Stefano Armellin con il pezzo 1168 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La Direzione
"Leonardo da Vinci non si pone al centro della natura, ma piuttosto allarga il suo spirito tanto che la natura e il suo spirito coincidono come se fossero affini.
Accanto a lui non rimane spazio quasi per niente e per nessuno, accanto a lui si sta stretti.
Una personalità vivace viene sempre alla luce...
Ogni personalità é rinascimentale nella misura in cui non é riconducibile a sé stessa, nella misura in cui é fattivamente ignota...
Oggi tutta la cultura mondiale é diventata (deve diventare ?) un Leonardo da Vinci collettivo.
Un genio non é mai la regola ma l'eccezione alla regola...
La cultura, considerata dal punto di vista delle sue fonti e possibilità creative e del suo modo di muoversi di mutare e di passare alla fin fine in un altra cultura...si fa conoscere proprio nei suoi casi limite, nei casi rari, nelle eccezioni che non seguono le regole ma le creano.
Se ogni cultura ha un suo progetto i geni portano il progetto fino alla logica conclusione che assume inevitabilmente la forma della assurdità, della stranezza, dell'enigma.
Il segreto diventa evidente ma assolutamente non chiaro...
Nella storia dell'arte mondiale e forse anche nella storia della cultura mondiale nel suo complesso non si trova un genio che sia paragonabile a Leonardo per quel che concerne la non riducibilità alle sue opere.
La creazione più importante di Leonardo é la sua personalità é questa che agita la nostra fantasia; gli stessi quadri agiscono nel suo campo magnetico...
Raffaello cerca e trova l'equilibrio fra i principi michelangioleschi e quelli leonardeschi e in ciò é a suo modo non meno geniale dei due, e non meno importante e indicativo per il Rinascimento ". Batkin
"L'attuazione del disegno/divino : La dottrina della grazia. La grazia costituisce la quintessenza della predestinazione e rappresenta anche un momento importante, fondamentale della giustificazione.
Nel Nuovo Testamento si dice che coloro che da Dio sono chiamati nel suo Regno non sono i più degni, bensì i poveri, gli umili, gli emarginati, i peccatori.
La grazia in Paolo comprende sia la giustificazione sia la santificazione". Op.Cit.
"Cristo si é fatto uomo per noi, affinché noi diventassimo Dio" Atanasio.
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