venerdì 10 settembre 2010

894 di 2013 ; Internet

Stefano Armellin con il pezzo 894 di 2013
 deL Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Internet : "Internet cambia tutto. Nei processi aziendali, nei sistemi competitivi, nelle attività dei governi". J. Chambers

Nello Zibaldone di Giacomo Leopardi la datazione è assente nei primi tre anni 1817/1820 ma si afferma successivamente. Leopardi non ha tempo da perdere. La poesia di Leopardi sorge, infatti, dopo che lo squallore del vero ha dissipato le care illusioni dimostrandone la vanità, come un'estrema affermazione del sentimento di vivere, delle irriducibili ragioni del cuore : uno dei dati fondamentali della situazione vitale di Leopardi, determinanti l'angolatura sotto cui egli vede il Mondo, è la condizione, per sempre insuperata, del -figlio di famiglia-, legato, volente o nolente, tradizionalmente e sentimentalmente, al nucleo familiare dell'amata-odiata Recanati.

"Quello che noi vediamo chiaro in altrui e nel lontano, ci serva di specchio e di esempio, per ben vedere, per accorgerci, per conoscere e concepire il fatto nostro, e quello ch'essendoci proprio e troppo vicino, non suol vedersi né conoscersi mai bene, sì per l'inganno dell'amor proprio, sì perchè la stessa vicinanza nuoce alla vista, e l'abitudine di continuamente vedere impedisce o difficultà l'osservare, il notare, l'attendere, il por mente, l'avvedersi.

...similmente dico dè politici e ministri ecc. italiani e negoziatori italiani ecc. di quel secolo, e anche dè seguenti, fino agli ultimi tempi, in cui siamo veramente arrivati all'estremo della nullità politica, e passività, ed incapacità di ogni sorta di operazione, o certo totale inazione di fatto, sì in casa sì fuori...".Giacomo Leopardi 17 novembre 1823

I fenomeni mistici e le stimmate 4, di Padre Felice Artuso
Nella Chiesa latina dal secondo millennio in poi alcuni uomini e donne percorrono un singolare cammino di fede, d’ascesa spirituale e di conformazione all’amore sponsale di Gesù Cristo. Si distaccano dalle realtà temporali, si purificano interiormente e inconsciamente si preparano ad accogliere i doni mistici, che mutano improvvisamente la loro storia. 

Infatti, senza accorgersene, durante una fervente preghiera rallentano il respiro e la circolazione sanguigna, perdono l’abituale coscienza di se stessi, sospesi i sensi esteriori, vedono persone celesti e odono parole come pure suoni, che non sono percepibili dagli altri. 

Scorgono particolarmente il Signore, che consegna a loro un anello, segno del matrimonio mistico, Avvertono anche che egli o un angelo trafigge il loro corpo con dei raggi incandescenti. In quest’assorbimento estatico gustano la gioia della piena comunione con l’Amato del cuore e sperimentano i dolori lancinanti della sua Passione. 

Quando ritornano nella normalità quotidiana, continuano a soffrire, ma non si lamentano mai. Assumono anzi un atteggiamento edificante: combattono i mali che affliggono l’umanità e suscitano una grande emozione negli altri.
 
Evochiamo qualche esperienza, che i mistici ci hanno trasmesso. Iniziamo dalle trafitture del cuore, perché esse precedono solitamente la visibile impressione delle stimmate. Santa Caterina da Siena attesta che in un momento d’intensa preghiera vede che Gesù le cambia il cuore e le lascia una dolorosa cicatrice. 

Santa Maria Maddalena De’ Pazzi s’intrattiene sovente con il Signore e in un rapimento estatico osserva che egli le scrive nel cuore: «Verbum caro factum est» (il Verbo si è fatto carne) (Gv 1,14). 

San Giovanni della Croce riferisce, basandosi sulla sua fulgida e gioiosa esperienza spirituale: «Potrà accadere che, essendo l’anima infiammata di amore di Dio, ... si sentirà investire da un Serafino con un dardo o una freccia ardentissima di fuoco amoroso. 

Questo dardo, trafiggendo l’anima già accesa come brace o per dire meglio, come fiamma, la cauterizza in modo sublime. Ferita da questo dardo acceso l’anima gusta la piaga con diletto sovrano perché... sente anche la soave ferita» . Segue

Padre Felice Artuso