martedì 16 febbraio 2010

688 di 2013 ; il Matrimonio Cattolico

Stefano Armellin con il pezzo 688 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Il Matrimonio Cattolico Teologia e rito del Matrimonio c di Padre Felice Artuso

Il rito etiope, caldeo e armeno prevede il fidanzamento ufficiale, in cui il prete consegna una piccola croce ai fidanzati. Nel giorno delle loro nozze recita una preghiera, che ricorda le sofferenze di Gesù per la Chiesa, sua sposa. Pone quindi sul capo degli sposi una corona di fiori, su cui è intrecciata una croce. Pensando a questo segno di umiliazione e di gloria, essi sono sollecitati a crescere nell’amore e a imprimere un senso alla loro scelte quotidiane. 

La liturgia nuziale del rito bizantino e romano mette più in evidenza la nuova alleanza, inaugurata da Gesù con la sua morte cruenta. La liturgia romana inserisce anche la celebrazione eucaristica, che accentua lo stretto rapporto dei due sacramenti. 

Infatti, gli sposi presentano al presidente dell’assemblea il pane ed il vino, perché diventino il Corpo ed il Sangue di Cristo. Prendono coscienza che congiungono il loro Matrimonio alla ripresentazione del sacrificio della messa e si inseriscono maggiormente nel mistero pasquale.

Il secondo prefazio nuziale spiega così la teologia dei due sacramenti: O Dio: «tu hai stabilito con il tuo popolo un patto nuovo, perché Cristo, morto per la nostra redenzione e gloriosamente risorto, l’umanità diventi partecipe della tua vita immortale e coerede della gloria nei cieli. 

Nell’alleanza tra l’uomo e la donna ci hai dato l’immagine viva dell’amore di Cristo per la tua Chiesa, e nel sacramento nuziale riveli il mistero ineffabile del tuo amore» . 

La seconda formula di benedizione solenne sugli sposi richiama infine che la celebrazione dei due sacramenti ha introdotto i coniugi nell’amore unificante ed esemplare di Dio: «O Dio, nella graduale attuazione del tuo ministero di salvezza hai voluto che la comunione di vita tra l’uomo e la donna, simbolo dell’antica alleanza con il tuo popolo, divenisse il segno sacramentale dell’amore che unisce Cristo alla sua Chiesa. 

Padre santo, stendi la tua mano sullo sposo e sulla sposa, fa’ che nel vincolo da te consacrato condividano i doni del tuo amore e, diventando, l’uno per l’altro, segno della tua presenza, siano un cuor solo ed un’anima sola…» . segue, Padre Felice Artuso

 " La circoncisione è utile, sì, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso.
Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione ? E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge.

Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio". 
San Paolo, Lettera ai Romani, 2, 25-29

"Temo che nel Mondo in cui viviamo l'arma della ragione sia spuntata. Sembra che la società stia correndo verso l'annientamento: la coscienza rischia allora di tramutarsi in un senso di angoscia, di impotenza. Io, per esempio, mi sento testimone del degrado ma non saprei dire come uscirne. La devastazione è stata talmente rapida...". Enzo Siciliano 1988

"Una volta conseguito questo stato di armonia tra le cose e se stessi si giunge a una specie di -niente- intellettuale, che posso solo descrivere come uno stato di perfetta pace e libertà, dove tutto è possibile e giusto. La vita allora diviene una rivelazione continua. Questa è vera poesia". Braque