Stefano Armellin con il pezzo 899 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Risorto "Un grandissimo è creatore di grandi; da un popolo sonnacchioso trae gli svegliatori, da un popolo ammollito i guerrieri, da un popolo ignorante i maestri. In tutti i tempi s'alzano i fuochi se c'è la mano che sappia accenderli...
Quando Gesù disse ch'era venuto a portar guerra e non pace, intendeva la guerra al Male, a Satana, al Mondo, la guerra alla guerra...
L'ossequio ai parenti, il rinchiudersi nella tradizione e nella famiglia, è un inciampo per la rinnovazione del Mondo.
L'amore per tutti gli uomini è qualcosa più dell'amore per quelli che ci hanno dato la vita; la salvazione di tutti gli uomini è infinitamente da preferirsi al servizio della famiglia fatta di pochi...il Male è reversibile, ricade anche se fatto con volontà di bene, su chi lo commette". Giovanni Papini
La restaurazione futura."Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre ? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale !
Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del Mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dei morti ?". San Paolo, Lettera ai Romani, 11,11- 15
I fenomeni mistici e le stimmate 5, di Padre Felice Artuso
Nell’autobiografia al capitolo XXIX Santa Teresa d’Avila informa che le sue ripetute esperienze mistiche la congiunsero più saldamente al Signore. In particolare riferisce che in un’estasi vide un angelo che si avvicinò a lei e con un dardo infuocato le trafisse il cuore, causandole un vivo dolore.
Riportiamo il suo breve e commovente racconto: «Mentre ero in questo stato, piacque a Dio di favorirmi a più riprese con la seguente visione. Vidi vicino a me, al lato sinistro, un angelo in forma corporea.
È raro che veda gli angeli in questo modo. Quel Cherubino teneva in mano un lungo dardo d’oro, sulla cui punta di ferro sembrava avere un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore…, lasciandomi avvolta in una fornace d’amore. Lo spasimo della ferita era così vivo che mi faceva uscire nei gemiti…» .
San Carlo da Sezze sa che la celebrazione liturgica esige dai partecipanti un convinto e attivo coinvolgimento. Per ottenerne un beneficio spirituale, si concentra il più possibile su quanto va compiendo. Un giorno all’elevazione eucaristica si sente trafitto al cuore da un raggio di luce, proveniente dall’Ostia. Ne prova un dolore che non si attenua nel corso della sua vita.
San Paolo della Croce confida a Rosa Calabresi, sua figlia spirituale, che il Venerdì Santo del 1768, mentre prolunga la preghiera davanti al Santissimo Sacramento, ha un rapimento estatico: vede che Gesù imprime nel suo cuore gli strumenti della passione e vi scolpisce la Croce con la scritta “Jesu Christi Passio” (La Passione di Gesù Cristo) .
In un’estasi posteriore vede che Gesù stacca le mani dalla Croce, si protende verso di lui, lo abbraccia e lo solleva presso di sé. Paolo ha delle veementi palpitazioni, che gli sollevano tre costole e il cuore d’ardente amore gli brucia un tratto di maglietta. Il medico F. Del Bene, che visita il Santo, gli diagnostica un gonfiamento nella parte sinistra del petto .
In una delle prime estasi Santa Gemma Galgani vede la Madonna che le sorride, le prende il cuore e la prepara ad accogliere il dono dell’impressione delle stimmate. Fin da ragazzo San Pio da Pietrelcina ha delle estasi in cui vede l’angelo custode che gli parla. Pensa inizialmente che si tratti di un evento naturale e comune a tutte le persone. Solo in seguito scopre che è un favorito dal Signore. Dopo alcuni anni di vita consacrata sperimenta l’impressione delle stimmate interiori. Non riuscendo a nascondere e a dominare l’acuto dolore, talvolta emette un lamento sonoro . Segue
Padre Felice Artuso
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