martedì 11 ottobre 2011

1291 di 2013 , il Secondo Avvento

Stefano Armellin con il pezzo 1291 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Secondo Avvento 

"GIOVANNI...

Gesù dice infine a Simone-Pietro: -seguimi- (Vangelo di Giovanni 21, 19; 13,36), e Simone-Pietro si avvia con Lui (Giovanni 21, 20).
Ma si avvia con loro anche Giovanni, -il discepolo che Gesù amava- (Giovanni 21,20; 19,26; 20,2; 21,7), quello che aveva riconosciuto il Messia sulla riva del lago (Giovanni 21,7).

Pietro é il discepolo che ama di più il Signore (Giovanni 21,15), la Chiesa che va incontro al Signore (Mt 14,29; Gv 21, 7);

Giovanni, grazia di Dio, é il discepolo che é più amato dal Signore, la Chiesa che il Signore consola, che ha il suo capo accanto al petto del Signore (Giovanni 21,20).

Questa Chiesa, alla quale é affidata la sposa dello Spirito Santo (Giovanni 19, 26-27) nell'attesa delle nozze dell'Agnello (Ap 19,7), godrà la consolazione nell'ultimo giorno, quando ritornerà il Signore (Giovanni 21, 22-23);

L'altra, la Chiesa del desiderio e del martirio lo segue invece nella morte. 

La tragicità di questa lacerazione dell'unica Chiesa, che va e che resta, che segue il Signore e che lo aspetta, ha il suo segno nella longevità di Giovanni (Giovanni 21,23), l'Anziano per eccellenza (2Gv 1; 3 Gv1).

Giovanni prolunga la sua attesa (Ap 1,9) ma il Signore non ritorna se non in visione (Ap 1,1) e anche lui finirà per seguirlo nella morte. 

Così si concludono i Vangeli, ponendo proprio qui, al termine del Vangelo spirituale pieno del desiderio di vedere luce e non tenebre, la più stridente contraddizione. 

Giovanni -dice il Signore- deve attendere nel Mondo il mio ritorno (Giovanni 21,22), cioé il Signore dice che ritornerà prima che egli muoia;

e invece Giovanni sente che la sua morte può venire prima che venga il Signore (Giovanni 21,23). Infatti trascinerà a lungo la sua vita (e in schiavitù, Ap 1,9), chiuderà l'età apostolica e la Rivelazione con il terribile libro dell'Apocalisse,

aspetterà a lungo, finché all'uomo é possibile aspettare, e poi anche lui morirà, il Signore non é ritornato come aveva promesso, e ormai Dio non parla più agli uomini". 

Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 577