I formatori e gli accompagnatori del cammino di fede introducano quindi il cresimando nella piena comprensione della vocazione cristiana. Allora egli darà pubblica dimostrazione della sua identità. Docile all’azione incessante dello Spirito, porterà coscientemente impresso il segno della Croce.
Assumerà l’atteggiamento servizievole di Cristo. Attuerà l’espressione dell’apostolo Paolo: «Chi appartiene a Cristo crocifigge la propria carne con le passioni e i desideri» (Gal 5,24).
Non si scoraggerà, constatando la sua debole influenza nel mondo, né si preoccuperà delle intimidazioni esterne e delle sofferenze transitorie, ma persevererà nella testimonianza che Gesù libera le persone dalle intollerabili dipendenze ed effettuerà l’ambito passaggio al completo sviluppo di se stesso.
Nel giorno della Confermazione i padrini sogliono presentare dei doni ai loro figliocci, accompagnati da un biglietto augurale. Si dovrebbe introdurre la norma di regalare ai cresimati un bel crocifisso o un’icona con l’immagine del Signore, vittorioso sulla morte.
Nell’esuberanza giovanile il cresimato potrebbe sottovalutare questo dono.
Maturando tuttavia nella fede, nel ricordino sacramentale avrà la certezza che il Signore lo ha unito a sé e lo ha chiamato a difendere i valori umani, oscurati dall’odierno nichilismo, edonismo e consumismo.
Spinto dalla forza dello Spirito di Dio affronterà con determinazione le battaglie dell’evangelizzazione e dell’ascesa spirituale. Diffonderà l’inesauribile bellezza e fragranza del Vangelo. Aiuterà specialmente le persone a capire la preziosità della vita, destinata da sempre al perfezionamento, alla glorificazione e alla permanente comunione con Dio.
Padre Felice Artuso Direttore spirituale gruppo Stati Uniti del Mondo