sabato 13 dicembre 2008

255 di 2013 ; Ideali

Stefano Armellin con il pezzo 255 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Ideali "Va rifiutata la distinzione idealistica del tutto assurda e irrazionale fra arti minori e arti maggiori. Il restauro è stato uno dei flagelli degli ultimi duecento anni". Federico Zeri


Giovedì 4 gennaio 1996. Gita lezione con mio nipote Marco. Ormai ha tre anni. E' un'esperienza meravigliosa vederlo crescere nella natura. Dopo pranzo un'oretta a spiaggia con i gemelli Parodi e il Giorgio (Prof. di Filosofia in pensione). Marco questa mattina ha giocato con i gemelli del Dria, Giacomo e Giuseppe, tre anni anche loro.
Ascolto musica e fumo la pipa che mi ha regalato Eliana per il mio XXXV° compleanno. Vivo da principe e ti ringrazio Signore per la gioia che mi doni, aiutandomi a vedere quel che tanto di buono e giusto esiste davanti ai nostri occhi.
Eliana, 1988-1995. Quest'amore terminato (?) quest'amore povero e sfortunato. Questo bimbo che non é venuto come il matrimonio tanto desiderato. Eliana. Sei stata con me dai tuoi 18 ai 25 anni ed ora é terminato (?) questo amore sfortunato.
Al cinema Verdi ho visto un film carico di angoscia e privo di speranza, il trhiller : Seven.
Stefano Armellin

"Gli errori che commettono gli uomini di Stato non sempre sono liberi; spesso sono l'inevitabile conseguenza della situazione in cui ci si trova; e da inconveniente nasce inconveniente.

Giustiniano aveva preso dal teatro una donna che vi si era a lungo prostituita; ella lo dominò con una autorità che non ha esempi nella storia e, trasportando negli affari le passioni e i capricci del suo sesso, rovinò le vittorie e i successi più fausti.

In Oriente era stata sempre incoraggiata l'unione con più donne, per togliere loro il prodigioso ascendente che esercitano sugli uomini in quei climi: ma a Costantinopoli la legge di una sola donna diede il dominio a questo sesso, cosa che talvolta rese più debole il governo.

Come gli antichi Romani consolidarono il loro impero lasciandovi ogni tipo di culto, così in seguito lo si annientò stroncando una dopo l'altra le sette che non predominavano". Montesquie