martedì 5 agosto 2008

124 di 2013 ; La tradizione cristiana su Pilato

Stefano Armellin con il pezzo 124 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : La tradizione cristiana su Pilato di Padre Felice Artuso

I cristiani del primo millennio pubblicano degli scritti leggendari e discordanti sull’operato di Pilato.


Una tradizione della Chiesa orientale presenta il prefetto romano, che si rattrista di aver condannato Gesù alla pena della crocifissione e morte. 

Pentitosi, digiuna e cerca di riparare il male commesso. 

Ispeziona anche la tomba, dove Gesù era stato deposto. Trovatala vuota, bacia con commozione le bende, che avevano avvolto il suo corpo e prega con le mani levate. 

Ha poi un’inaspettata apparizione del Signore, da cui trae la convinzione che deve testimoniare questo lieto evento. 

Mentre i sacerdoti ebrei continuano a rifiutare Gesù nella sua qualità di Messia universale, Pilato informa Tiberio di avere commesso l’errore di aver ordinato la crocifissione di Gesù, vincitore sul potere della morte. 

Supplica quindi il sovrano di perdonarlo, ma l’imperatore non lo perdona e stabilisce che sia decapitato. La chiesa copta, influenzata dall’apocrifo di Pietro, scritto tra il 120 e il 130 d.C., annovera Pilato fra i santi e ne celebra la memoria il 19 giugno.

Nella Chiesa occidentale si compongono vari racconti su Pilato. Una leggenda attesta che Tiberio Augusto, informato sul delitto del prefetto, ordina di carcerarlo e di decapitarlo . 

Un'altra leggenda riferisce che Pilato, tormentato dagli scrupoli, si dispera e si uccide, colpendosi con un pugnale 

Una terza leggenda riferisce che l’imperatore Tiberio lo uccide accidentalmente in una battuta di caccia . 

Una quarta tradizione attesta che l'imperatore Caligola, succeduto a Tiberio, esautora Pilato e lo confina a Lione.

Gli studiosi continuano ad indagare su questo personaggio, per coglierne la verità storica e purificarla dalle fantasiose e divergenti invenzioni.

I letterati moderni pensano che Pilato è l'autentico esponente dell'uomo scettico, smemorato indeciso, disonesto, testardo e brutale. Per garantire la propria carriera o per proteggere se stesso, si lascia condizionare dalle pressioni esterne, rifiuta di ascoltare il dettame della coscienza, respinge la verità, rinuncia di difendere i diritti degli altri, cura l’apparenza esterna e si trasforma in giudice spietato. 

Si crede un sapiente, mentre è uno stolto e un oppressore. Rappresenta quegli individui, che assolvono i rei, condannano gli innocenti e ostentano onestà. 

Il secolo XX è terminato con una sequenza di clamorosi conflitti, che hanno calpestato i diritti altrui e hanno sparso sangue innocente. Amiamo la verità, che Gesù ha annunciato e difeso. Eviteremo giudizi superficiali ed umilianti fallimenti. Saremo più saggi nelle nostre scelte e nelle nostre azioni. Recheremo certamente un buon servizio ad ogni cittadino e adempiremo la missione di umanizzare il nostro mondo.

Padre Felice Artuso

"Senza grandi modelli nulla può nascere...ciascuno può dare solo quello che ha" Canetti.