martedì 23 dicembre 2008

265 di 2013 ; Isaia

Stefano Armellin con il pezzo 265 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo: Isaia " E' preferibile non restaurare i quadri. Credo che ci sia un rapporto preciso, almeno nel caso di certi artisti, fra la qualità dell'esecuzione e l'entità del compenso che veniva loro di volta in volta assegnato. I caratteri morelliani sono quegli stilemi quelle forme che un artista ripete quasi meccanicamente nei dettagli secondari delle sue opere".Federico Zeri 


Mercoledì 10 gennaio 1996. Pioggia. Partenza per Bassano del Grappa, dove fino al 25 gennaio si svolgerà una fiera del libro. Torno nel Veneto. Questo lavoretto itinerante mi permette di amplificare al meglio la capacità di vedere e sentire la realtà. Inizio appena adesso a comprendere quanto sia facile perdere il tempo della propria vita se ci fissiamo troppo a lungo su un qualunque tipo di argomento.

Si finisce per considerare quel particolare, generale...con The Opera ho provato cosa vuol dire questo tipo di ostinazione, quanto faccia raggiungere di elevato nella propria materia, ma quanti limiti nel resto della vita. E alla fine anche la variazione di disegni  più straordinaria finisce in stallo.

Scrivo queste righe stando seduto sul water della camera 102, Albergo El Fastugo di Marostica perché a Bassano non c'é posto (o non c'é prezzo ?!), farò quindi il pendolare in corriera (7 chilometri) per recarmi sul posto di lavoro sito accanto alla Chiesa ossario ai caduti. Il clima atmosferico determinerà il successo di vendite della fiera. Stefano Armellin

"Con lo spirito dell'epoca mi trovo in netto contrasto perché é saturo di disprezzo per il pensiero. Tale suo atteggiamento é spiegabile fino a un certo punto col fatto che il pensiero non ha finora raggiunto la meta che deve prefiggersi.

Oltre che disprezzo, oggi si nutre diffidenza nei confronti del pensiero. Le comunità organizzate statali, sociali e religiose, del nostro tempo, mirano a indurre l'individuo, non a farsi delle convinzioni mediante la sua riflessione, ma ad adottare quelle che esse tengono pronte per lui.

Un uomo che abbia un pensiero proprio, e sia quindi spiritualmente libero, é per esse scomodo e sospetto. Non offre sufficiente garanzia di lasciarsi assorbire dalla organizzazione nel modo desiderato.

Libertà interiore vuol dire trovar la forza di superare le avversità uscendone interiormente più ricco e profondo, purificato, pervaso da un senso di pace e serenità.

Il Cristianesimo si sforza di dimenticare la sua scarsa efficacia dal punto di vista della sua essenza spirituale ed etica illudendosi di consolidare di anno in anno come Chiesa, la sua posizione esteriore nel Mondo. Al pari degli altri colossi organizzati, mira a imporsi come potenza storica e reale mediante un'organizzazione sempre più solida e unitaria. Nella misura in cui acquista così autorità esterna, perde autorità spirituale.

Quel che da XIX secoli si presenta come Cristianesimo nel Mondo é appena un principio del Cristianesimo, pieno di debolezze ed errori, non il Cristianesimo pieno fedele allo spirito di Gesù.

Non riesco a persuadermi che le cose vadano meno male di quanto sembri, ma mi rendo conto che siamo incamminati per una strada che, a volerla percorrere fino in fondo ci condurrà a una nuova specie di Medioevo. Sono fiducioso che lo spirito nascente della verità sia più potente della forza delle circostanze". Albert Schweitzer

"Annuncio della salvezza. Come sono belli sui monti / i piedi del messaggero di lieti annunzi / che annunzia la pace, / messaggero di bene / che annunzia la salvezza, / che dice a Sion : Regna il tuo Dio". ( Isaia 52, 7)