Stefano Armellin con il pezzo 194 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo: Venezuela e l'Apocalisse " Quasi tutte le scoperte sono state dovute a un caso fortunato che però è difficile incontrare nel corso di una vita dominata dal tran-tran...è incredibile quante cose nuove non aspettano altro che di rivelarsi a chi sa guardare a occhio nudo". Morris.
"APOCALISSE...Ecco, vengo presto, e porto con me la ricompensa che darò a ciascuno in proporzione delle sue opere. Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine. Beati quelli che lavano le loro vesti, avranno a disposizione l'albero della vita, e attraverso le porte entreranno nella città.
Fuori i cani, i fattucchieri, gli impudichi, gli assassini, gli idolatri, e chiunque ama e pratica la menzogna !". Sergio Quinzio, Op.Cit.
"Dal 1546 Michelangelo si votò alla Fabbrica di San Pietro. Paolo III capì che l'arte poteva essere un'arma potente e che Michelangelo era un artista portato a caricare le proprie opere di forti e profondi contenuti concettuali...era l'occasione per dimostrare che l'antico non andava interpretato in senso classico, catartico e canonico ma, al contrario, in flagrante contrapposizione al moderno...
...spiegare che il fattore comune dei due poteri era la città, Roma.. Perciò Michelangelo volle che la piazza capitolina si affacciasse alta sulla città con una grande balconata ornata di statue: all'orizzonte sarebbe emersa, imponente la mole del nuovo San Pietro...erta e difficile la salita alla Chiesa, più facile e breve la via al potere terreno....era l'antica autorità imperiale che tornava nell'autorità apostolica del Papa...
dunque Roma Caput Mundi. Forte della sua esperienza pittorica, Michelangelo diede alla architettura una impostazione decisamente luministica...Michelangelo era un aristocratico intellettuale, anche se per civetteria diceva d'essere un lavoratore manuale...deve considerarsi come il primo architetto moderno". Op. Cit.
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