(Il -giardiniere-, se ha apparenza umile, rievoca però Adamo posto a coltivare e a custodire il giardino di delizie, Gn 2, 8-15, e, del resto, l'umiltà della sua apparenza, come a Emmaus, é riscattata dallo svelamento del mistero glorioso che nasconde).
Ma questa intenzione glorificatrice degli evangelisti Luca e Giovanni si capovolge in un risultato opposto.
Il risorto é come avvolto nel mistero, isolato nel sublime, e questa sua diversità, estraneità, lontananza induce un sentore di spettro che stenta a dissiparsi (Lc 24, 37-40)".
Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp.572
"1. L'arte si riconsacrerà. E' l'unico modo per tornare ad essere -contro- in una società totalmente secolarizzata e sempre pronta ad essere -pro-.
2. Ci sarà meno arte, ma quella significativa si divulgherà in molti più modi di adesso...
3. La nuova generazione...chiede direzioni dall'arte.
Più che essere protagonisti questi giovani vogliono essere dei fruitori.
Desiderano avere accesso al linguaggio artistico esistente. E' preoccupante perché viene a mancare l'opposizione al sistema quindi diminuiscono le possibilità di ricambio...
4. Si guarderà di più alle singole opere, la qualità sarà capitale, e allora si penserà meno all'artista...
5. ...la pittura avrà pochi margini d'azione...
Il tempo della pittura e la sua semplice struttura, veramente non appartengono più all'individuo contemporaneo.
6. Il disegno si svilupperà molto di più perché più strettamente legato e simile al linguaggio ed al ruminare dei pensieri e delle idee. Usciranno più scultori ed artisti concettuali dal disegno che pittori.
7. Le riviste, i musei e persino molte gallerie, avranno un'unica parola d'ordine : divulgazione, o meglio : accessibilità, che non vorrà dire semplicità a buon mercato ma possibilità di entrare nel discorso dell'arte anche a metà senza dover ripercorrere 50 anni di storia dell'arte.
8. ....La percezione sarà più immediata e meno mediata.
9. Il gallerista...darà indicazioni mercantili legate ad un contesto intellettuale più vasto.
10. Il collezionismo si focalizzerà sulla qualità dell'opera, al di là dell'investimento. Il vero investimento sarà costruire collezioni con una struttura intellettuale chiara. I lavori si valorizzeranno l'un l'altro e non indipendentemente.
11. L'America rimarrà il fulcro e all'avanguardia per il semplice motivo che sta costruendo strutture al servizio della divulgazione dell'arte e delle opere, inimmaginabili in Europa.
Il Museo di San Francisco é stato costruito con soldi privati pari a 140 miliardi di lire in donazioni, il che significa una fede smisurata nell'arte che il vecchio continente non ha...
di fatto gli USA sono realmente una società multiculturale obbligata a prestar ascolto alle diverse comunità di destino che la formano "
Francesco Bonami 1995
San Girolamo (347-420) c
di Padre Felice Artuso
Girolamo offre alla monaca Eustochia queste importanti e impegnative norme: «Tu, che sei stata la prima fra le giovinette romane che hanno fatto il voto di verginità, devi mettere ogni studio, affinché, insieme con i beni di questa terra, non abbia a perdere anche quelli del cielo…
Tu scegliti per compagne coloro che son dimagrite dai digiuni, sulla cui faccia è dipinto il pallore; donne di età matura e di vita specchiata, che ogni giorno possono cantare nell’intimo dei loro cuori allo Sposo divino. ….
Applicati spesso alla lettura, e cerca d’imparare più che puoi.
Il sonno ti sorprenda sempre con un libro in mano, e il tuo capo stanco, lentamente piegandosi, riposi sulle sacre pagine. …
Lo Sposo non si trova per le vie larghe: ”Stretta e angusta è la via che porta alla vita» .
Monaco intraprendente, Girolamo è criticato, calunniato e contrastato da qualche incoerente ecclesiastico.
Egli ne soffre, ma non cambia orientamento, per ottenere vasti consensi.
Uomo di solide convinzioni, di alto fervore e di ampia cultura, si difende egregiamente e continua a dirigere le sue comunità.
Si consuma lentamente, rimanendo fedele alla sua vocazione contemplativa. Colpito da alcune malattie, si avvicina al decesso molto dolorante e quasi cieco. Confidando con semplicità nella misericordia del Signore, muore nell’amata Betlemme.
I suoi monaci lo seppelliscono nella Chiesa della Natività, accanto alle tombe delle monache Paola ed Eustochia.
Poi l’imperatore Teodosio II trasferisce a Costantinopoli i resti mortali di Girolamo, per averli vicino a sé.
Da ultimo i crociati li portano a Roma e li pongono nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
A Betlemme i monaci non si rinnovano come sarebbe necessario.
Pertanto diminuiscono numericamente e scompaiono.
Senza avere una continuità storica, in Occidente sorgono tuttavia alcuni Ordini, che assumono il nome e la spiritualità di questo esimio Santo. Per indicare la rigorosa penitenza di Girolamo, l’antica iconografia lo rappresenta che sta percuotendosi con una pietra .
Padre Felice Artuso