mercoledì 22 giugno 2011

1180 di 2013 ; Dentro la Croce

Stefano Armellin con il pezzo 1180 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013





Titolo : Dentro la Croce 

"...Di fatto, nessuno sceglie nulla, la libertà nel caos é illusoria: ciascuno, anche se crede di scegliere, si trova già sempre in realtà, all'interno di un ambito particolare, in relazione al tempo, al luogo e alle circostanze della sua vita, ai libri che gli é capitato di leggere e alle persone che gli é capitato d'incontrare.

In ogni campo accade questo,ormai: per fare un esempio qualunque, ci sono degli epistemologhi per i quali Popper, o Bachelard, é l'epistemologia stessa, ed altri che possono perfino ignorare questi nomi.


Ciascuno sta nel suo compartimento stagno, e vede soltanto i compartimenti stagni in cui stanno gli altri. 

Chi porge l'orecchio ai gridi di Amos e di Giacomo che maledicono i ricchi lascia cadere alle sue spalle le ceneri della vacca rossa, il giudizio di Dio con le acque amare, i significati attribuiti ai nomi;

E chi é misticamente intento all'unum sint di Giovanni dimentica i gridi di Amos e Giacomo. 

Il linguaggio violento tanto frequente nelle pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, ancora essenziale per chi parla di -teologia della liberazione-, da altri viene messo da parte e minimizzato come un artificio pedagogico per rendere più incalzanti gli ammonimenti divini.

Ciascuno, non avendo concretamente scelta e difendendosi d'istinto dal non senso del caos, si convince che quell'orizzonte che a lui é dato é un orizzonte sufficientemente significativo, significativo almeno, per lui, in relazione alla sua esperienza personale.

...In realtà accade che ciascuno, in quella falsa coscienza che si chiama -buona fede- , vive il proprio ambito particolare di conoscenze come se fosse l'unico valido, l'unico esistente.

Del resto, poiché tale ambito é dato e non scelto, ciascuno sta in esso completamente e stando in esso completamente non può perciò confrontarlo con gli altri.

Sa che ci sono, ma sono lontani e non può, neppure se volesse, viverli.

Ciascuno é quindi automaticamente convinto che il suo proprio orizzonte é quello che -verifica- le più ampie -convergenze-, i maggiori consensi...

Ambiti diversi li guarderà infatti, per lo più, come un sorriso di sufficienza, sebbene dichiari volentieri la sua pluralistica e relativistica consapevolezza". 

Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, Adelphi, pp.386 - 387

La virtù é un potere, un abito operativo acquisito, e viene acquisito con la disciplina e l'educazione :

Virtù cardinali :

La PRUDENZA regola gli atti della ragione;

La FORTEZZA regola gli atti dell'appetito irascibile;

La TEMPERANZA regola gli atti dell'appetito concupiscibile;

La GIUSTIZIA regola gli atti della volontà generale : teologali.

Virtù teologali :

La FEDE che fa conoscere Dio,

La SPERANZA che fa tendere a Dio;

La CARITA' che unisce a Dio.