martedì 29 settembre 2009

545 di 2013; Autoritratto 12

Stefano Armellin con il pezzo 545 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Autoritratto 12 . Io mi chiedo fino a che punto con il passare degli anni si possa mantenere puro il cuore e la visione delle cose, dovendo per forza giungere a compromessi con la vita a volte per la stessa sopravvivenza. 

L'energia vitale passa e non intendo solo dal punto di vista sportivo.

Le guerre sono sempre state dichiarate da signori in età matura...oggi vado al funerale di una signora, questa morte è accolta dai parenti come una liberazione,tanti erano ormai i problemi che creava la precaria salute dell'anziana.

Quando attraverso un bosco e ammiro gli alberi sani e forti lanciati verso il cielo, vedo anche ai loro piedi foglie e rami secchi, e nessuno che piange per loro.

Oggi (2001) il Parroco di Sant'Ambrogio a Varazze, Don Giulio Grosso, mi ordina un quadro a soggetto religioso: Santa Caterina da Siena nel suo passaggio a Varazze nel 1376; il Parroco mi fa notare che può essere controproducente scrivere nel comunicato stampa di essere l'autore  della massima innovazione artistica esistente oggi al Mondo; giusto! (ma è vero, il Poema del XXI secolo è un vertice)...

Ho spiegato al Parroco che la mia è una provocazione al linguaggio ingannevole di certa pubblicità, se al posto di massima avessi scritto minima cosa sarebbe cambiato ? ma è proprio perchè ho scritto massima che il Parroco mi ha fatto l'osservazione...

Le parole ci condizionano troppo. Stefano Armellin

" Calder (1898-1976) , l'universo é in un movimento continuo, ma tenuto insieme da misteriose forze equilibratrici. L'artista moderno vuole creare oggetti, vuole fare qualcosa che non esisteva prima, qualcosa che egli sente più reale degli squallidi oggetti della nostra esistenza quotidiana.

Henry Moore (1898 - 1986) tentava di scoprire cosa la pietra vuole. Non vuole fare una donna di pietra, ma una pietra che suggerisca una donna.

I Fauves. Gli artisti sentono che immediatezza e semplicità sono le uniche cose che non si possono imparare, se non ritornano bambini si sentono in pericolo di perdere l'anima. Il primitivismo propugnato da Gauguin esercitò sull'arte moderna ancora un'influenza più duratura dell'espressionismo di Van Gogh o dell'indirizzo cubista suggerito da Cézanne". Op.Cit.