Stefano Armellin con il pezzo 619 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo: Olocausto: " La modernità non ha mantenuto le proprie promesse. La modernità ha fallito. Ma essa non ha alcuna responsabilità per l'episodio dell'Olocausto, poiché il genocidio accompagna la storia umana fin dall'inizio.
Questa non è, tuttavia, la lezione contenuta nell'esperienza dell'Olocausto.
Senza dubbio esso fu l'ennesimo episodio della lunga serie degli omicidi di massa tentati, e della serie non molto più breve di quelli compiuti.
Ma presenta anche caratteristiche che non condivide con nessuno dei precedenti casi di genocidio...la modernità ha contribuito all'Olocausto in modo più diretto che non semplicemente attraverso la propria debolezza e inettitudine.
Suggerisce che il ruolo della civiltà moderna nello scatenamento e nella esecuzione dell'Olocausto fu attivo non passivo.
L'Olocausto fu, nella stessa misura un prodotto e un fallimento della civiltà moderna.
Come tutto ciò che viene fatto in modo moderno, razionale, pianificato, scientificamente informato, esperto, efficientemente gestito, coordinato...come ogni altra cosa nella nostra società moderna, l'Olocausto fu un'impresa particolarmente ben riuscita sotto tutti gli aspetti...
9 novembre 1938 la notte dei Cristalli...
Fu il solo episodio dell'Olocausto avvenuto secondo la radicata, secolare tradizione della violenza anti ebraica da parte delle folle...
La non violenza nei rapporti umani quotidiani e diffusi è una condizione indispensabile e un costante prodotto, della centralizzazione della coercizione...
il carattere complessivamente non violento della civiltà moderna è un'illusione...
Nel nostro tempo, ad esempio, il terrorismo e la tortura non sono più strumenti delle passioni: sono divenuti strumenti di razionalità politica.
Le norme morali sono irrilevanti per il successo tecnico dell'operazione burocratica.
La moralità si riduce all'imperativo di essere un buon lavoratore: efficiente, diligente ed esperto.
L'ingentilirsi dei comportamenti è strettamente connesso a un radicale spostamento del controllo della violenza...il culto della razionalità, istituzionalizzato nella scienza moderna, si dimostrò incapace di impedire allo Stato di trasformarsi in un'organizzazione criminale...
Nel proprio silenzio gli scienziati tedeschi si trovarono in buona compagnia.
La presenza più significativa accanto a loro fu quella delle Chiese : tutte le Chiese.
Hitler non abbandonò mai la Chiesa Cattolica né fu mai scomunicato". R.Hilberg
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