domenica 19 ottobre 2008

200 di 2013; Verso Natale e l'Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 200 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Verso Natale e l'Apocalisse : " E poichè nessuno in questa vita è sempre uguale, ma di tempo in tempo muta sino a che non giunge alla propria stabilità, sempre Io lo provvedo di quel che gli è necessario nel tempo in cui si trova ". Imitazione di Cristo


"APOCALISSE...Ma l'Apocalisse, senza che sia necessario né aggiungere né togliere nulla (Apocalisse 22, 18-19), dice una cosa chiara e conforme alle promesse fatte da Dio per mezzo degli antichi profeti, e mai abolite : la nuova Gerusalemme viene -dal cielo-, cioé -da Dio- (Apocalisse 21, 2; 21,10) e discende sulla terra (Apocalisse 21, 2; 21, 10) perché sulla terra ha il suo luogo definitivo". Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 818

"Michelangelo aveva ricusato a priori ogni connotazione di perpetuità, non aveva voluto costruire l'immagine d'una Chiesa universale ed eterna, ma quella infinitamente più vivida d'una Chiesa impegnata nella difesa delle proprie verità e nei conflitti politici del momento.

Non era possibile fondere in un'unica immagine perennità e tempestività perciò scelse quest'ultima.

Così come oggi si vede, San Pietro a Roma é il prodotto di più architetti di tempi diversi, che operarono sulla base del progetto di Michelangelo...Bernini non travisò, ma trasfigurò l'immagine michelangiolesca : era artista molto più grande che Maderno non fosse ma era anche mutata la condizione della Chiesa romana.

Era vittoriosa non già perché avesse debellato l'eresia, ma perché aveva illimitatamente esteso i confini dell'ecumene cristiana grazie alle missioni. Lo spazio immaginario di Bernini fu proprio lo spazio delle sorprendenti scoperte e dei prodigiosi eventi.

E fu Bernini uno dei primi artisti moderni, a capire la dissimulata e forse respinta o repressa modernità di Michelangelo". Op.Cit.