sabato 30 novembre 2024

54 ORE PER CAMBIARE IL MONDO TOP MOSTRA 2024

Stefano Armellin

Autore di The Opera dal 1983 

Dal 7 al 15 giugno 2024 Stefano Armellin ha esposto a Pompei nel Museo d'Impresa in prima mondiale grafico-pittorica, la Ginestra di Giacomo Leopardi a 187 anni dalla morte del poeta. Una sintesi di 81 opere di un lavoro di anni che ne comprende oltre 200. Uno sforzo creativo solitario per fare chiarezza sul nostro tempo seguendo il rigore leopardiano.

A Pompei Picasso c'é stato due giorni e ne parlano ancora adesso, Leopardi quattro anni a Villa delle Ginestre, Armellin da 17 anni, il percorso di Armellin lo trovate in Cronologia di un Capolavoro italiano clicca qui 

giovedì 28 novembre 2024

GINESTRA-POMPEI-VESUVIO, TOP MOSTRA 2024

                     LA CROCE DEL VESUVIO DI STEFANO ARMELLIN 2023-2024 

UN PONTE FRA IL GIUBILEO DEL 2025 
E IL GIUBILEO DEL 2050

GINESTRA POMPEI VESUVIO PRIMA MONDIALE GRAFICO PITTORICA DELLA GINESTRA DI GIACOMO LEOPARDI


Pompei. il 1 dicembre 2022 ore 15 in attesa del Ministro Sangiuliano, (si attende data ufficiale) ho provato l'installazione GINESTRA POMPEI VESUVIO nella sala prove di Felice Tammaro. Possiamo così tranquillamente dimostrare al Ministro un risultato superiore al Padiglione Italia della Biennale di Venezia da poco chiusa, un evento internazionale che ha prodotto pochissime idee degne di nota, forse nessuna.

Le foto di questa installazione GINESTRA POMPEI VESUVIO sono state rigirate al Direttore degli Scavi Gabriel Zuchtriegel 

martedì 5 novembre 2024

1. Pompei The Opera, il crollo e la speranza


STEFANO ARMELLIN

Affreschi

  POMPEI – THE OPERA

il crollo e la speranza

dedicato a Marilena Ferrari
1952 - 2012

e, ai neo-assunti archeologi e architetti degli Scavi di Pompei

Pompei - Villa dei Misteri - particolare- Foto : Stefano Armellin
giovedì 5 gennaio 2012

Al Ministro dei Beni Culturali della Repubblica italiana
Lorenzo Ornaghi, poi, Massimo Bray, oggi Dario  Franceschini

Gentile Ministro cari lettori, questo che state leggendo non è un testo polemico ma propositivo sullo stato degli affreschi pompeiani in rapporto alla mia opera di Arte Contemporanea Internazionale. Sono l’ artista-autore di The Opera Collection dal 1983, e dal 2007 residente a Pompei. Un veneto che ha sposato una pompeiana. Sento quindi come un dovere dare un contributo per una nuova visione del sito archeologico. Qui a Pompei il Maestro Gracco da tempo ha avuto la bella idea del recupero dell’affresco pompeiano dimenticato, trascurato e ricordato ormai solo attraverso riproduzioni di altri pittori (come il Maestro Rosario Lamberti) e fotografi. L’iniziativa del Maestro Gracco a mio avviso va sostenuta in modo adeguato, soprattutto per l’impegno profuso dal Museo e Scuola di pittura Gracco, che si trovano proprio a pochi metri dalla Villa dei Misteri, Villa che merita una migliore custodia, comprensiva di book shop.

2. Pompei The Opera, il crollo e la speranza



Pompei - Villa dei Misteri - particolare - 
Foto : Stefano Armellin giovedì 5 gennaio 2012
Soggetto : 

La Matrona, prologo d'inizio della sequenza pittorica più famosa degli Scavi

In questa Villa ho creato un collegamento singolare. Nel 2001 nacque a Pompei mia figlia Lorenza Mariastefania; una credenza del luogo sostiene che là dove si posa l’ombelico del nascituro si determina il futuro professionale della nuova vita. Così andai a Villa dei Misteri con l’ombelico di mia figlia avvolto nella garza dell’ospedale e lo nascosi dietro una pietra nell’angolo di una stanzetta. A riprova delle ottime condizioni di temperatura, oggi, nel 2012, anche se ristretto, l’ombelico c’è ancora. Voi direte : sono superstizioni. D’accordo, e questo articolo allora cos’è ?

3. Pompei The Opera, il crollo e la speranza


Cosa fare per Pompei

Pompei - Villa dei Misteri - visione d'insieme. 
Foto: Stefano Armellin martedì 3 gennaio 2012

 Studiosi più autorevoli dello scrivente ribadiscono la necessità di una mappatura in 3D integrale della Città. Aggiungo di pensare ad un plastico su grande scala e coperto, a Roma; in una superficie tipo : duecento metri per trecento. Rialzato da terra con diverse sezioni anche geologiche. Un plastico laboratorio permanente capace di far lavorare archeologi e scienziati di tutto il Mondo. Aperto ai turisti, agli studenti e al pubblico del Mondo che a Roma è numeroso.