martedì 23 giugno 2009

447 di 2013 ; il Mondo unito

Stefano Armellin con il pezzo 447 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Il Mondo unito : " Ciò che occorre è un pensiero adatto ad afferrare la multi-dimensionalità della realtà e riconoscere il gioco delle interazioni e retroazioni, ad affrontare le complessità piuttosto che cedere ai manicheismi ideologici o alle mutilazioni tecnocratiche...

Dobbiamo abbandonare la falsa razionalità. I bisogni umani non sono solamente economici e tecnici ma anche affettivi e mitologici...

E' attaccandosi a tutti gli aspetti del problema che si potrà sperare in qualche progresso...

Sappiamo oggi che le possibilità cerebrali dell'essere umano sono ancora in grandissima parte inesplorate.
Siamo ancora nella preistoria dello spirito umano...

Dobbiamo non più opporre l'universale alle patrie, ma legare concentricamente le nostre patrie, familiari, regionali, nazionali, europee e integrarle nell'universo concreto della Patria terrestre...". 

E. Morin

Svolgimento e coinvolgimento eucaristico b  di Padre Felice Artuso
Il presidente riconosce che il Padre mediante l’azione dello Spirito Santo ha donato il Risorto all’assemblea. Sentendo il bisogno di ringraziarlo adeguatamente, gli consegna il dono che ha ricevuto da Lui. Eleva quindi le Sacre Specie e loda Dio, dicendo: «Per Cristo con Cristo ed in Cristo a Te Dio Padre onnipotente nell’unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli» .
 
L’assemblea liturgica approva il ringraziamento del presidente, proferendo un Amen, in cui riconosce che il Padre le ha donato Gesù, vittima d’amore e vivente per sempre. 

Compie un gesto, che costituisce «la fonte ed il culmine di tutto il culto» della Chiesa (EM 31). 

Inoltre, s’immedesima nei sentimenti di Gesù, riproduce in sé le sue disposizioni d’amore e consegna se stessa al Padre. Cede a Lui le migliori qualità che possiede: intelligenza, volontà, affetto e profitto quotidiano. Nel contempo gli domanda di purificarla, rigenerarla, rinvigorirla, perfezionarla e glorificarla.

Adempie quest’insegnamento trasmesso dai Santi Padri: Quando i cristiani celebrano l’Eucaristia, salgono spiritualmente sul Calvario, si uniscono all’immolazione di Gesù, si offrono con Lui al Padre e divengono un solo olocausto, che procura salvezza ai fratelli.
 
Consapevoli della loro vocazione battesimale, i Santi partecipano attivamente e devotamente alla celebrazione eucaristica. Associano le loro tribolazioni all’offerta sacrificale di Gesù. Ottengono così la grazia della giustificazione, progrediscono nelle virtù teologiche e divengono una permanente epifania dell’azione trasformante di Dio. 

Ad esempio Santa Faustina Kowalska si lascia guidare dalle illuminazioni interiori e tramite la celebrazione eucaristica desidera essere un olocausto d’amore. 

Una mattina prima di ricevere la comunione sacramentale, avverte che il Signore Gesù la conferma nel suo ardente desiderio, dicendole: «Sei ostia viva, gradita al Padre Celeste» . 

San Pio da Pietrelcina comprende e vive il sacrificio di lode. Si prepara ogni giorno alla celebrazione della Santa Messa, pensando che si appresta ad offrire la sua vita al Signore. Ogni tanto si avvia all’altare con la febbre. Nel corso della liturgia eucaristica si unisce talmente alle sofferenze del Signore da entrare in uno stato di rapimento mistico. 

Talvolta nel momento culminante dell’offerta spirituale si trasfigura sul volto e emana delle gocce di sangue dalle ferite delle stimmate. Conclude la celebrazione eucaristica stremato, ma soddisfatto e rasserenato. Non riuscendo a camminare agevolmente, un assistente gli presta un sostegno e lo accompagna in sacrestia.

Padre Felice Artuso Direttore Spirituale del Gruppo Stati Uniti del Mondo