venerdì 26 gennaio 2024

GINESTRA POMPEI VESUVIO LA MOSTRA GIUGNO 2024

Stefano Armellin Autore della Madonna del Vesuvio in Piazza Schettini a Pompei dove si svolgerà l'inaugurazione della mostra

INVITO ALLA MOSTRA
Non siamo rimasti al Futurismo 
Prima mondiale grafico-pittorica della Ginestra
  
GINESTRA POMPEI VESUVIO
DI STEFANO ARMELLIN CON GIACOMO LEOPARDI
 
POMPEI MUSEO D'IMPRESA 
DAL 7 AL 15 GIUGNO 2024

Trailer su Facebook pagine: Stefano Armellin; Pompeii in The World of Stefano Armellin; Stefano Armellin per Pompei Cultura; Stefano Armellin The Opera; 

Vesuvio ultima eruzione 1944 Cronologia eruzioni 1631-1944 clicca qui

A Emanuele Severino che pensa Leopardi 

Massimo Cacciari racconta Giacomo Leopardi
  
GINESTRA POMPEI VESUVIO
DI STEFANO ARMELLIN CON GIACOMO LEOPARDI

Ci sono mostre che cambiano il senso stesso della storia, appunto: GINESTRA - POMPEI - VESUVIO.
La dedica ad Emanuele Severino (1929 -2020) mi consente grazie al suo e mio studio, di portare la mostra nelle profondità del pensiero umano di Giacomo Leopardi che sotto il VESUVIO poco prima di morire (1836) scrisse la Ginestra o il Fiore del deserto, il Canto.
Fondamentale allora i testi di Severino: il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica: Leopardi (2005); Cosa arcana e stupenda, l'Occidente e Leopardi (1997).
La Ginestra é il cantore é Leopardi, testamento perfetto lirica universale.
GINESTRA POMPEI VESUVIO
Dove il sé sono tutti i popoli, Pompei tutte le Città, il VESUVIO tutti i vulcani.
La mostra si assume l'impegno di dare luce al canto leopardiano, amplificando con le immagini la sua luce in tutto il mondo, e fa chiarezza sulla situazione esistente, quindi consola e aggiorna il piano di evacuazione in caso di eruzione.

Qui a Pompei per l'arte contemporanea internazionale, con VESUVIO accade qualcosa di significativo, proprio "Qui su l'arida schiena / Del formidabil monte /Sterminator Vesevo".

Ho assemblato e composto UN POEMA VISIVO PER L'ITALIA, il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013; Linee guida creative per il Giubileo 2025 e Agenda ONU 2030.

Non per caso il luogo della grande mostra tanto attesa, é in Pompei, qui, come con i virus e le guerre nel mondo, sono state distrutte delle vite umane; impotenti esseri umani hanno osservato la scomparsa di sé stessi e dei loro cari, nel 79 d.C. e oggi nel Mondo ;

Chi è sopravvissuto è diventato un testimone; i testimoni antichi sono di gesso e ancora parlano di quello che sono stati, il loro racconto é il cuore del Parco archeologico, un monito da tenere ben presente per tutta l'area vesuviana.

Possibile una eruzione nel 2024? il ciclo eruttivo dura da 10 a 100 anni e ne sono trascorsi 80.
Siccome il dramma può ripresentarsi, va curata la necessaria prevenzione per la prossima eruzione che la mostra ricorda come non evitabile.

Piano di evacuazione aggiornato per tutta l'area a rischio VESUVIO e Campi Flegrei.
L'artista vero, il poeta, con la sua opera non parla di sé ma dello stato dell'anima del mondo, e la mostra dice a tutti gli abitanti del Pianeta: ecco, siamo a questo punto.
Non va sottovalutata la Garanzia d'Autore, che sboccia come frutto maturo da The Opera Collection dal 1983;
e gli eventi, a Pompei Scavi nella Palestra Grande, teatro delle mostre: EGITTO; I GRECI; ETRUSCHI; preludio a questa GINESTRA POMPEI VESUVIO, la mostra, un evento di portata storica inaudita, non ci siamo fermati al Futurismo, pensato e progettato per esplodere come esplose il vulcano anche nel resto d'Italia e nel Mondo.
Severino rileva: "...questo grande colloquio che Leopardi ha col pensiero greco, con la grande tradizione filosofica dell'Occidente...".

Quindi oggi nel futuro post pandemia e post guerra, questa mostra serve a re-interpretare il senso della morte come tappa di un percorso vitale che non si esaurisce nel morire; il mio collega Jannis Kounellis disse in Atto Unico: "Ogni occasione é buona per creare il Giudizio Universale".
L'artista é lo strumento di un'arte impegnata, drammatica, tragica, io non posso evitare il tema del Giudizio, come non ha potuto evitarlo Dante, Giotto, Signorelli e Michelangelo; il Giudizio in mostra è sospeso sopra le teste di tutti i visitatori presenti e assenti, in sede reale e digitale. Prima, durante, e dopo l'evento: GINESTRA POMPEI VESUVIO.
Pompei é uno dei 57 siti Unesco italiani, a Pompei possiamo fare un Convegno dei Direttori siti UNESCO nazionali E INTERNAZIONALI per promuovere le linee guida di una nuova idea di gestione dei musei italiani, pubblici e privati, capace di suggerire tramite un disegno di legge, l'inserimento di 500 mila giovani qualificati nel settore cultura e turismo.


Con questa mostra GINESTRA POMPEI VESUVIO, la Città onora il prestigioso titolo UNESCO che per essere mantenuto ha bisogno di continue conferme sulla eccellenza delle iniziative che si propongono al pubblico del Mondo, oltre che sul chiaro rendiconto dei fondi europei ricevuti.

L'Italia ha bisogno di un colpo d'ala, di uno scatto d'orgoglio, per non rimanere in ginocchio davanti alla fatalità; nel mondo le vittime Covid-19 e delle guerre sono milioni, perciò serve subito una nuova visione politica dello Stato del Mondo contemporaneo, perché l'inquinamento morale é più grave di quello ambientale. È morto il boss Raffaele Cutolo ma purtroppo la sua eredità in Campania resta.
Sentiamo in conclusione il pensiero del consigliere
comunale di Pompei Ing. Alberto Robetti:
"il nostro territorio, patrimonio dell'Umanità, merita un'attenzione internazionale, che questa mostra, con la sua arte, mette in evidenza, mostrando i due volti della nostra Terra: la sua ricchezza culturale e la sua pericolosità vulcanica.
Da qui - continua l'Ing. Robetti- la necessità di attuare una politica protettiva, per le risorse storico-culturali della Città di Pompei, e, nello stesso tempo, preventiva, per quel rischio che al territorio sottende. È necessario assumere impegni seri, che favoriscano l'elaborazione di Piani di Evacuazione congiunti e promuovano campagne informative sui rischi, a protezione della popolazione.
Infatti, conclude l'Ing. Robetti, citando parole di Roberto Saviano a proposito del VESUVIO: "Solo guardandoti sento la sicurezza d'essere a casa e la minaccia tua costante, che insegna a non perdere l'allerta".

La Ginestra allora é il cantore é Leopardi, testamento perfetto lirica universale. 
Ginestra Vesuvio Pompei. Dove il sé sono tutti i popoli, il Vesuvio tutti i vulcani, Pompei tutte le città. La forza della natura domina e stravolge e con questa forza Leopardi si confronta. Severino lo scrive così: 

" Lo stare davanti al vulcano, non vedendo altro che la potenza devastante del vulcano, questo stare davanti al vulcano é lo stare del fiore-cantore: allora é profumo, é consolazione.
Nella Ginestra, il monte sterminatore ha ai suoi piedi le città distrutte: Pompei é chiamata "scheletro", viene alla luce lo scheletro di Pompei. 
Quindi la situazione del fiore del deserto non é semplicemente quella dell'attualità in cui l'uomo si trova di fronte alla minaccia radicale del nulla, ma guarda al futuro, perché tutte le città, le grandi epoche, giacciono distrutte ai piedi del vulcano".

Infine "...il rifugio della poesia si ricollega al senso originario della festa: la pazzia".
Perciò chi vede di più la condizione dell'esistenza umana é chi sta ai margini, sono coloro considerati pazzi dai "savi".


Stefano Armellin
Pompei, Venerdì 19 giugno 2020,
aggiornato a martedì 13 ottobre 2020 e sabato 20 febbraio 2021 e martedì 10 maggio 2022, domenica 12 marzo 2023

Nota: VESUVIO, é terminato il 15 agosto 2020, 
Opere disponibili: 200
Approfondimenti: La Ginestra clicca qui 

 Cronologia di un Capolavoro italiano clicca qui


Comunicato stampa clicca qui 



  • ARTICOLI STORICI DI STEFANO ARMELLIN:
    APPELLO AL MONDO IN DIFESA DI POMPEI
    Lettera aperta a tutti i Presidenti di tutti gli Stati del Mondo
    Gentili Signore e Signori,
    mi faccio portavoce di otto miliardi di persone, che saranno nove miliardi e duecento milioni nel 2050; scrivo senza un mandato ufficiale, perciò le mie parole sono tranquille, sono le parole di uno che passa di qui, a Pompei, e vede benissimo quel che anche voi conoscete; ma troppo lento cari Presidenti è il vostro fare, troppo lento davanti alle quotidiane emergenze planetarie e locali qui a Pompei. Uno scandalo senza fine che riguarda tutti i parlamentari italiani, e tutti i dirigenti UNESCO, a proposito Pompei merita ancora il titolo UNESCO se si fanno i sottopassi? se il Maximall di Torre Annunziata usa per farsi pubblicità il marchio Pompeii di proprietà della soprintendenza? Cosa dice al riguardo il nuovo direttore degli Scavi?
    Questa osservazione siamo in moltissimi a farle, in particolare coloro che respirano aria inquinata, che bevono acqua inquinata e mangiano cibo avariato quando c’è, ma il più delle volte non c’è, in particolare coloro che sono ingiustamente torturati, schiavizzati e prostituiti sulle strade del Mondo a tutti i livelli e su quelle della Campania, dove se togli una sedia dalla strada per un parcheggio ti uccidono.
    Perciò ho pensato di invitarVi alla mostra VESUVIO per fare il punto su questo immane degrado paesano e planetario. Esaustivo su tutte le argomentazioni il mio Blog online molto utili per il Pianeta, proprio come una stella cometa, fatene buon uso; visto che il Capolavoro in questione: Pompei, con le scelte amministrative sbagliate di Comune, Provincia e Regione e il tacito e colpevole silenzio assenso del Vescovo di Pompei, NON risponde più al criterio per il riconoscimento del titolo UNESCO di Patrimonio dell'Umanità. NON merita più finanziamenti UE, NON merita i fondi del Recovery Plan, se il Ministero della Cultura non fa autocritica chiedendo spiegazioni serie a tutti gli amministratori coinvolti.
    Invece per concretizzare la necessaria riforma dell'ONU capace di portare i Popoli del Mondo all'interno di una Democrazia della Coscienza mondiale verso la Prima Costituzione degli Stati Uniti del Mondo serve un impegno quotidiano e una data possibile di riferimento che ho individuato nell'Anno Santo 2025. Potrebbe essere l'anno giusto per capire in concreto quante possibilità ci sono di costruire con successo, e per il bene di tutti, una nuova visione della storia della Civiltà umana su questa Terra.
    Pace e Gioia
    Stefano Armellin
    Pompei, sabato 24 aprile 2021
    MANIFESTO PER LA NUOVA POMPEI: " Pompei per un campano come me é l'emblema delle occasioni perdute: é un tesoro incredibile, unico al mondo. Abbiamo uno dei siti culturali più ammirati dell'umanità e lo abbandoniamo alla sua decadenza, ci sono ingenti finanziamenti europei e facciamo il possibile per non spenderli. Se a questo scenario si aggiungono una presenza sindacale che paralizza l'attività di gestione e il pesante rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, il quadro del degrado é completo". 
    Raffaele Cantone
  •  
  • 33. POMPEI NUOVA L'ALTRA ITALIA


STEFANO ARMELLIN INTERVISTA 
STEFANO ARMELLIN

NUOVA CREATIVITA' EUROPEA, STEFANO ARMELLIN SUPERA LA BIENNALE DI VENEZIA 2019 CON CENTO MOSTRE IN CENTO GIORNI CONSECUTIVI, ONLINE SU LINKEDIN : IL POEMA VISIVO DEL XXI SECOLO,IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE, IL 26 MAGGIO 2019 ARRIVA  A 2013 DI 2013 PEZZI PUBBLICATI E AL VOTO PER UNA NUOVA CREATIVITA' EUROPEA, PERCHE' ? 

Sentivo la necessità di fare qualcosa di nuovo, perciò il 27 gennaio nel Giorno della Memoria ho iniziato a pubblicare venti opere al giorno, per dare il mio contributo di cittadino europeo alla nuova svolta creativa che si sente da un po' girare nell'aria. 

La sintonia con Forza Italia ha permesso di dare un carattere politico serio a quest'impresa dell'arte contemporanea internazionale. La Biennale di Venezia davanti a questa mostra é come un colpo di tosse davanti a un tuono. Mi chiedo a cosa servano una Biennale e un'Europa senza idee, da qui il mio impegno iniziato nel 1983. 

Qual é l'Autore che senti più vicino, come compagno di viaggio ? 

Martin Heidegger di Essere e Tempo, che la sinistra ha cercato inutilmente di fare suo senza riuscirci. Heidegger é oltre la banalità e l'opportunismo di certa sinistra. I grillini sono una penosa deriva comunista, più vuoti dello spazio, basta vedere i  leader, di loro a breve non resterà nulla, nemmeno il ricordo. 

ARTE. LA SFIDA DEL SECOLO IN EUROPA : ATTO PRIMO: VESUVIO. ATTO SECONDO: LA RUSSIA, DA CAPORETTO A STALINGRAD. ATTO TERZO: GLI STATI UNITI D'EUROPA E LA RIFORMA DELL'ONU. 
Verso il Giubileo del 2025, la Grande Risposta del Cielo alla Terra. Perché ? 

Le grandi istituzioni non sono più in grado di dare risposte di senso ai popoli della terra, allora ci deve pensare il singolo creativo insieme alle persone di buona volontà, la mostra su Linkedin é un'esperienza decisiva perché aggrega professionalità serie e capaci anch'esse di dare risposte di senso, visto che le istituzioni hanno abdicato al loro ruolo e la Chiesa Cattolica brucia. 

Si parte dal VESUVIO per ricordare e fare qualcosa di giusto verso una terra vesuviana in pericolo h24 ; sentiamo ripetere spesso meglio prevenire, ma in queste zone le persone non vengono educate alla consapevolezza del pericolo che possiamo estendere a tutto il Pianeta, e non abbiamo bisogno di minorenni che strillano al vento : S.O.S. World, sappiamo benissimo quel che va fatto e la nuova Europa lo farà. 

Si prosegue con la Russia perché la nuova Europa ha bisogno di partner importanti, a questo proposito va attivata una piattaforma di comunicazione permanente, sulla memoria delle grandi battaglie, fra i Parlamenti di Europa-Russia-USA. Per ricomporre un Occidente dalle profonde Radici Cristiane; in questo senso gli appelli della Santa Sede si devono concretizzare fino in fondo, quindi con la non più procrastinabile Confederazione di Stati europei per un Governo europeo unico, e, a seguire, la riforma dell'ONU. Qualcosa che la Cina non é in grado di fare.

Queste non sono buone intenzioni ma azioni concrete, come il mio progetto per il Giubileo 2025 presentato a Pompei nel 1997, gettato allora in una sala come un seme che ora finalmente da frutto, e la mostra online su Linkedin lo dimostra. 

Certamente dopo il 26 maggio, servirà una mostra tradizionale anche itinerante, dal milione di visitatori in su, un numero inferiore non m'interessa. 

Maestro, volete davvero vincere?... 

...io sono la Vittoria. 

Stefano Armellin intervistato da Stefano Armellin 

Pompei, Lunedì dell'Angelo 22 aprile 2019


LA GIOSTRA DELLE MERAVIGLIE 

E' proprio vero, non ci sono limiti alle idiozie umane, e da Pompei parte l'idea di una ruota panoramica per gustare meglio gli Scavi dall'alto, con contorno di speculazione edilizia al massimo livello possibile, che determina congestione del traffico e di popolazione in zona rossa a rischio eruzione, di blocco delle vie di fuga in caso di eruzione. Bene ha fatto il Ministro Bonisoli negli ultimi due mesi di mandato (dopo il 26 maggio va a casa con tutto il Governo ) a bocciare l'idea, approvata ! dal peggiore Sindaco d'Europa, detto Pietro Amitrano che mantiene residenza a Salerno e condanna, i cittadini della Città Patrimonio dell'Umanità, a vivere : senza Biblioteca Civica, con il Museo che fa una mostra l'anno, con il degrado dei giardini, con le scuole senza palestra, con trenta Vigili a servizio part-time al posto che con 75 a tempo pieno come servirebbero a Pompei. Questo zero in politica e in contabilità, pensa alla ruota, (di pavone sicuramente la sua). Un Sindaco senza la dignità di dare le dimissioni per manifesta incapacità amministrativa. Per fortuna che il Corriere della Sera clicca qui mette in luce le contraddizioni di simile manufatto, come ha fatto su Mediaset la trasmissione : Fuori dal coro. Mentre fuori dalla Città, e subito, deve andare Pietro Amitrano, detto Sindaco di Pompei residente a Salerno. 
Se Pompei, vuole dare un valore aggiunto al turismo culturale, c'é la mia mostra VESUVIO, la più importante di sempre dell'arte contemporanea internazionale.

Per Pompei dall'alto invece, basta fare due rampe di scale (ci sono già) in via dell'Abbondanza, e la si vede benissimo, oppure si può salire sul campanile del Santuario con l'ascensore, a 80 metri d'altezza, venti in più della ruota delle meraviglie. E ti trovi pure ai piedi di una Santa Croce, dove chiunque può pregare perché il Sindaco di Pompei residente a Salerno, finalmente se ne vada.  

Stefano Armellin 

Pompei, sabato 30 marzo 2019 
 


Pompei Teatro Grande e Quadriportico


Ministro Albero Bonisoli, come vede dalle foto sopra i nuovi uffici della Soprintendenza deturpano con la loro altezza fuori scala (prima non c'era nulla) l'armonia antica del Quadriportico e dei teatri, una svista ? come si fa a permettere un simile errore in odore di abusivismo edilizio ? come si fa ad ignorare che in zona rossa Vesuvio é vietato costruire, oppure per lo Stato vale la doppia morale ? Signor Ministro la commissione UE si é pronunciata su questo palese stupro urbano ? a chi giova ?  

Articolo su Artribune clicca qui  

Testo e foto di Stefano Armellin, Pompei, domenica 3 febbraio 2019 



Al Presidente della Regione Campania 


 Vincenzo De Luca,

E' in discussione il progetto di sottopasso della vesuviana per Pompei finanziato dalla Regione.

La presente per segnalarvi che il progetto non funziona e non é idoneo a migliorare la viabilità esistente.

Altresì' manca un discorso parallelo al piano di evacuazione regionale in caso di eruzione, discorso che dovrebbe essere applicato a tutti i progetti previsti nell'area vesuviana, sempre che si voglia davvero mettere in sicurezza la zona. 

Arrivederci.
Stefano Armellin
Pompei, lunedì 28 gennaio 2019 



POMPEI VOLTA PAGINA, con l'annuncio della possibile sfiducia al Sindaco di Pompei residente a Salerno, Pietro Amitrano , da parte dei sei consiglieri del PD, si apre di fatto l'iter tutto in discesa per le dimissioni del primo cittadino. Non é allora più il tempo delle critiche anche se costruttive, ma quello della compassione. Oggi Palazzo de Fusco diventa una camera ardente, e nel prossimo consiglio comunale auspico che il Vescovo di Pompei amico del Sindaco, venga a recitare il rosario. Amitrano torna a casa e Pompei torna al voto insieme alle europee di maggio 2019.

Fin dalla sua elezione Amitrano ha dato prova di non saper capitalizzare il forte consenso ottenuto, perciò molti elettori si sono ricreduti.
Al prossimo Sindaco già ora ricordiamo che senza un Protocollo d'intesa fra Città-Santuario e Scavi non é possibile governare bene e di concerto con i comuni della Città metropolitana di Napoli, in sintonia piena con la Regione Campania.

Stefano Armellin
Pompei, domenica 20 gennaio 2019 

IL SINDACO PIETRO AMITRANO NON HA MAI RISPOSTO A QUESTA
LETTERA APERTA 

Caro Pietro sei Sindaco di Pompei e l'Italia ha il dovere morale di ripartire da Pompei...
Verso un Protocollo culturale d'intesa fra Pompei Scavi, Santuario e Città

Negli anni le cose maturano e alcune giungono a compimento, vale anche per le Città virtuose che non dimenticano le loro radici, e, soprattutto nel caso di Pompei, il loro fondatore : il Beato Bartolo Longo...
La Città di Pompei non é estesa nel territorio e la sua crescita demografica é limitata, però appartiene all'area metropolitana di Napoli, assai popolata: 91 comuni. Pompei é Città regina del turismo, della Cultura, dell'Arte e della Fede, i pompeiani si meritano Pompei ?
Con queste premesse per fare bene a tutta la comunità e ai gentili ospiti internazionali, c'è una sola strada : valutare con precisione il valore del marchio Pompei (venti miliardi di dollari) e definire un protocollo culturale d'intesa fra Pompei Scavi, Pompei Santuario e Pompei Città...
Una Città internazionale famosa come Pompei se vuole crescere deve dimostrare di essere all'altezza del Patrimonio di Arte, Fede e Cultura ricevuto in eredità. L'Italia riparte da Pompei se si attiva questa consapevolezza.
La nuova amministrazione di Pompei ha questa responsabilità, nazionale non solo locale...
Penso al Sacro Cuore (foto sotto) che può ospitare sia la Facoltà di Archeologia che il Liceo Artistico e Coreutico Pascal con una moderna Biblioteca; il Fondo Maiuri che deve "tornare a casa" cioé alla Biblioteca della Soprintendenza integrata con tutte le Biblioteche della Città (Santuario, Pascal e Pepe); va attivato il Pompei Art Festival come catalizzatore d'intenti per tutte le fasce di età del pubblico internazionale.
L'Italia riparte da Pompei.
Stefano Armellin per Pompei Cultura
Martedì 13 giugno 2017



Ringrazio L'Ass.re Nino Daniele, Comune di Napoli,  per la cortese risposta 

Oggetto: Mostra "VESUVIO"
Facendo seguito alle Sue proposte di realizzazione della mostra "Vesuvio" datate 23, 24, 27 e 28 dicembre 2O18, sono spiacente di comunicare che I'idea progettuale non risulta in linea con la programmazione culturale dello scrivente Assessorato.

Distinti saluti. 
L'Ass.re Nino Daniele

All’Attenzione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
Proposta mostra VESUVIO di Stefano Armellin
Pompei, Santo Natale 2018

Gentile Presidente, di seguito le argomentazioni che vi sottopongo in attesa del nostro incontro, così Ella alla luce dello studio svolto, potrà darmi indicazioni più precise sullo sviluppo del progetto espositivo con la Regione Campania. Questa iniziativa creativa è capace di portare all’attenzione mondiale tutte le eccellenze della Regione Campania, una Regione che merita di tornare Felix. I punti 1.2.3. sono collegati fra loro. Stefano Armellin

1. Valorizzare e migliorare la comunicazione del piano regionale di evacuazione in caso di eruzione attraverso la mostra VESUVIO di Stefano Armellin a Napoli, in sede da definire. Madre ?  con Scabec ? Certamente è un concetto espositivo innovativo quello che Armellin propone alla Regione Campania, ed intende essere un valido supporto nella comunicazione del piano di evacuazione. In questo piano secondo Armellin ci sono delle criticità, siccome tutta la popolazione delle aree a rischio non sa di preciso come muoversi. Ed è sempre meglio muoversi prima che il ponte crolli. Quindi, perché riesca la mostra con risonanza mondiale, è necessaria una sede idonea Madre ? organizzazione Scabec ?

Fondamentale l’inaugurazione del Presidente Mattarella e la chiusura mostra affidata a Papa Francesco. La sala  oltre alle opere originali di Armellin sospese all’altezza degli occhi, deve portare i visitatori a sentirsi dentro il cratere, perciò alle pareti, in riproduzione fotografica senza soluzione di continuità ci saranno le immagini del cratere visto dall’interno, più in alto rivestimento nero e luci d’artista al neon a cura di una Ditta specializzata.

Sul pavimento la foto sotto in HD molto definita che aiuterà il pubblico a comprendere la reale dimensione dell’area cementificata. A questa immagine va aggiunta quella dei Campi Flegrei.
I visitatori troveranno in mostra opuscoli illustrativi del piano di evacuazione. Siccome è facile in questi casi la dispersione degli opuscoli, una
comunicazione più attenta, visto e considerato che si tratta di protezione civile a tutto campo; dovrebbe essere fatta in questo modo : I vigili di ogni Comune dell’area a rischio passeranno casa per casa assicurandosi di fissare il libretto informativo sul cosa fare in caso di eruzione, nel retro della porta d’ingresso, il libretto andrà  timbrato ogni anno dai vigili aiutati dalla protezione civile. In questo modo i vigili avranno cura di valutare l’idoneità delle residenze, segnalando, nel caso esista, il loro carattere abusivo.


2. Protocollo d'intesa fra Scavi-Santuario e Città di Pompei, per migliorare la gestione complessiva del sito Patrimonio UNESCO  in rapporto con l’Europa. Per la sicurezza della zona è fondamentale il blocco delle residenze e la definizione di : Comune di transito, per tutti i Comuni dell’area a rischio. Prevenire il disastro vuol dire semplicemente svuotare dai suoi residenti la zona a rischio. 

Perciò la vera evacuazione è quella che va compiuta prima dell’eruzione, infatti dopo, potrebbe essere troppo tardi. Mancano infatti vie di fuga percorribili a causa della urbanizzazione selvaggia. L’evacuazione con l’eruzione in corso ha un coefficiente di difficoltà pari allo sbarco in Normandia
del 1944, con la differenza che qui non abbiamo soldati armati fino ai denti, ma la popolazione civile di ogni età che sotto eruzione sarà presa dal panico, dallo spavento, e dalla comprensibile paura di morire. 

Pompei allora può diventare Città pilota nella gestione preventiva dell’emergenza, preparazione psicologica compresa, attuando il Protocollo d’intesa tanto atteso fra Scavi-Santuario e Città, il solo modo per presentare in Europa una richiesta credibile di nuovi finanziamenti al fine di recuperare l’immobile del Sacro Cuore, fronte Porta Anfiteatro. Struttura che potrà ospitare sia il Liceo Artistico e Coreutico Pascal di Pompei, una sala convegni, museo,biblioteca,mensa studenti, ostello e la Facoltà di Archeologia con la proposta di inserire un esame nel piano di studi dedicato all’emergenza Vesuvio; il Sacro Cuore diventerà così un centro ricerche internazionali d’avanguardia collegato a tempo reale all’osservatorio vesuviano, con il compito però di monitorare parametri che l’osservatorio non considera. Tipo : dati demografici, terra dei fuochi, viabilità, velocità dei trasferimenti di residenza dalle zone a rischio, in Regione e fuori Regione.  Insomma possiamo passare da una situazione di rischio oggettiva a una concreta opportunità creativa, diventando un modello per altre zone del mondo.

3. LA SFIDA DEL SECOLO IN VENETO : LA TERRA DI VENEZIA . EUROPA : DA TREVISO A VOLGOGRAD DA CAPORETTO A STALINGRAD. ATTO PRIMO: VESUVIO 

ATTO SECONDO:LA RUSSIA. ATTO TERZO:LA RIFORMA DELL'ONU.

Questa installazione da carattere mondiale alla mostra VESUVIO e serve per fermare l’escalation della guerra nel Donbass, oltre che per avvicinare la Russia di Putin all’Europa in un nuovo e costruttivo dialogo. La Guerra Fredda non va riproposta ma superata con una nuova visione d’intenti umani in grado di valorizzare quelle istanze scritte da Immanuel Kant nel libro : Per la pace perpetua. 

Armellin non sa dirci se possiamo riuscire ad evolvere l’ONU in una Federazione mondiale di Stati, più efficace e democratica, la sfida è altissima, però le opere di Armellin in conclusione  dicono : altre strade non ci sono. La Verità, da sempre e per sempre, è solo una.

Stefano Armellin 



IL MINISTRO SERGIO COSTA A SCAFATI, sabato 24 novembre 2018 nella Sala Don Bosco in Piazza Vittorio Veneto, con gandissima partecipazione di pubblico. C’è stato l’atteso D-DAY per il fiume Sarno e le grandi emergenze ambientali, con l’obiettivo concreto di passare dal disastro al riscatto ! Vediamo allora come si sono svolti i lavori della seconda edizione di #sanleucio.
Alle dieci di mattina accolto da giovani liceali fischiettanti con cartelli e costumi da protesta, si creava una giovanile agitazione di piazza per manifestare in modo colorito un’indignazione sì legittima ma senza forza costruttiva, perché la sola protesta che possono fare seriamente gli studenti è quella di studiare di più.

Nella sala gremita, dopo i saluti di rito, il direttore de La Città Antonio Manzo ha presentato e moderato con perizia e professionalità, l’incontro introdotto da Marco Cucurachi in rappresentanza dei Comitati civici, seguito da Vera Corbelli, dirigente ministeriale di area Bacino del Mezzogiorno, che ha invitato i giovani a restare a lavorare in zona, come se il lavoro qui ci fosse in abbondanza (!) dimenticando che la zona Scafatese è in fascia rossa allerta Vesuvio h24, perciò qui meno si sta meglio é. Toccante però la sua testimonianza sulla frana a Sarno che provocò 160 vittime. Opaco e piatto invece il discorso di Francesco Iovino, consigliere della Città metropolitana di Napoli, parole che ho dimenticato all’istante mentre l’insigne relatore le pronunciava.
Aumenta la tensione in sala mentre il Sindaco di Marcianise Antonello Velardi  descrive il fatto di imprenditori esteri arrivati in Città per un contratto con un’azienda, in un suv con i vetri scuri per non far vedere l’indecenza delle puttane in strada e il degrado vario, racconta in particolare che l’azienda che attendeva i facoltosi clienti spese ottomila euro in deodoranti per togliere la puzza della spazzatura copiosa in zona vera terra dei fuochi. E qui, dopo la risata generale del pubblico, scoppia la plateale discussione che richiama al Sarno e alle risposte concrete che le persone super arrabbiate si aspettano dalla politica e dai relatori. Un colorito via vai di voci alterate ma giustificate, crea due schieramenti opposti, quelli sul palco e quelli in sala.Sinceramente mi aspettavo che partisse un colpo di pistola che per fortuna non è partito.
Gennaro  Oliviero, Presidente Commissione Ambiente Regione Campania è riuscito con calma olimpica quasi fra i fischi e i rimbotti, a concludere il suo intervento di buoni propositi con i quali tutti sappiamo è lastricato l’inferno. Ma è stata la senatrice di Pompei Virginia La Mura ad esprimere un discorso finalmente degno delle aspettative e premiato da numerosi applausi. Brava Virginia. Quello del Sarno e dintorni è un problema estremamente complesso che il Ministro Costa con abilità ha descritto senza fronzoli in ogni sua parte. Pare proprio non sia un problema di soldi visto che negli ultimi cinquant’anni il Sarno ha inghiottito centinaia di milioni di euro per quali risultati ? Essere il sesto fiume più inquinato al Mondo! Infatti Virginia La Mura ha ribadito che esiste una responsabilità collettiva, che le migliaia di bottigliette di plastica nel fiume sono gettate da migliaia di persone, e soprattutto che quel che è da demolire va demolito.
Non è quindi con i denari che risolviamo la cosa anche se gli euro stanziati sono ancora una volta centinaia di milioni! Dove vanno a finire codesti denari ? La responsabilità del Governatore della Campania Vincenzo de Luca è altissima, tocca infatti a lui relazionare al Ministro Sergio Costa e al Governo, il rendiconto esatto di quanto sarà speso in questa terra malata e un tempo, purtroppo lontano, felice e solare.
Stefano Armellin Autore di : Vesuvio


POMPEI ULTIMO ATTO

A Raffaele Cantone
Gentile Generale Mauro Cipolletta

Vi scrivo per la stima verso il vostro superiore : 
Comandante Generale dei Carabinieri Giovanni Nistri
che a Pompei ha sempre apprezzato i miei reportage agli Scavi (2012-2018) pubblicati on line,
come questa lettera, sul mio Blog e nella pagina Facebook Pompeii in The World of Stefano Armellin : clicca qui

La motivazione di questo testo è l’articolo pubblicato sul Giornale dell’Arte, Numero 385, aprile 2018; con vostra foto accanto al sovrintendente Massimo Osanna, cambiano i generali ma i sovrintendenti restano gli stessi, chissà perché.
Confesso che ad una prima lettura del Piano Strategico buffer zone, water-front, (versante Ercolano,Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Torre del Greco, Portici, Trecase ; questi per l’Unesco, che dimentica che sono 25 e non nove i Comuni vesuviani in fascia rossa degni di nota) con, fra l’altro :

proposte cabinovie invece della linea ferroviaria a mare (!) due miliardi di euro complessivi (il costo del Grande Giubileo del 2000), ho quindi subito pensato di telefonare a Roberto Saviano, per fargli scrivere di getto : “Gomorra 3 la vendetta”.

Si parla pure di un’attenzione alle vie di fuga in caso di eruzione. Patetico. L’intera cifra dovrebbe essere consacrata davvero alla messa in sicurezza di tutta la fascia rossa vesuviana, compreso il Parco Nazionale del Vesuvio ucciso dall’incendio voluto (lei Generale sa da chi), nel 2017, ma soprattutto un vero piano di evacuazione, per demolire tutto l’abusivismo realizzato, ed impedire il sorgere di nuovi mega centri commerciali che insistono nella zona pericolosa.

In una prospettiva di giustizia sociale, per questa terra dimenticata, vanno recuperate con priorità assoluta tutte le fatiscenti scuole realizzando palestre e biblioteche ex-novo, per giovani e adulti, che nel Sud Italia non hanno nessuna prospettiva di occupazione in grado di valorizzare le loro competenze professionali acquisite in anni di studio. Nessuna. 

I centri per l’impiego non funzionano perché se funzionassero la disoccupazione in Italia sarebbe contrastata in modo più efficace.

Noi genitori, ci chiediamo ogni giorno : in provincia di Salerno ci sono o ci fanno ? Visto che da anni non riescono a completare la palestra del Liceo Caccioppoli a Scafati, per fare un solo esempio. Dicono che non ci sono i soldi, però per la buffer zone in fascia rossa, dove non puoi alzare un mattone singolo se rispetti la legge, escono ora due miliardi di euro, che chiaramente, (ma va…) “nessuno muoverà senza l’approvazione del piano di fattibilità”.

L’intera cifra invece non dovrebbe essere usata a chiaro scopo di lucro, ma per bonificare la terra dei fuochi e di nuovo : per ottimizzare il piano di evacuazione, infatti quello proposto dalla Regione Campania a mio avviso è insufficiente; non considera che va fatto fin da subito il blocco dei residenti nei comuni in fascia rossa (minimo) e la necessità vitale per la sicurezza delle persone, di svuotarli questi comuni, portandoli ad una densità abitativa prima come nel 1950, e dopo come nel 1900, ai tempi del Beato Bartolo Longo. Restando così solo piccoli Comuni turistici di transito cioè sicuri, per quanto si possa essere sicuri vivendo sotto un vulcano attivo e molto pericoloso.

Allora sì che possiamo parlare di vie di fuga percorribili se l’eruzione, caro Generale Mauro Cipolletta l’eruzione ci sarà eccome perché è nella natura di un vulcano attivo eruttare, avrà una forza contenuta come l’ultima del 1944, ma qui dubito, perché più passa il tempo silente e più l’eruzione sarà forte e devastante come quella del 1631, terminata dopo l'esposizione della statua di San Gennaro.

Con questa densità abitativa possiamo parlare di centomila morti ? Lei ora dirà : “Ecco la solita Cassandra”, e di 500 mila sfollati.

Ma è Cassandra che dice : “Perché proprio i desideri che si fondano su errori, acquistano su di noi tanto potere ?... Accadeva qualcosa che andava al di là della mia, della nostra immaginazione. Chi era in grado di vedere vide, fin dal primo giorno vide: perderemo questa guerra… il peggio doveva ancora venire, deve ancora venire”. ( da Cassandra di Wolf Christa)

Cipolletta rifletta allora da Generale, lei oggi è seduto su una polveriera che si chiama Vesuvio e circondato sia da una classe politica di basso profilo sia da una natura un tempo sanissima ma oggi sofferente, piangente e inquinata, fiume Sarno docet, il più inquinato d’Europa, perfetta radiografia non solo della mediocrità politico-amministrativa della zona ma del debole senso civico dei residenti.

La lezione del Mose a Venezia è già dimenticata ?

Si chieda Generale Cipolletta perché i Sindaci italiani non propongono ai loro cittadini una campagna : NO SLOT, iniziando da Pompei, dove il Santuario Mariano dovrebbe favorire questa iniziativa virtuosa; e allora comprenderà quanto inquina e indebolisce l’anima di un popolo il gioco d’azzardo; al punto di mascherare oggi come Piano Strategico il buffer zone Unesco e il water-front ! nient’altro che l’ennesimo giro di roulette russa, questa volta ahimé, con tutti i colpi nel tamburo della pistola !

Ecco, vi ho dipinto la pistola fumante, ora tocca a lei Generale Mauro Cipolletta fare un buon lavoro.

Letture consigliate : il prossimo libro di Ferdinando Camon, Mafia di Stato.

Stefano Armellin

Conegliano, martedì 8 maggio 2018 Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei






106. ANIMA POMPEIANA
DA LEONARDO AD ARMELLIN, ecco, già dal titolo il comune mortale può pensare che mi sono montato la testa, mentre tocca a me, artista contemporaneo vivente, dire qualcosa in nome del Maestro Leonardo assente ; Lui, il primo a dire nei suo scritti che l'allievo deve superare il Maestro altrimenti sarebbe molto triste per lui vivere, e pure scrisse : "Non si debba desiderare lo impossibile". 


Salvator Mundi oggi é sulla bocca di tutti per il prezzo "modesto" strappato in asta, nel 2025 alcune opere andranno oltre il miliardo di dollari (Guernica di Picasso ha già quel valore); eppure oggi tutti a fare oh! come i bambini di Povia quando cantava a Sanremo.

Chiaro, l'Italia é fuori dal mondiale e con Leonardo ci deve pur mettere una pezza, ricordiamoci allora che il Maestro dei Maestri é morto in Francia perché non trovava più lavoro in Italia !

Questo suo Salvatore é il Gesù risorto, io mi sono occupato del Gesù crocifisso, ho prodotto la maggiore variazione grafica pittorica sulla Santa Croce nella storia universale dell'arte, e non mi permetto di dire che ho superato il Maestro dei Maestri, anche se sento che vuole darmi una spinta in avanti, mi basta però stargli accanto.

(siete liberi di farvi una sana risata)

Ma poi, e questa la dedico alla mia amica Laura Noviello, non é meglio pensarla come Emily Dickinson : " Che grande peso essere Qualcuno! Così volgare - come una rana che gracida il tuo nome - tutto giugno, ad un pantano in estasi di Lei".

LA MIA SFIDA é in corso, onore e gloria eterna a Leonardo non per il prezzo staccato ma per quel che la sua arte ancora oggi gratuitamente, ripetiamolo : gratuitamente, trasmette a tutti noi. Notate che anche Gesù disse che chi avrebbe messo in pratica i suoi insegnamenti poteva fare cose ancora più grandi di quelle fatte da Lui !

Infine per il nuovo proprietario di Salvator Mundi lasciamo a lui il monito di Leonardo : " Chi vuole essere ricco 'n un dì, é impiccato 'n un anno".

Stefano Armellin
Pompei, venerdì 17 novembre 2017
P.S. Cari lettori domani é il mio 57° grazie a tutti, anticipato, per gli Auguri, anche a nome di Leonardo ovviamente 



105. ANIMA POMPEIANA
LA SPAGNA SBAGLIA MA L'EUROPA E' DEBOLE, ed ecco l'ennesima prova per l'Europa delle meraviglie sulla carta moneta, poi inconsistente nella realtà politica.
Chiarissima sbandata sociale della Spagna che mette in un angolo i suoi siti UNESCO, un'agenzia ONU sempre più ininfluente, un vero pub internazionale questa UNESCO per giustificare gli stipendi di chi ci lavora, incapace di contenere le rivolte in un'area democratica aperta alla discussione. Perciò un ente perfettamente inutile se non dimostra di saper costruire un equilibrio diplomatico fra Catalogna, Spagna ed Europa che oggi vanno a bilanciare la crisi Ucraina con la Russia.
Ci voleva qualcosa di questo tipo nel centenario di Caporetto, per renderci conto di quanto siamo incapaci di crescere come Stati Uniti nel Mondo.
Eccoci allora serviti : l'Europa caporettata che abdica al suo ruolo di governo e permette alla Spagna provvedimenti medievali contro la Catalogna.
Sempre più urgente quindi una riforma dell'ONU e un punto a capo per l'UNESCO mondo filocomunista, e se qualcuno ha nostalgia del muro di Berlino, noi sinceramente liberal, ne facciamo a meno.

Stefano Armellin
Pompei, giovedì 2 novembre 2017



103. ANIMA POMPEIANA
VESUVIO VERDE, Cara IIIB Classico, un libro non é soltanto un libro ma pure uno scrigno per contenere i segreti d'amore, per sfogliarli come petali di rose, senza spine, solo petali ;
e li vedi volare questi petali, fuori dalle righe...

Ops! Scrivi una nuova partitura ? e allora questi petali sono note fatte di parole e chissà dove ci porteranno...

si sa un libro non é solo un libro, potrebbe essere,mmmm, diciamo, un cespuglio di pensieri dietro i quali ci perdiamo per accordare il sole che al tramonto cade giù nel mare.

Giù nel mare ? forse questa l'ho già sentita, scriviamo sotto il mare, come un sottomarino che passa in mezzo a un branco di pesci, e sai quanto stanno zitti lì sotto,

e non dirmi che se aprono la bocca bevono !

né sa tanto di mia nonna che ancora dice: se non ci vediamo accendiamo la luce !!

Ma certo un libro non é solo un libro, quelli di quest'anno poi hanno un sacco di pagine, ma ti rendi conto ?!

La Divinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Commediaaaaaaaaaaaaaaaa integrale, con delle righe così fitte e i caratteri così piccoli che ci dovremo trasferire in laboratorio per mettere le pagine sotto il microscopio elettronico...

Santo dio un libro é anche il nostro DNA e te lo senti scorrere nelle vene, ed é sempre con te, come un compagno fedele, vuoi vedere che un giorno lo scriveremo anche noi, cosa ?

il racconto della nostra anima nel mondo, e pure in inglese a tratti in latino con passaggi di greco WoW !

siamo la IIIB Classico, non a caso...e dai, ora lo avrai capito anche tu che leggi : un libro non é solo un libro.

VESUVIO VERDE


Stefano Armellin
Pompei, lunedì 18 settembre 2017


102 . ANIMA POMPEIANA 

LA GUERRA DELLA MEMORIA O LA MEMORIA DELLA GUERRA :
L'Italia si trova a celebrare il Centenario della Grande Guerra e come artista
Veneto di Conegliano, nato lì 56 anni fa ho pensato di dare un contributo

inedito ed epocale, nel senso che produrre CAPORETTO (immagini sul mio

Blog) é stata una vera battaglia.

Avevo terminato il Poema visivo del XXI secolo a fine 2013, il 2014
l'ho dedicato ad un aggiornamento dello stesso Poema e a fine 2015
avevo capito che non potevo continuare ad aggiornare un'opera che
mi aveva già impegnato vent'anni 1993/2013.
Così smisi di acquistare materiale convinto che se dovevo produrre
qualcosa i fogli mi sarebbero apparsi, era già successo, infatti
camminando sul marciapiede trovai una scatola di libri delle medie
e un album F4 usato da uno studente e cestinato ; ecco il mio
clochard, dissi, al quale dare vita.
Presi l'album trovando i fogli perfetti e pensai a Giovanni Papini che
sosteneva che proprio alla fine di una Grande Opera si doveva
iniziare davvero qualcosa di nuovo, mettendo finalmente in pratica
quel che si era imparato prima.
Prima mi ero dedicato a variazioni sulla Croce e sul volto umano,
ora volevo fare focus su un singolo catastrofico evento, la peggiore
disfatta militare italiana, appunto CAPORETTO e, in una striscia di
360 cm complessivi raccontare l'indicibile per sintetizzare
l'incomprensibile rotta di CAPORETTO.
E' noto che in due settimane di autunno del 1917 furono 350 mila i
morti, dispersi e feriti italiani ; perciò ho fatto 350 croci diverse per
richiamare alla memoria mille caduti per ogni Croce.
L'avventura di questo Capolavoro che scardina completamente
tutte le configurazioni artistiche contemporanee esistenti oggi, é
iniziata il 14 maggio 2016 quando l'ho fotografato per la prima volta
a Conegliano nella casa dove é morto mio padre, ed é quindi on line
per il pubblico del mondo.
Servono ora ingrandimenti fotografici, luoghi e strutture idonee per
generare un evento della memoria capace di ri-evocare il passato
con i contenuti del presente, perciò ho continuato CAPORETTO con
la battaglia di STALINGRAD entrambe infatti fanno parte di uno
stesso processo : folle.
Una follia che non possiamo rinunciare a comprendere e capire, se
vogliamo guarire definitivamente da essa per avere oggi e in futuro,
prospettive sane e autenticamente umane.

Stefano Armellin
Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018



101. ANIMA POMPEIANA
VERSO UNA DIDATTICA DELLA COSCIENZA MONDIALE : le scuole del mondo si trovano d'innanzi a un bivio : 1. O rimangono nel fare consueto di apprendere e trasmettere la conoscenza, oppure 2. Salgono di livello, per accorgersi che il mondo del sapere non é circoscritto ad una ricca nozione di tecnologia, ma scende come un raggio divino nella profondità dell'anima umana. Perciò, la nuova didattica per un mondo unito ha il dovere di parlare con sapienza alla coscienza delle persone, alla coscienza di tutti i popoli della terra. VESUVIO VERDE - GIVOVA - TEMPO DI RESPIRARE, l'Italia riparte da Pompei. Stefano Armellin


 Vesuvio verde di Stefano Armellin

97. ANIMA POMPEIANA
VESUVIO VERDE, TEMPO DI RESPIRARE, un libro non é solo un libro ma il racconto della nostra anima nel mondo.
Una risposta creativa per uscire dal disastro ambientale che permane sotto i nostri occhi. I beni culturali e ambientali vanno di pari passo, in Italia e in Europa la loro conservazione ottimale determina il successo culturale e turistico di ogni Stato membro.

Questo disastro ci interroga e nello stesso tempo ci giudica. Dopo la cementificazione selvaggia l'incendio feroce, violento, da guerra civile, europei contro europei.
Eppure come nel resto del mondo, queste fiamme volute, provocate, accese con la palese volontà di fare il male, hanno un significato anche teologico, escatologico.
Nelle fiamme brucia pure tutta la nostra finta vanagloria e sicurezza di credere di avere tutto sotto controllo. Incapaci di misure antincendio serie, possiamo scordarci oggi l'efficienza di un piano di evacuazione sicuro in caso di eruzione.
Cade in ginocchio ai piedi del Vesuvio lo Stato italiano, attonito e silente, muto e sgomento, immobile come un cadavere antico.

Stefano Armellin
Pompei, sabato 22 luglio 2017

"Occorre qualcosa di simile a quello che il Parlamento varò per Firenze dopo l'alluvione. A situazioni drammatiche, bisogna opporre rimedi drammatici. Lo stesso contatto con le Forze Armate, per un'integrazione di forze, va spiegato in questa direzione". Giovanni Spadolini 1975

96. ANIMA POMPEIANA
DISASTRO AMBIENTALE SUL VESUVIO, DUE MILIONI DI METRI QUADRI DI PARCO NAZIONALE ANDATI IN FUMO, PIROMANI PEGGIO DEI PEDOFILI. LO STATO ITALIANO SCONFITTO SUL VESUVIO. PER LA NAZIONE UN'ALTRA CAPORETTO.

Complice la disabilità amministrativa di tutti gli amministratori di tutti i comuni vesuviani. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla. Flop per la Protezione Civile, se al posto dell'incendio ci fosse stata un'eruzione, tutta l'area vesuviana sarebbe diventata una tomba.

Non é bastato il grande incendio del 2016 per migliorare la professionalità delle guardie forestali, in Sicilia sono 25 mila e l'isola é andata a fuoco !

Qui non lamentiamo la cattiva sorte del fulmine che arriva a ciel sereno, ma bensì del solito fulmine del malaffare.

Ministro Pinotti Lei da queste parti ha pure un Sottosegretario, possibile che la Difesa di questo Paese non sappia difendere il territorio italiano ?

Cent'anni dopo Caporetto permane lo spirito nefasto di quella sconfitta. Ricordare Caporetto serve quindi al Paese come radiografia dei propri mali.

Davanti a questo mega disastro ambientale fanno sorridere le strategie turistico-culturali, eppure, da Pompei bisogna ripartire.

Premier Gentiloni, Ministro Franceschini, il prossimo Anno, Europeo del Patrimonio Culturale, trova ora nel Vesuvio bruciato il suo marchio, il suo Auschwitz.

Aspettiamo qui a Pompei il Capo dello Stato per tracciare una nuova linea creativa di partenza per uscire dall'inferno. Perciò a questo punto, che ritorni presto anche Papa Francesco.


Stefano Armellin


Pompei, domenica 16 luglio 2017

Area Vesuvio Italia 


95. ANIMA POMPEIANA
POMPEI ART FESTIVAL EUROPA 2018, Gentile On. Silvia Costa, bella l'idea dell'Anno Europeo del Patrimonio, peccato che con Europa Creativa
https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/about ; si rimanga fuori visto che servono due anni operativi perché il progetto di un cittadino possa venire esaminato e finanziato in parte.

Una bella idea la vostra ma parte tardi. 

Di sicuro qui, possiamo comunque invitare i 91 sindaci della Città metropolitana Napoli-Pompei per una riflessione europea attiva.

Attiva vuol dire ad esempio : chiedere una partecipazione culturale per la nostra area (a rischio Vesuvio) ai sindaci delle capitali di tutti i Paesi membri. A Pompei in Piazza Beato Bartolo Longo da tempo ci sono già le bandiere. Perciò non solo con una loro presenza congressuale sul futuro culturale europeo e l'immigrazione in corso.
Ma pure con una loro concreta offerta di 91 volumi cartacei a Sindaco di capitale, come mattone per la Biblioteca europea che Pompei, con il protocollo culturale d'intesa fra Scavi-Santuario e Città, sarà felice di ospitare ; 91 volumi da Parigi, Berlino, Vienna, ecc. significativi per la cultura archeologica-storica-politica del Paese europeo.
Chiaramente il dialogo europeo nel contesto del Festival proseguirà pure sul pianto dell'arte, della danza, della musica ecc.
Perché così come siamo, signori miei, non vogliamo più essere.

Stefano Armellin

Pompei, Venerdì 7 luglio 2017

94. ANIMA POMPEIANA
POMPEI EUROPA 2018, un anno memorabile per il patrimonio culturale europeo, un anno capace di riscattare noi europei, le nostre tradizioni, la nostra storia, dai nostri passati errori di valutazione.
Come indicato dall'On. Silvia Costa, Ministro Franceschini, ci sono quattro pilastri come boe nell'oceano della conoscenza, in questo anno fondamentale per ogni Stato membro :

1. Coinvolgimento
2. Valorizzazione

3. Protezione

4. Innovazione.


Possono sembrare parole vuote e vane se non ci fosse da Pompei un progetto organico attraverso il quale far ruotare le molteplici istanze della società civile.

Perciò l'Italia riparte da Pompei, e lo fa oggi con un'opera chiave del Centenario della Grande Guerra che proprio nel 2018 va a terminare : CAPORETTO. 

Un'opera che aggrega simbolicamente gli ottomila comuni italiani e nell'ingrandimento, é previsto proprio l'inserimento degli ottomila nomi di Città che in definitiva sono il nostro patrimonio umano prima ancora che culturale. Infatti sono le persone che generano la cultura.
Caro Ministro Franceschini, non perda questa occasione di crescita per Pompei, lanciando subito con il nuovo Sindaco Pietro Amitrano, lo studio rapido per il protocollo culturale d'intesa fra Scavi-Santuario e Città.
In questo modo l'Europa ci seguirà come guida sicura per un 2018 che ci porterà tutti nella pienezza di una democrazia della coscienza mondiale, come da sempre auspicato dai nostri padri fondatori.

Stefano Armellin

Pompei, sabato 01 luglio 2017 


"Fatti gli europei facciamo l'Europa" sostiene il Ministro Franceschini, gli Stati Uniti d'Europa hanno in sé una coscienza mondiale perciò é inscritto nella natura stessa degli europei con le loro radici cristiane, di pensare oggi in termini universali tutti gli Stati (Uniti) del Mondo. 
Stefano Armellin

Buongiorno  Silvia Costa 

(...) dopo lettura Vostra intervista sul Giornale delle Fondazioni a tema : Silvia Costa, ex-Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, presenta il 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale: «I pilastri saranno coinvolgimento, valorizzazione, protezione e innovazione» - 
Vista quindi la comunione d'intenti con il mio progetto The Opera che porto avanti da 34 anni, sappia che sono in contatto con Regione Veneto per la mia opera CAPORETTO

Di seguito un mio articolo e una mia intervista che le consentono di inquadrare meglio il valore della mia iniziativa :
(un unicum in Europa)


Nello specifico di questa mail chiedo a Lei buoni uffici perché si possa concretizzare la pratica a Pompei come esposto nel testo allegato per il nuovo Sindaco di Pompei, alla luce dei copiosi investimenti fatti dall'Europa per Pompei Scavi .
Per il 2018 la mia Opera é in grado di catalizzare tutte le iniziative culturali esistenti oggi al mondo dando nuova forza all'Europa nelle strategie comunicative in vista di un mondo unito... (Giugno 2017)

LETTERA APERTA AL NUOVO SINDACO DI POMPEI 


91. ANIMA POMPEIANA 

Caro Pietro sei Sindaco di Pompei e l'Italia ha il dovere morale di ripartire da Pompei. L'Italia riparte da Pompei é lo slogan di Matteo Renzi che non solo va sostenuto ma messo in pratica. E da anni  stiamo lavorando per conseguire questo risultato : 

Verso un Protocollo culturale d'intesa fra Pompei Scavi, Santuario e Città

Negli anni le cose maturano e alcune giungono a compimento, vale anche per le Città virtuose che non dimenticano le loro radici, e, soprattutto nel caso di Pompei, il loro fondatore : il Beato Bartolo Longo.  A questo proposito tuo fratello Sergio é il Presidente di una Fondazione al Beato dedicata, e, nel Santuario mariano si trovano da sempre e per sempre le radici di questa comunità civica.

La Città di Pompei non é estesa nel territorio e la sua crescita demografica é limitata, però appartiene all'area metropolitana di Napoli, assai popolata, 91 comuni. Pompei  é Città regina del turismo, della Cultura, dell'Arte e della Fede, i pompeiani si meritano Pompei ?

Con queste premesse per fare bene a tutta la comunità e ai gentili ospiti internazionali, c'è una sola strada : valutare con precisione il valore del marchio Pompei e definire un protocollo culturale d'intesa fra Pompei Scavi, Pompei Santuario e Pompei Città, cosa diversa dalla legge speciale.

Una Città internazionale famosa come Pompei se vuole crescere deve dimostrare di essere all'altezza del Patrimonio di Arte, Fede e Cultura ricevuto in eredità. L'Italia riparte da Pompei se si attiva questa consapevolezza

La nuova amministrazione di Pompei ha questa responsabilità, nazionale non solo locale. Perciò vanno invitati intorno al tavolo del Sindaco, quanto prima : Matteo Renzi, il Premier Gentiloni, il Ministro Franceschini, il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, l'Arcivescovo Caputo. Un incontro vitale per il futuro di tutta l'area :

Penso al Sacro Cuore che può ospitare sia la Facoltà di Archeologia che il Liceo Artistico e Coreutico Pascal  con una moderna Biblioteca; il Fondo Maiuri che deve "tornare a casa" cioé alla Biblioteca della Soprintendenza integrata con tutte le Biblioteche della Città (Santuario, Pascal e Pepe); va attivato il Pompei Art Festival come catalizzatore d'intenti per tutte le fasce di età del pubblico internazionale.

L'Italia riparte da Pompei.

Buon lavoro Pietro 

Stefano Armellin per Pompei Cultura 

Martedì 13 giugno 2017


 OSSERVAZIONI PER I CANDIDATI 
ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI POMPEI


Mi rivolgo a tutti coloro che sono impegnati nella campagna elettorale, senza fare polemiche ma proponendo contenuti utili e condivisibili ; da Settembre 2016 Pompei Cultura segue Nino Coccoli, perciò condividiamo il suo Programma al quale abbiamo dato il nostro contributo, a sei giorni dal voto abbiamo ripreso la nostra autonomia restando aperti e disponibili a parlare con chiunque.

“…E non sono mancati nemmeno casi in cui durante la gestione commissariale sono state approvate operazioni “sospette”  che nessun amministratore avrebbe avuto il coraggio di fare.   E poi i funzionari degli uffici comunali continuano a mantenere e anzi accrescere la loro forza, conoscendo a menadito la macchina burocratica : gli estranei faticano a orientarsi nelle pratiche disordinate dei municipi meridionali, mentre il tecnico dell’ufficio urbanistica sa bene come muoversi…Infine, altro elemento molto discutibile, troppo spesso alle elezioni successive si ripresentano alcuni amministratori che facevano parte delle compagini sciolte”Raffaele Cantone 2010


“La mafia non scomparirà finché ci saranno sindaci, deputati e magari ministri che debbano la loro elezione alla mafia : che contino sulla mafia per la loro rielezione; fino a che non ci saranno partiti di popolo che osino dichiarare, denunciando nomi e cognomi,lotta aperta alla mafia. E’ possibile che gli uomini politicamente responsabili non sentano il dovere di tagliare al tronco, a qualunque livello, le complicità e le connivenze ? “. Piero Calamandrei 20 settembre 1956 


Questa domanda anche a Pompei, oggi è senza risposta. L’assurdo si è toccato proprio il 31 maggio all’Auditorium degli Scavi, presentando di per sé una nobile iniziativa scolastica : INSIEME PER LA LEGALITA’, in un luogo dove in passato ci sono stati maneggi di ogni tipo e furti a volontà di reperti preziosi, c’è voluto un grande Generale dei Carabinieri come Giovanni Nistri per iniziare a mettere un po’ di ordine negli Scavi, ordine che va esteso a mio avviso a tutta la Campania, una Regione di sciacalli certificata dalle colate di cemento in ogni dove. Eppure a pochi metri da Pompei è partito il nuovo mega appalto, tutto in regola ? anche i morti nel cimitero stanno ridendo a crepapelle, ora, a questa domanda ; Pompei 2000 clicca qui


“…anche noi siamo così abbagliati dal potere e dal prestigio da dimenticare la nostra fragilità essenziale: col potere veniamo a patti, volentieri o no, dimenticando che nel ghetto (rischio Vesuvio) siamo tutti, che il ghetto (zona rossa) è cintato, che fuori del recinto stanno i signori della morte, e che poco lontano aspetta il treno (HUB)”. Primo Levi, I sommersi e i salvati (in parentesi mie note) 

HUB sì o HUB no ? dobbiamo chiedere info. sul mega appalto di Torre, per sapere come si spiega un simile investimento, cento milioni di euro HUB compreso, in piena zona rossa. Diciamo che si potrebbe capire se la logistica delle strutture fosse concepita con una specifica strategia per favorire e non ostacolare il piano di evacuazione. Un invito a tutti gli operatori coinvolti a leggersi le righe qui sotto :

 “…Bisognerebbe pensare a interventi di ampio respiro che non siano solo di carattere penale ma operino anche sul piano amministrativo. Per esempio, si parla della stazione unica appaltante che consentirebbe in realtà ad alto rischio (Campania) di togliere la gestione degli appalti agli enti locali; a questi ultimi resterebbe la programmazione, ma tutte le fasi successive dell’aggiudicazione e del controllo passerebbero a una struttura amministrativa posizionata per esempio in Prefettura. 

Ovviamente non avrebbe senso affidarla a un funzionario della Prefettura che la gestisca con spirito burocratico e che, per quanto meno avvicinabile del dirigente comunale, è pur sempre un uomo. 

Bisognerebbe concepirla come un organismo evoluto,con una presenza di tecnici e di specialisti anche delle forze dell’ordine: un pool con esperti – agenti di Dia, Ros, Sco, Gico – capaci di monitorare l’appalto non solo nella sua concessione ma in tutto lo sviluppo, garantendo la trasparenza dell’affidamento ma occupandosi poi anche di verificare a chi il vincitore della gara assegna i subappalti o da chi acquista i materiali, in modo da sbarrare tutti i canali di infiltrazione mafiosa. 

Un organismo con poteri sanzionatori che vanno fino alla revoca delle commesse… Nelle elezioni comunali…i partiti nazionali cercano più o meno di tenere fuori dalle candidature persone impresentabili – familiari di boss,persone con precedenti-, che però si trasferiscono nelle liste civiche che nei ballottaggi vengono recuperate dagli schieramenti facenti capo ai partiti quindi 

formalmente si rispetta il codice etico ma nella sostanza si aprono le porte a quelle figure quantomeno opache.

E’ accaduto anche nelle elezioni regionali in Campania dove, attraverso una lista satellite che sosteneva il governatore di centrodestra, si è presentato un soggetto condannato per associazione camorristica… senza un cambiamento di rotta, rapido e radicale, in molte province meridionali rischiamo di lasciare una generazione in balia delle cosche…”.Raffaele Cantone 2010


Ultimi giorni prima del voto, è il periodo più felice dell’anno, nemmeno a Natale vedi tanta disponibilità, tutti i candidati e i loro familiari sono buoni e sorridenti come agnellini del presepe, perché non sanno che poi a Pasqua saranno sgozzati, cioè nettamente sconfitti, visto che i posti in Consiglio sono limitati.

 E’ commovente vederli venirti incontro sorridenti, darti la mano anche se ti vedono per la prima volta, offrirti un caffè, una birra, non una pizza perché qualcuno potrebbe pensare che è voto di scambio. Tanto il mercato nero dei voti c’è sempre. Godiamoci allora questi giorni di apparente serenità, di lupi travestiti da agnelli che saranno comunque sgozzati, cioè nettamente sconfitti.

LEGGI :
Le Ragioni del Bene Comune clicca qui

EATALY un esempio per i commercianti pompeiani : “Farinetti immagina Eataly
come un’azienda che genera proftto perché è coerente con i propri valori e che
guadagna tanto più quanto più riesce a promuovere questi valori. Detto in altri
termini, il meccanismo di Eataly è costruito in modo che la sua capacità di esprimere
i valori di un cibo buono, pulito e giusto sia la misura del profitto che riesce a
generare. Eataly non è né una ONLUS, né una Fondazione, è una Impresa a fini di
lucro e come tale deve essere valutata. Se Eataly non sarà in grado di generare un
fatturato adeguato, la sua missione potrà dirsi fallita, non importa quanto integra e
coerente sia stata rispetto ai valori che professa”. Op.Cit.

E questo non vale forse anche per una buona Amministrazione Civica ? chi ha detto che i comuni devono essere in perdita per garantire lo stato sociale e assistenziale ? Ci siamo riempiti la bocca per anni contro Berlusconi nel dire che la Scuola non è un’azienda, quando proprio a Scuola tutto è in funzione del profitto scolastico, se non raggiungi la sufficienza sei fuori, e, nel mondo del lavoro sei licenziato. 

Conclusione : a sei giorni dal voto amministrativo a Pompei, dei quattro candidati a Sindaco, senza dubbio Nino Coccoli è colui che ha presentato e pubblicato meglio il Programma, con diversi elementi innovativi per il Bene Comune di Pompei.

Stefano Armellin 


90. ANIMA POMPEIANA
COCCOLI CI HA PROVATO
SEGGIO 22 TRE PONTI 384 VOTI MASCHILI 369 VOTI FEMMINILI ; AMITRANO 452 ; COCCOLI 34; RAIMO 8 ; ESPOSITO 240 ; PERCIO' : ESPOSITO RAIMO E COCCOLI INSIEME STANNO SOTTO AMITRANO CHE PUO' VINCERE ALLA PRIMA; intendevo questo nel mio post su Fb (A Pompei può esserci un risultato elettorale NON previsto) ; 
La coalizione con 8 liste e con candidati forti compreso il PD ha dimostrato di aggregare meglio di tutti ; campagna elettorale sbagliata per Coccoli, i video e i mi piace a Pompei non bastano, l'Esposito doveva capire guardandosi allo specchio che é una donna e queste zone non sono ancora pronte per una Sindaca. 
Lo spoglio é stato regolare e non c'é motivo di credere in brogli. Ritengo che pure i vari condizionamenti che ci sono ovunque non sono il motivo del successo di Amitrano. Davvero per Pompei gli elettori hanno scelto il Sindaco più adatto in questo momento.
 Lasciatemi dire che Coccoli (39) non é giovane, la Raggi ha la stessa età e fa la Sindaca di Roma e Macron il Presidente di Francia, dopo i 35 non si é più giovani.
Pompei affonda il centrodestra a dispetto del successo del NO al referendum, ma pure impedisce al centro di emergere perché spaccato e finito in parte anche con Amitrano.
A questo punto pensare a Coccoli come ago della bilancia ha senso se per bilancia s'intende quella di casa sua ! Troppo poco carisma (non preparazione) per avere successo in politica. Ci ha provato e questo é il risultato : sconfitta piena.
Conta poco ora ricordare a Coccoli quando Cirillo voleva venire con noi, quando Amitrano era libero e poteva venire con noi ecc. troppi errori sia in politica che nella vita alla fine si pagano, ma il più vistoso a mio avviso é stato quello di avere la presunzione, per carità legittima, di mandare a casa chi era in politica da una vita per mettere persone vergini su una struttura comunque vecchia e corrotta, e non vedere che il proprio mentore l'On. Alfano, con tutto il rispetto, appartiene a coloro che fanno politica da una vita.
Stefano Armellin

Pompei, lunedì 12 giugno 2017

Secondo me, la politica è qualcosa di più profondo e intimo di quello che, tecnicamente, si crede. Io mi interesso di politica nella misura in cui ogni pensiero e ogni azione dell'uomo può condizionare la sorte umana. In questo senso anche l'espressione di un mistico è politica : perchè può peggiorare o migliorare le nostre condizioni. Federico Fellini 

                                  LA VISIONE DEL BEATO BARTOLO LONGO clicca qui

il Leader : prende le decisioni.
Decide ascoltando altri pareri.
Ha sempre in mente l'interesse del Gruppo mai quello personale.
E' disposto a cambiare idea.
Deve essere competente nel suo campo per dare le risposte giuste.
Non é un amico.
Non deve andare d'accordo con tutti.
Deve gratificare i suoi collaboratori.
Non ha paura che qualcuno gli faccia le scarpe.
Punta sempre alla novità, all'innovazione.
Deve essere creativo-razionale e non umorale.

76. ANIMA POMPEIANA

L’ITALIA RIPARTE DA POMPEI, bello slogan, ma vediamo nella concretezza quel che si produce a Pompei oggi in campagna elettorale, e il nuovo Sindaco non potrà non tenerne conto.
Ad esempio per il Centenario della Grande Guerra, l’opera CAPORETTO è stata prodotta nel mio studio, a seguire anche STALINGRAD, tutte visibili on line ma sinceramente l’impatto fisico di un ingrandimento è più coinvolgente come gli Scavi di Pompei insegnano : Pompeii in The World of Stefano Armellin. Inoltre sempre a Pompei ho assemblato il Poema visivo del XXI secolo, con pagina dedicata da anni su Fb : Stefano Armellin The Opera, lì espongo i 2013 pezzi del periodo 1993/2013; si trattava oggi di sistemare l’Epilogo (non ci sono foto), l’ho fatto recentemente, sono 170 strisce di carta composte da 1044 pezzi formato 24 x 33 cm, sei pezzi in media per striscia, in questo Epilogo si tirano le somme e si cerca davvero di andare oltre l’esistente italiano : Miart e fiere varie, Biennale di Venezia, AMACI, ecc. e internazionale : Art Basel,  Guggenheim, Metropolitan, MoMA, ecc. Senza dubbio una bella sfida perché si tratta di riuscire a dire qualcosa di nuovo, capace di fare sintesi e provocare un interesse autentico e di stimolo per le nuove generazioni. Lavori quelli dell’Epilogo sempre realizzati nel periodo 1993/2013, serve ora una giusta esposizione fisica per questa fatica solitaria in risposta a quanti credono che Pompei sia troppo a Sud per proporre qualcosa di nuovo per l’Italia dell’arte e non solo.

Stefano Armellin
Pompei, domenica 2 aprile 2017



Pompei City Center


Beato Bartolo Longo 
Fondatore del Santuario e della Città di Pompei





La Madonna del Vesuvio di Stefano Armellin in Piazza Schettini a Pompei dal 2009