venerdì 12 dicembre 2008

254 di 2013 ; Ecologia spirituale

Stefano Armellin con il pezzo 254 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Ecologia spirituale "Mettersi a proclamare -ultimatum ecologici- come ha fatto - State of the World 1989- è sbagliato...il nostro termine di riferimento non deve essere l'ipotetica catastrofe futura da scongiurare ma la buona condizione del passato da riconquistare. L'equilibrio da ristabilire appunto".Giovenale


La scoperta della Tomba vuota e l’annuncio della risurrezione b 1 di Padre Felice Artuso
Matteo (28,1-15) segue la narrazione di Marco, inserendovi dei profili storici, liturgici e catechistici. Scrive che Maria di Magdala e Maria (di Giacomo), donne della periferia d’Israele, escono dal loro provvisorio rifugio e si dirigono verso la Tomba di Gesù, mentre sta giungendo l’alba del primo giorno, che segna il passaggio dall’oscurità della morte allo splendore della risurrezione. 

Non intendono imbalsamare il corpo di Gesù, perché è già stato unto a Betania e prima della sepoltura. Desiderano soltanto rivedere la sua Tomba, che le guardie autorizzate hanno sigillato e stanno ancora custodendo. Attenendosi all’usanza giudaica (Gv 11,31), contano anche di protrarre il loro cordoglio e il loro lutto per l’amato e venerato Maestro.
 
Durante il percorso avvertono la sequenza di due fenomeni, segno della potente e attiva presenza di Dio. Sentono che la terra trema come accadde nelle antiche teofanie e nella morte di Gesù . Vedono venire dal Cielo un angelo luminoso, simile al misterioso vegliardo, descritto nel libro del profeta Daniele (Dn 7,9; 10,6).

Notano che egli si avvicina al sepolcro, rotola via la pietra sigillata, si siede sovrano sopra di essa; non dice una parola alle guardie che, sopraffatte, stramazzano dallo spavento; parla invece a loro, le invita ad entrare nel vano del sepolcro e a guardare dove Gesù era stato deposto.
 
Le donne obbediscono all’invito del messaggero celeste, entrano nel sepolcro, danno uno sguardo all’intorno e constatano che esso è vuoto; non c’è più Gesù crocifisso. 

L'angelo spiega quindi a loro che egli è risorto e la tomba è ormai una memoria dello straordinario intervento di Dio. 

Le manda poi dai discepoli ad annunciare che egli in virtù della sua divinità ha vinto la morte e li precederà in Galilea, dove ha iniziato a svolgere la missione pubblica. 

Esse accolgono il sorprendente ed emozionante annuncio angelico. Per arrivare più in fretta dagli smarriti discepoli e comunicare a loro il lieto messaggio, si mettono a correre. 

Mentre si spostano velocemente, il Risorto va loro incontro, le ferma e le saluta. Esse gioiscono nel rivederlo in un’inedita esistenza. Tentano di intrecciare con lui un rapporto di amicizia, amore e compagnia. Si prostrano davanti a lui, lo adorano, riconoscono implicitamente la sua divinità e tentano di baciargli i piedi. 

Egli non acconsente che esse indugino e perdano il tempo in gesti affettuosi. Ripetendo il medesimo messaggio dell’angelo, le incarica di andare dai suoi fratelli, i discepoli, e di avvertirli che egli è risorto. 

Le donne riprendono quindi la corsa e trasmettono agli apostoli la buona notizia, destinata ad essere conosciuta e vissuta da tutti i popoli della terra. 

Diventano le prime testimoni del Risorto e per le comunità cristiane un modello da imitare. 

Molte altre donne saranno protagoniste dell’evangelizzazione mediante la testimonianza verbale, l’istruzione, la catechesi, la preghiera e i vari servizi di accoglienza o di assistenza. 

Più degli uomini nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali e nelle strutture civili s’impegneranno a diffondere la conoscenza del Vangelo. (segue)

Padre Felice Artuso