47. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi. Ti riporto sempre sul sentiero percorso nel 1992 : Proseguendo dal Passo della Spingarda al Passo del Bocco incontro un Gruppo Scout che si congratula per la mia idea di raggiungere Assisi. Mi dedicano un corale : BRAVO-BRAVO.
Alcuni turisti mi offrono da bere (molto più difficile trovare qualcuno che ti offre un lavoro, Henri, ti serve un Capolavoro ?) poi, nelle ore calde non vedo più nessuno nei boschi e sulle creste.
Rispetto alle Alpi (1991) sembra tutto in miniatura, manca la quota, le ripide pareti, le gole profonde nelle valli strette, i ghiacciai, la grandezza della terra e della roccia che si increspa verticale, immobile e silenziosa.
Ma gli Appennini non vanno sottovalutati. I rifugi sono rari, i paesi lontani, sono meno frequentati dagli escursionisti, e, in alcuni tratti non c'è possibilità alcuna di trovare rifornimenti. E siamo in agosto (1992).
Durante l'inverno queste zone presentano condizioni difficili, analoghe a quelle alpine, diventando un terreno riservato a camminatori e alpinisti esperti. Al Bocco una bocca di giovane donna mi sorride con simpatia mentre mi serve un po' di cibo. I suoi occhi brillano come cristalli, Ella mi rivela il desiderio dell'Alta Via che vuole conoscere, ma troppi problemi ha nella mente : il ricambio della biancheria intima, i rifornimenti, le esigenze corporali, che nel suo caso richiedono una evacuazione ogni tre ore, come fare ? più comodo continuare a sognare penso io.
I suoi occhi lucenti serviranno ad ipnotizzare qualche Cip! Cip! ma non serviranno a farle fare un solo passo sull'Appennino.
Henri, questa donna mi ricorda un po' quel tipo di artisti che aspettano o cercano i finanziamenti tutta la vita per fare la loro opera, e quando i finanziamenti arrivano, la vita è finita e le idee non ci sono mai state.
(47. Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 28 agosto 2014
Alcuni turisti mi offrono da bere (molto più difficile trovare qualcuno che ti offre un lavoro, Henri, ti serve un Capolavoro ?) poi, nelle ore calde non vedo più nessuno nei boschi e sulle creste.
Rispetto alle Alpi (1991) sembra tutto in miniatura, manca la quota, le ripide pareti, le gole profonde nelle valli strette, i ghiacciai, la grandezza della terra e della roccia che si increspa verticale, immobile e silenziosa.
Ma gli Appennini non vanno sottovalutati. I rifugi sono rari, i paesi lontani, sono meno frequentati dagli escursionisti, e, in alcuni tratti non c'è possibilità alcuna di trovare rifornimenti. E siamo in agosto (1992).
Durante l'inverno queste zone presentano condizioni difficili, analoghe a quelle alpine, diventando un terreno riservato a camminatori e alpinisti esperti. Al Bocco una bocca di giovane donna mi sorride con simpatia mentre mi serve un po' di cibo. I suoi occhi brillano come cristalli, Ella mi rivela il desiderio dell'Alta Via che vuole conoscere, ma troppi problemi ha nella mente : il ricambio della biancheria intima, i rifornimenti, le esigenze corporali, che nel suo caso richiedono una evacuazione ogni tre ore, come fare ? più comodo continuare a sognare penso io.
I suoi occhi lucenti serviranno ad ipnotizzare qualche Cip! Cip! ma non serviranno a farle fare un solo passo sull'Appennino.
Henri, questa donna mi ricorda un po' quel tipo di artisti che aspettano o cercano i finanziamenti tutta la vita per fare la loro opera, e quando i finanziamenti arrivano, la vita è finita e le idee non ci sono mai state.
(47. Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 28 agosto 2014