sua unità di Stato moderno attraverso una lunga e penosa serie di tappe : ricevendo a lungo l'appoggio della Francia contro l'Impero Austriaco.

Il XX secolo doveva segnare la fine del prolungato marasma che impedì all'Italia di partecipare attivamente allo sviluppo dell'arte moderna. 

Giorgio Morandi é un grande esempio e rappresenta la coscienza pura di un'arte che deve ritrovare delle basi reali nell'impegno e nella concretezza.

La fine della guerra condusse ad una presa di coscienza acuta e spesso tumultuosa delle insufficienze della pittura italiana rispetto ai movimenti europei". Chastel

Dal 14 settembre 1983 iniziando The Opera Collection Stefano Armellin apre alla grande arte italiana la strada per il riscatto internazionale, e, dal 1993 al 2013 con il Poema visivo del XXI : il Volto del Mondo e la Croce, dedicato a tutti i Popoli del Mondo, un'opera  assoluta e senza precedenti, Armellin introduce l'intera umanità nel nuovo paradigma che ha come traguardo la Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.


San Girolamo (347-420) a
di Padre Felice Artuso
Girolamo nasce a Stridone, città sul confine della Dalmazia. 

Terminata l’istruzione primaria, si trasferisce a Roma. 

Qui studia letteratura e riceve i sacramenti dell’iniziazione cristiana. 

Ritornato a Stridone, partecipa alle assemblee liturgiche. Per radicarsi nell’amoroso progetto di Dio, viaggia molto e legge i libri, reperibili nelle biblioteche. 

Nei vari spostamenti soggiorna a Treveri e ad Aquileia, dove sperimenta una forma di vita cenobitica. 
Si reca quindi in Grecia e Turchia. 
A Costantinopoli conosce il grande vescovo Gregorio Nazianzeno e i maggiori teologi dell’epoca. 

Ritiratosi ad Antiochia di Siria presso il deserto di Calcide, per tre anni si dedica alla preghiera, all’ascesi spirituale e allo studio della lingua greca. 
Aiutato da Rustico, ebreo convertito al Cristianesimo, impara anche l’ebraico. 
Cresce così nella conoscenza biblica, teologica, storica, vocazionale, contemplativa e mistica. 

Il papa Damaso stima Girolamo. 

Gli chiede di ritornare a Roma, lo elegge suo segretario e lo incarica di migliorare le antiche versioni latine della Bibbia. 
Egli accetta l’incarico del pontefice e traduce tutta la Bibbia dalle lingue originali al latino. 
La sua geniale versione otterrà molti consensi e diverrà il testo ufficiale per la Chiesa occidentale.
 
Durante la permanenza romana Girolamo organizza degli incontri comunitari con le giovani aristocratiche, alle quali offre delle dotte lezioni sul messaggio biblico, sulla carità cristiana, sul distacco dalla mentalità mondana e sui vantaggi della solitudine monastica. 

Ne convince alcune a ritirarsi spontaneamente sull’Aventino, per sperimentare le convenienze della vita comunitaria. 
Morto il papa Damaso, abbandona Roma, ritorna in Oriente, ma mantiene un costante rapporto epistolare con le giovani responsabili dell’Avventino. Segue

Padre Felice Artuso