I soldati, custodi del sepolcro, sono coinvolti dall’incomparabile evento della risurrezione di Gesù.
Si spaventano, quando avvertono le scorre telluriche.
S’impressionano maggiormente, constatando la rottura dei sigilli sepolcrali e la tomba vuota.
Temono che le autorità li accusano di scarsa vigilanza.
Per evitare pesanti punizioni, non indugiano.
Corrono subito dai sommi sacerdoti e li informano sugli inattesi e sconvolgenti eventi.
I capi del Sinedrio, persistenti nei loro pregiudizi messianici, pensano che Gesù non era l’inviato di Dio, forte, invincibile e liberatore nazionale. Non hanno gradito i segni di attenzione, accoglienza, benevolenza, mansuetudine e carità, che Egli aveva dato a chi incontrava durante lo svolgimento della sua missione.
Sono convinti che Dio lo ha rifiutato e abbandonato alla maledizione della Croce.
Bramosi di conservare il prestigio popolare e di assicurarsi una lunga carriera, si erano radunati per pattuire la conveniente procedura del suo arresto (Mt 26,14-16).
Ora si radunano nuovamente e tengono un consiglio con gli anziani in cui stabiliscono di consegnare del denaro ai soldati di guardia, perché raccontino al popolo che i discepoli hanno profanato la tomba di Gesù e hanno trafugato il suo corpo, mentre essi dormivano (Nm 19,11).
La versione dei fatti, relativi al mattino di Pasqua, trasmessa dalle donne galilee si contrappone alla falsa invenzione dei componenti del sinedrio.
Dal sepolcro vuoto parte il bellissimo annuncio della risurrezione del Crocifisso, destinato ad essere conosciuto e accolto dagli uomini e dalle donne in attesa di una solidale e piacevole completezza.
Dal consiglio degli anziani scaturisce la testimonianza menzognera e calunniosa, che ha suscitato e continua a suscitare discussioni, dubbi e schieramenti discordanti (Mt 28,9-15).
I potenti ricorrono all’elargizione del denaro, per corrompere le persone, deformare le notizie, creare l’insicurezza, spargere la diffidenza, intrappolare i deboli e incassare alti profitti.
Gli strumenti mediatici ci riempiono continuamente la testa di notizie vere o false, belle o brutte, liete o tristi.
Sentendo il bisogno di un’informazione veritiera, impegniamoci particolarmente a diffondere la notizia che Gesù è veramente risorto, ha sconfitto il male, ha un influsso liberante su tutti noi e possiamo farne un’esperienza di fede.
Con la nostra testimonianza salveremo tante persone da situazioni degradanti, umilianti e schiavizzanti.
Nel Giudizio Universale il Signore si manifesterà ai popoli del mondo nella sua sovranità divina.
Dimostrerà che è stato vicino e misericordioso con tutti, per prepararli alla vita celeste.
Paleserà alle genti la sua illimitata bontà. Allora cesseranno i sotterfugi, gli imbrogli e le diffamazioni. Ognuno si stabilirà nel bene o nel male che si è liberamente scelto.
(segue)
Padre Felice Artuso