domenica 7 settembre 2008

158 di 2013; Gerusalemme e l'Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 158 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Gerusalemme e l'Apocalisse;  Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati,
quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto !
Vi dico infatti che non mi vedrete più finchè non direte:
Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore ! Matteo 23,37-39
"APOCALISSE...Le bestie apocalittiche sono due e si unificano tra loro, come sono due e si unificano nell'unica testimonianza che rendono i testimoni fedeli (Apocalisse 11,3).

Come già nella seconda Lettera ai tessalonicesi, così anche nell'Apocalisse l'anticristicità si esplica nell'imitazione dell'opera di Dio in Cristo. C'é infatti una trinità tenebrosa formata dal drago satanico, la bestia ascendente dal mare e la bestia ascendente dalla terra (Apocalisse 16,13).

Il drago satanico dal quale emana ogni potere delle tenebre corrisponde al Padre; la bestia ascendente dal mare che ottiene la signoria sull'universo é lo pseudocristo (Mt 24,24), e corrisponde al Figlio; la bestia ascendente dalla terra che ne propaga lo -spirito- é lo -pseudoprofeta- (Apocalisse 16,13; 19,20; 20,10; Mt 24,24), e corrisponde allo Spirito Santo". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp.808

"Perché la novità delle cose necessitando la novità delle parole, quegli che non avrà parole proprie e riconosciute dalla sua lingua, per esprimerle; forzato dall'imperioso bisogno ricorrerà alle straniere, e appoco appoco si romperà ogni riguardo, e trascurata la purità della lingua, si cadrà del tutto nella barbarie.

Giacché per rimetter davvero in piedi la lingua italiana, bisognerebbe prima in somma rimettere in piedi l'Italia, e gl'italiani, e rifare le teste e gl'ingegni loro...vero é che da gran tempo gli scrittori italiani puri ed impuri si sono egualmente dispensati dal pensare, e anche dal (800) dire, talmente che se alcuno de' nostri scritti ci fosse pericolo che potesse passare di là da' monti o dal mare, gli stranieri si maraviglierebbero sodamente come, in questo secolo, in una nazione posta nel mezzo d'Europa si possa scrivere in modo, che l'aver letto, si può dire, qualunque de' libri italiani che ora vengono in luce, sia lo stesso né più né meno che non aver letto nulla". Giacomo Leopardi dallo Zibaldone di pensieri

"476. Poiché il Verbo si é fatto carne assumendo una vera umanità, il Corpo di Cristo era delimitato. Perciò l'aspetto umano di Cristo può essere -rappresentato- (Gal 3,1)
Nel settimo Concilio Ecumenico la Chiesa ha riconosciuto legittimo che venga raffigurato mediante - venerande e sante immagini -. Catechismo della Chiesa Cattolica