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martedì 27 marzo 2012

1951 - 1952 - 1953 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1951 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : EVA e la mela invisibile sotto la Santa Croce "Nella storia dei consumi culturali, il 1980 rappresenta per l'Italia uno spartiacque; questo grazie non solo all'affacciarsi di nuovi mezzi di comunicazione, ma anche all'espansione di quelli già esistenti". J. Meyravitz



Stefano Armellin con il pezzo 1952 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Lo schermitore e il Genocidio " I legami associativi degli anni novanta erano molto diversi da quelli delle subculture tradizionali, cattolica e comunista, o da quelli che avevano caratterizzato i gruppi militanti degli anni settanta.

La rete dell'associazionismo era fragile e facilmente soggetta a spezzarsi. Collaborare con altri soggetti poteva dimostrarsi ben più difficile del previsto; le rivalità fra gruppi erano frequenti; gli obiettivi delle diverse associazioni potevano divergere o addirittura entrare in rotta di collisione.

dal 1986 in poi si verificò un netto avvicinamento del movimento delle donne alla sfera politica". 
 J. Meyravitz

Stefano Armellin con il pezzo 1953 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : il Giorno del Giudizio "Il Sud Italia. Topograficamente, negli anni ottanta gran parte del mezzogiorno somigliava a un immenso cantiere edile. Con l'aumentare della ricchezza e il ritorno dall'estero di numerosi emigrati, le regioni meridionali vennero investite da un'ondata di edilizia selvaggia. Si costruiva ovunque e a ogni costo.

Il danno arrecato al paesaggio fu irreparabile...Lo Stato, anche in una democrazia rappresentativa, a causa della propria inefficienza, indifferenza o esplicita ostilità, poteva facilmente lasciar morire la società civile; oppure, più insidiosamente, poteva inondarla di denaro e dissiparla con l'arma tradizionale del clientelismo".  J. Meyravitz