Gesù vuole che i cristiani si comportino come il Padre, cioè come figli di lui, e diano il loro amore ai buoni e ai cattivi, come il Padre dà a tutti i suoi doni. Dio è veramente umano". Karl Rahner
Prospetto storico dell’Ordine presbiterale b di Padre Felice Artuso
I riti dell’ordinazione hanno sempre evidenziato la serietà dei ministeri, affidati ai presbiteri.
Secondo il vecchio rituale della consacrazione sacerdotale il vescovo ammoniva così il nuovo presbitero: “Sat pericolosum est hoc”, è molto pericoloso quello che ricevi a vantaggio dell’intera comunità. Prendi coscienza che tramite l’imposizione delle mani Dio ti assegna l’alta responsabilità di rappresentare visibilmente Gesù, unico e perfetto sacerdote (Eb 10,1-4).
Ti dà l’incarico di costituire una permanente memoria della sua amorosa e misericordiosa operosità. Ti vincola saldamente alla sua missione di servo umile, paziente, fedele e obbediente al Padre.
Ti mette in uno stato di volontario servizio, di guida spirituale, di privazione, d’immolazione, di carità fraterna e di strumento del suo progetto salvifico.
Ti autorizza di annunciare la sua Parola, di renderla intelligibile ad ogni persona e di indicarne le possibili applicazioni.
Ti conferisce il compito di santificare il popolo e di orientarlo incessantemente verso il traguardo finale della vita (1 Pt 2,1-9).
Ti chiede di consumarti, fungendo da cooperatore del vescovo diocesano.Riconosci che l’ordinazione esige un netto distacco dalla mentalità mondana e ti immette nella situazione di incomprensione, di lotta, di persecuzione, di sofferenza, di sottovalutazione, di annullamento e di morte. Modellati continuamente a Gesù, che durante la sua esistenza terrena ha rinunciato ai suoi privilegi divini e davanti ai potenti di questo mondo si è posto in uno stato di minorità, di marginalità, di insignificanza e di debolezza .
Progredirai allora sulla via della santità e sarai di grande esempio alle persone che incontrerai.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II ribadisce la tradizionale teologia sull’Ordine sacro. Lo collega al menzionato sacerdozio di Gesù, alle funzioni liturgiche e alle attività ecclesiali. Insegna che esso differisce essenzialmente dal sacerdozio comune dei battezzati.
Asserisce che i presbiteri sono scelti, educati e consacrati, per lodare Dio, per rappresentare Gesù, buon pastore e vittima d’amore, e per prolungare la sua missione nel triplice servizio di annunciare la verità evangelica agli uomini, di amministrare i sacramenti ai credenti nel Signore e di espletare la funzione di guida spirituale. Segue.
Padre Felice Artuso