sabato 28 marzo 2009

360 di 2013 ; Vesuvio

Stefano Armellin con il pezzo 360 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Vesuvio ;  In Viaggio a Pompei con Alberto Angela
Convegno Internazionale a Pompei il 27/28 marzo 2009 .

La dinamica del Viaggio a Pompei è iniziata durante la progressiva evoluzione della scoperta di Pompei antica ; quando della nuova nessuno ne parlava, proprio perché non esisteva. In seguito, a questa evoluzione patrocinata dalla prima classe di nobili europei, appassionati al Grand Tour in Italia ; è seguita una fase di curiosità popolare sempre internazionale, premessa al fenomeno turistico che viviamo e subiamo oggi, noi, residenti a Pompei.


Il personaggio chiave di tutta questa turistica vicenda, generata dalla tragedia immane del 24 agosto 79 d.C. nonché annunciata dallo spettacolare terremoto del 63 d.C. è senza dubbio il Beato Bartolo Longo che ha generato dal nulla ma con il determinante aiuto della Madonna, sia il Comune, oggi Città di Pompei, sia il Santuario noto in tutto il Mondo. Arcivescovo attuale Mons. Tommaso Caputo.


Perciò Pompei offre al visitatore due aspetti estremamente significativi del fare umano : uno, raccontato dal sito archeologico ; e, l’altro, quello determinato dalla presenza viva della Madonna, dispensatrice di Grazie e prodigi, attraverso la devozione al Quadro miracoloso.




Non vedo separazione fra sacro e profano in queste due stazioni turistiche internazionali che trascinano a Pompei milioni di persone ogni anno. L’intreccio della vita nella storia dell’uomo ha amalgamato bene entrambi gli aspetti. Possiamo dire che il pubblico degli scavi ha una sua tipologia più internazionale per l'80 % ; e quello dei pellegrini del Santuario un’altra, prevalentemente nazionale. Rappresentando entrambi tutte le età della vita; La maggioranza del pubblico in Santuario è femminile.


E’ interessante fare turismo culturale a Pompei, perché, il dialogo fra le persone del Mondo aiuta e valorizza la stessa maturazione individuale della persona. Il turista-pellegrino diventa lui stesso mediatore razionale d’innanzi alla molteplicità di messaggi, che lo raggiungono a Pompei, da culture, tradizioni e ideologie lontane dalla propria.



La cultura a Pompei è un valore che arricchisce l’umanità ; concetto questo ribadito da tutti i prestigiosi relatori presenti al convegno : in Viaggio a Pompei.



Trascrivo dai miei appunti, una sintesi del contributo di Alberto Angela su :

Raccontare Pompei con le immagini.

L’intervento è stato il più seguito sia dal pubblico universitario (a netta prevalenza femminile) sia dai media. Alberto Angela ha ottenuto l’attenzione che ogni docente sognerebbe di avere con la sua classe. Potere di un programma TV, di successo, come ULISSE, ripeto di successo; perché il conduttore di un programma che non ha seguito è dimenticato subito dal pubblico, esattamente come un politico senza consenso.


Alberto Angela : “ Possiamo parlare di pedagogia di Pompei, della sua magia. Ho iniziato a frequentarla quindici anni fa (con il programma Super-Quark), e trovo sempre cose nuove. Pompei è un unicum, non conosco un sito archeologico nel mondo paragonabile a Pompei.
La trasmissione delle conoscenze si arricchisce con le nuove scoperte. Pompei ti porta ora e subito nell’età romana. Nel presente dell’età romana. Un viaggio unico al mondo è quello di camminare nell’antica Pompei.


Come si racconta Pompei in TV ? con l’uso di un linguaggio affilato. Stando dalla parte del pubblico. C’è un senso nella ricerca archeologica, senso che va trasmesso con la testimonianza della grandezza degli scavi. Non dimenticando di raccontare le diverse ipotesi sui ritrovamenti. E’ fondamentale la prudenza in archeologia.
Poi c’è Oplonti, Stabia, Ercolano, in un certo senso tutte figure antagoniste davanti al protagonismo indiscusso di Pompei.


In TV ci sforziamo di usare la narrativa-didattica del cuore. E’ il ponte del sentimento che sostiene il concetto complesso. Pompei è una Città viva e ricerchiamo il parallelo, l’attualità, fra la vita di ieri e quella di oggi. Ed è qui che facciamo la selezione delle immagini utili. Ad esempio ad Ercolano che è un sito prestigioso, ci sono oltre trentamila graffiti, e non si possono descrivere tutti. Quindi teniamo conto dei soggetti più vicini al presente dello spettatore.



I reperti continuano a deteriorarsi perché il tempo passa, ma rimane questa necessità di collegamento visivo fra antico e moderno. Oggi, gli schiavi pompeiani sono sostituiti dagli elettrodomestici, noi documentiamo questo passaggio. Sappiamo delle quattro S del successo televisivo : sesso, salute, sangue e soldi ; ma ricerchiamo una conoscenza il più possibile obiettiva.



Per rendere meglio ciò che è fermo come un monumento, abbiamo scelto il movimento; io parlo camminando fra i monumenti antichi di Pompei, così lo spettatore si sente accompagnato a vistare gli scavi. Vista che diventa completa con l’aiuto della computer grafica a tempo reale.
Per i costumi ci serviamo delle consulenze preziose e precise dei gruppi storici, perché la maggiore qualità, il valore aggiunto al programma, è donato dall’esperto di ogni materia.


Non va dimenticato il rispetto verso le vittime “ ingessate” di allora, anche se sono passati secoli.



La caratteristica del sito romano in ogni parte del mondo, è che ti fa sentire a casa, in fondo noi siamo il prodotto della cultura romana. I romani ci hanno trasmesso il senso della bellezza e noi siamo eredi di questa sensibilità alla bellezza. Questo accade perché l’Impero è durato nel tempo, con l’innesto in Bisanzio fino al 1453.



Roma antica è la prima globalizzazione della storia, un mondo di vita, unito da una sola moneta. Non c’era razzismo, ma severi livelli sociali. Sottolineo la condizione della donna romana antica e la sua emancipazione nel tempo. Perché il cristianesimo ha prevalso sugli altri culti ? per la sua maggiore universalità e cura delle anime di tutti, iniziando da coloro che erano stati sempre in secondo piano : donne e bambini.



La crisi della Roma antica ha delle similitudini con il nostro tempo”.



Alberto Angela termina con una breve proiezione di un primissimo lavoro video sull’antica Pompei, dove si fa uso della computer grafica in modo magistrale.



Auspicando di ottenere una collaborazione fra Ulisse-RAI e The Opera, ringrazio i lettori del Blog di avermi seguito fin qui.



Pace e Gioia



Stefano Armellin



Pompei, 28 marzo 2009 aggiornato al 14 febbraio 2013