Secondo il Concilio Ecumenico Vaticano II Gesù stesso, «viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio … rimane con loro perché, come egli stesso ha amato la Chiesa e si è dato per lei, così anche i coniugi possano amarsi l’un l’altro fedelmente per sempre con mutua dedizione» (GS 48).
Egli li accompagna personalmente, perché essi realizzino il «mistero d’amore che ha rivelato al mondo con la morte e la risurrezione» (GS 52).
Dona ai coniugi la forza di sostenersi a vicenda, di portare unanimi la loro croce, di dominare la noia delle cose ripetitive, di dedicarsi momenti di dialogo, di respingere il rimpianto romantico delle stupidaggini giovanili, di evitare le eccessive preoccupazioni sulle complesse programmazioni o sui frustranti fallimenti, di condividere le sofferenze dei coniugi disagiati, di accettare con gioia il dono dei figli e di educarli nella fede, che umanizza le persone. Segue
Padre Felice Artuso