mercoledì 25 marzo 2009

357 di 2013 ; Striscia di Gaza


Stefano Armellin con il pezzo 357 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Striscia di Gaza “La lite condominiale” estrema fra Israele e Palestina non ha tregua : ragazzi ; bombe ; donne e bambini che corrono sotto il volo di caccia F16 e vengono lì, a terra, sbriciolati, frantumati, dissolti, evaporati, sterminati.


Boati s'innalzano ad ogni ora del giorno e della notte, e si fa sera, sulla scena del Mondo, di tutto il Mondo.


Felice (Said) ? chi può essere felice sul finire del 2008, con i botti anticipati che proseguono anche nel 2009 ; dove ? nella Striscia di Gaza.



Piombo fuso, cola come lava nei cervelli ammutoliti di moltitudini d’esseri umani, di qua e di là dalla Striscia. Piombo fuso, fonde oltre 1300 Palestinesi che colano come nei tombini cimiteriali napoletani di una volta. Di questi, oltre 180 bambini. Sepolti intorno al muro.



Fondono in 22 giorni oltre cinquemila feriti, e la ferita sulla Striscia non si rimargina. Rimanere fresca è il suo destino. Tutto secondo le Scritture.


E’ da prima del 1948 che è iniziata la lunga partita con la morte violenta. Poi, embarghi su embarghi, sempre più estesi fino a soffocare. Mancava l’aria, o vinci o soffochi ; così nel 1967 parte la Sei giorni di Israele. Atto unico. Vittoria. Ma non si risolve nulla. Con la guerra non si risolve nulla.


Gli anni passano come i trattati di pace, mentre la Carta Nazionale dell’OLP si frantuma in mille invisibili rivoli, assolutamente dentro le anime dei popoli di Israele e Palestina. Assolutamente dentro i corpi. Perciò le parole non sono più nella carta ma scorrono nel sangue, e fanno respirare e generare fin dal concepimento l’ODIO più feroce. Il peggio è capitato.



Hamas! Un soldato israeliano in ostaggio dal 2006 ; l’incursione israeliana del 2008 nella Striscia uccide sei palestinesi : ERRORE.

Hamas! Risponde con i razzi : ERRORE.
Rafah sotto le bombe : ORRORE.


Terrorismo ; giornalisti ; esperti ; civili continuamente colpiti, continuamente ; assedio ; dieci soldati Israeliani morti ; massacro di Palestinesi ; crimine ; Egitto nel tunnel ; razzi ; fosforo ; sfollati ; incendi ; pozzi ; ulivi in fiamme, bruciati ; tunnel bombardati perché lì sotto non passano solo medicine e alimenti, ma armi per generare altra violenza ;



Hamas! a Gaza ;

Fatah in Cisgiordania ;
Benedetto XVI a Gerusalemme, a maggio 2009 ; 
scarsa memoria del passato : il Patriarca Fouad Twal dice : “ L’Attacco di Israele è stato sproporzionato”, e sono le stesse parole pensate dagli Apostoli di Gesù durante la flagellazione, le stesse.


La morte in Croce di Gesù Cristo è stata sproporzionata, assolutamente sproporzionata, ma è accaduta.



Mosè disse a Dio: “Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri Padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno:

Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?”. Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono!”. Poi disse: “Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi”. Dio aggiunse a Mosè: “Dirai agli Israeliti: il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. ( Esodo, 3, 13-15)


Benedetto XVI a Roma abdica il 28 febbraio alle ore 20. Niente più sarà come prima



Stefano Armellin



Pompei, 25 marzo 2009 aggiornato al 14 febbraio 2013


Prassi liturgica ed effetti della Confermazione di Padre Felice Artuso

I cristiani dei primi secoli mantengono congiunta la celebrazione del Battesimo e della Confermazione.

Terminato il rito del Battesimo, il neofita esce dal Battistero e si dirige nell’Abside della chiesa o in una cappella adiacente, che i latini chiamano ‘consignatorio’. Il vescovo accoglie subito il battezzato, gli pone le mani sulla testa, invoca su di lui l’effusione dello Spirito Santo, datore dei sette doni (Is 11,1-4). Con il pollice intinto d’olio crismale, segno di un concreto rafforzamento, gli traccia un segno di Croce sulla fronte, gli dà il bacio di pace e poi prosegue la celebrazione eucaristica, che termina con l’invio apostolico.

Nel IV secolo San Cirillo di Gerusalemme, riferendosi all’unico rito sul conferimento dei due sacramenti, attesta in una catechesi: «Cristo non fu crismato dagli uomini con un crisma materiale, ma il Padre, predestinandolo salvatore di tutto il mondo, lo crismò con lo Spirito Santo… 

Fu veramente crocifisso, sepolto, risuscitato e voi, al momento del battesimo, siete stati fatti degni di essere crocifissi, sepolti e risuscitati a sua somiglianza; così è avvenuto anche della crismazione…

Voi siete stati crismati con il balsamo, il quale vi ha resi partecipi e congiunti a Cristo» . 

Riflettendo sull’effusione sacramentale dello Spirito, San Basilio dà questo consiglio alla comunità cristiana: «Se dunque viviamo per lo Spirito, conformiamoci anche allo Spirito, e così, divenuti capaci dello Spirito Santo, potremo confessare il Cristo» .

La Chiesa di rito orientale, più fedele all’antica tradizione, amministra contemporaneamente i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Il presbitero, conferito il Battesimo, prende il crisma profumato, consacrato dal vescovo, traccia un segno di Croce sulla fronte, sugli occhi, sul naso, sulla bocca, sulle orecchie, sulle mani e sui piedi del battezzato e ad ogni unzione ripete questa formula: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo”. 

Egli infatti ti chiama a comprendere la carità di Dio Padre e del suo Figlio prediletto; inoltre ti ammette alla celebrazione eucaristica, nella quale ti associ all’offerta sacrificale di Gesù e ti dispone a rendergli testimonianza nel Mondo. 

Nel rito russo, terminata l’unzione crismale, il ministro mette al collo del cresimato una piccola Croce, segno di conformazione a Cristo sofferente e glorioso.

Padre Felice Artuso Direttore spirituale Gruppo Stati Uniti del Mondo