Stefano Armellin con il pezzo 1179 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento
STORIA DI ABRAMO
"Non ti chiameranno più Giacobbe, ma Israele, perchè sei stato forte contro Dio (Genesi, 32, 39).
Per una delle non rare inversioni di primogenitura (vedi . 38, 27-30; 48, 17- 19), Giacobbe prevale su Esaù: -il maggiore servirà il minore- (25,23).
Insieme ai figli della vecchiaia e della sterilità, é questo un segno del capovolgimento divino di ogni realtà. Tanto più radicale, qui, in quanto Giacobbe carpisce con l'inganno la benedizione paterna (27).
Giacobbe infatti non appare migliore di Esaù, il quale anzi, all'opposto del fratello, é semplice, leale e spontaneo, anche dopo aver subito il suo inganno: -correndogli incontro lo strinse tra le braccia, l'abbracciò e pianse- (33,4).
E' vero invece che sia Abramo (20) sia Isacco (26) sia Giacobbe ( 30; 33, 15-17) si mostrano ripetutamente capaci di calcolo astuto e di menzogna. Gesù del resto loderà il fattore infedele (Luca 16, 1-8) e raccomanderà di essere -astuti come il serpente- (Matteo 10, 16).
Nessuna regola vale, perché -in principio- Dio ha rifiutato qualunque regola, rifiutando quella stessa, da cui ogni altra discende, imposta dal fatto della sua onnipotente divinità.
Tutto è lotta e assurdo rischio sulla strada di Dio (Matteo 11, 12). Solo il grido del dolore, solo la grande sete di benedizione conta (Matteo 5, 5-6).
Giacobbe, che pure, in contrasto con il forte cacciatore Esaù, abbiamo conosciuto -molto impaurito e angustiato- (32,8), combatte fino all'alba contro Dio apparsogli in forma umana, per strappargli la benedizione (32, 25-27). Riesce finalmente a vederlo faccia a faccia, e anzichè morirne é salvo (32,31).
Già Abramo del resto, quando Dio minacciava la distruzione di Sodoma, aveva osato discutere da pari a pari la sua giustizia . -vorrai sopprimere il giusto insieme al peccatore?- (18,23).
E' la strada implicata dalla scelta di Dio -in principio-. L'uomo di Dio, il popolo di Dio, vive in sè la suprema lotta che Dio combatte, contro il suo stesso rigore, per instaurare la benedizione; è fatto a sua immagine e somiglianza (Genesi 1, 26)".
Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, Adelphi, pp.55-56
"1. La grazia consiste essenzialmente nell'attuazione di quel meraviglioso disegno d'amore che Dio ha concepito e voluto per l'uomo sin dall'eternità : il disegno della sua partecipazione alla vita divina.
2. Questo disegno, già attuato nel momento della creazione dei progenitori, é stato guastato dal loro peccato ma, nella pienezza dei tempi, é stato riparato e restaurato da Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo.
E così, per i meriti di Gesù Cristo e mediante i suoi sacramenti (battesimo ed eucarestia) l'attuazione del disegno divino, il conferimento della grazia, riprende il suo corso, il quale però nell'economia divina non é riservato a pochissimi privilegiati ma ha un orizzonte universale, anche se in concreto, storicamente passa attraverso canali particolari (Israele, Cristo, la Chiesa).
3. La grazia é la liberazione della libertà in vista dell'Amore
4. Accogliendo la grazia...la vita umana acquista un altro senso e un altro valore.
5. I frutti e i segni di chi vive questo genere di vita sono la fiducia, il coraggio, la generosità, la solidarietà, la gioia, la serenità, l'Amore, la speranza, la pace...
Ritengo pertanto che la grazia possa essere adeguatamente descritta come : la realizzazione divina dell'autotrascendenza umana.
E' una realizzazione che stabilisce un incontro dell'uomo con Dio, un incontro analogo a quello che ha avuto luogo in Gesù Cristo. E' un incontro meraviglioso (che i mistici paragonano all'unione nuziale) destinato a crescere e a intensificarsi.
La causa efficiente della grazia é la SS.ma Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, perché trattandosi di una operazione ad extra la santificazione e divinizzazione dell'uomo, vi sono coinvolte tutte e tre le persone divine.
La causa efficiente strumentale della grazia é però Gesù Cristo...il rapporto della grazia con Gesù Cristo é un rapporto strettissimo". Op.Cit.
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