mercoledì 28 dicembre 2011

1370 di 2013 ; il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1370 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Il Secondo Avvento 

"In ogni aspetto della vita l’indipendenza di mente è punita  col fallimento sempre di più, man mano che le organizzazioni economiche diventano più vaste e più rigide. 

Ma tutti, nel profondo del cuore, sentono con disagio che i loro piaceri sono acquistati con le sofferenze altrui, di molti altri.
Dal più alto al più infimo quasi tutti gli uomini sono presi nella lotta economica: la lotta per acquistare quel che spetta o per mantenere quel che non spetta.

I beni materiali, di fatto o nel desiderio, dominano i nostri pensieri, di solito a danno di tutti gli impulsi generosi e creativi.

Una delle fonti di male nelle grandi democrazie moderne è il fatto che la maggior parte dell’elettorato non ha interesse diretto o vitale nella maggior parte delle questioni che si sollevano.

L’unica zona adeguata alla questione dell’esercito o della marina è l’intero Pianeta, perché un’area di dimensioni minori non impedirà la guerra.

Soltanto per gli innovatori è difficile essere autorizzati ad esistere e a lavorare. 

Ogni generazione crede che questa difficoltà sia una cosa del passato, ma ogni generazione è sempre tollerante soltanto delle innovazioni passate. 

Quelle del presente sono sottoposte alla stessa persecuzione, come se del principio di tolleranza non si fosse mai sentito parlare.

L’istinto della convenzionalità l’orrore dell’incertezza e gli interessi materiali militano tutti contro l’accettazione di una nuova idea. 

Ed è più difficile pensare ad una nuova idea che non far sì che venga accettata; la maggior parte della gente potrebbe dedicare un’intera vita alla riflessione, senza mai fare una scoperta veramente originale.

Mantenere e rafforzare l’impulso che crea l’individualità dovrebbe essere il principale obiettivo di tutte le istituzioni politiche.

Lo scopo dell’educazione non dovrebbe essere quello di rendere uguali tutti gli uomini, ma di fare in modo che ognuno di essi pensi nel modo che rappresenta la più piena espressione della propria personalità.

Il desiderio dell’esclusività di mercato è una delle più potenti cause di guerra.

Sfruttare quelle che vengono chiamate “razze inferiori” è diventato uno dei principali  obiettivi degli Stati Europei .

Non si mira soltanto, o soprattutto, al commercio, ma alle occasioni di investimenti; la finanza è più interessata all’argomento di quanto non lo sia l’industria.

I diplomatici rivali molto spesso sono i servi, coscienti o meno, di gruppi rivali di finanzieri.

Il sistema salariale ha portato la gente a credere che ciò di cui l’uomo ha bisogno è il lavoro.
Questo è naturalmente assurdo”. 

Bertrand Russell

Isacco di Ninive (ordinato vescovo verso il 676) b
di Padre Felice Artuso

Isacco dispone che i monaci leggano la Bibbia e si attengano agli orari della salmodia quotidiana, approvati dall’autorità ecclesiastica. «Quanto alla legge della libertà, è che osserviamo con cura il numero dei sette momenti che è stato fissato dal concilio di Nicea della santa Chiesa per colui che veste l’abito monastico, e questo per la salvezza delle nostre anime. 

… custodiamo la regola dei sette tempi dell’ufficio, secondo quanto ha fissato per noi la Chiesa come dei bambini piccoli» . 

Egli ricorda anche le condizioni, che Gesù aveva posto alla gente, per conoscere la salvezza: rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguirlo (Mc 8,34-35). 

Scrive: «Per questo ti precedono e ti sono poste dinnanzi la Croce e la morte, perché tu decida in te stesso di incamminarti dietro la croce e seguirla» ; «Inchiodiamo il nostro corpo sempre alla Croce e curiamo che non si sciolga di lì» .

Attenendosi alle disposizioni di Gesù, i monaci potranno elevarsi a Dio, intrattenersi con Lui, rafforzarsi interiormente, oltrepassare i propri limiti, portare la propria Croce, vincere ogni avversità, possedere la quiete dell’anima, raggiungere la gioia della perfezione, dare una forte testimonianza di Fede ed essere nella Chiesa un sostegno salutare.
 
Isacco muore anziano e cecuziente sia per l’intensa dedizione alla lettura sia per la costante indagine sull’essenza della verità. I monaci lo seppelliscono nel monastero di san Rabban Shabbur. I suoi componimenti teologici, ascetici e mistici, tradotti nelle lingue parlate, hanno una grande influenza nel monachesimo bizantino e slavo come anche nella letteratura umanistica.

Padre Felice Artuso