domenica 10 gennaio 2010

651 di 2013 ; Italia in Croce

Stefano Armellin con il pezzo 651 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Italia in Croce " Non bisogna riporre grande fiducia nell'uomo fragile e mortale, anche se ci è utile e caro, neppure è il caso di lasciarsi prendere da troppa tristezza quando gli altri si oppongono a noi e ci contraddicono. Quelli che oggi sono con te, domani possono essere contro di te, e viceversa: cambiano con il vento. 

Riponi in Dio tutta la tua fiducia, e sia Lui il tuo timore e il tuo amore. Risponderà Egli stesso per te e farà ciò che per te è bene nel modo migliore.Non abbiamo quaggiù una città stabile: dovunque tu sia, sei straniero e pellegrino, e non avrai riposo se non sarai unito intimamente a Cristo". Imitazione di Cristo, Libro Secondo, capitolo 1

"Distruggi il credito e il conto in banca, e l'uomo ricco non è soltanto senza denaro, ma dal giorno in cui l'ha compreso è un fiore avvizzito". Robert Musil

"...il viceversa non funziona: ciò che separa una vecchia teoria da una nuova non è soltanto la varianza del significato di alcune parole chiave, ma è soprattutto il nuovo che irrompe, l'inatteso risultato che, appropiamente chiamiamo scoperta, un nuovo pianeta, una nuova particella (un nuovo Poema NdA)...

il viceversa non è possibile, perchè le teorie vecchie non contenevano parole adeguate a esprimere il sapere d'oggi". Enrico Bellone

"La vita umana non fu mai più felice che quando fu stimato poter esser bella e dolce anche la morte, né mai gli uomini vissero più volentieri che quando furono apparecchiati e desiderosi di morire per la Patria e per la gloria". Giacomo Leopardi 25 luglio 1823

Il Matrimonio

Aspetto biblico del matrimonio di Padre Felice Artuso


Dio crea l’uomo e la donna come esseri complementari. 


Infonde in loro una pari dignità e li eleva sopra le altre creature visibili, imprimendovi l’immagine e la somiglianza di se stesso. 

Istituisce il matrimonio, perché si aiutino reciprocamente, siano fecondi ed educhino i loro figli. Quando libera il suo popolo dalla schiavitù egiziana, sancisce con lui un’alleanza. Nel Sinai contrae con Israele un vincolo sponsale e si impegna a proteggerlo e a conservarlo nella libertà. 

Si rammarica, constatando che trasgredisce le condizioni dell’alleanza e pratica opprimenti idolatrie. Potrebbe inveire contro di lui, preferisce invece perdonarlo e soccorrerlo.

Tramite la voce dei profeti gli attesta che lo ha amato fin da quando era una giovane nazione: «Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata» (Ger 2,2). 


Promette ad Israele che nel tempo messianico lo distoglierà dalle ricorrenti infedeltà e gli comunicherà il suo amore misericordioso e nuziale (Os 11,8-9). 

Avvierà con lui una relazione d’amore trasformante e rassicurante: «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os 2,21); 

«Non temere, perché non avrai da arrossire. Non vergognarti, perché non sarai più disonorata… Poiché sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome» (Is 54,4.5); 

«Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo Creatore; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te» (Is 62,5).

Il Popolo d’Israele si pentirà d’averlo ripudiato e offeso. Implorato il suo perdono, eviterà di amareggiarlo con ulteriori defezioni e si vincolerà per sempre a lui (Dt 23,18-19; 1 Re 14,23-24). Si comporterà da fedele innamorato e gli parlerà con affetto. Acquisirà così una conoscenza più profonda di lui, si sentirà onorato di appartenergli (Is 63,7) e lo ringrazierà incessantemente (Sal 103,1ss). Segue


Padre Felice Artuso