sabato 2 ottobre 2010

916 di 2013 ; San Paolo

Stefano Armellin con il pezzo 916 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : San Paolo . La carità riassunto della legge "Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perchè chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.

Infatti il precetto : Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole : Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore". 
San Paolo, Lettera ai Romani, 13, 8-10


"Nel momento in cui la televisione non può più sostenere il ruolo per la quale é stata creata e, invece di mostrare in tempo reale lo svolgimento della storia, finisce col trasformare la realtà in una forma astratta, rendendo perfettamente intercambiabile il bombardamento di Belgrado e quello di Baghdad, la pittura può davvero aspirare ad affrontare il presente mantenendo la propria integrità ?

La pittura oggi riflette la posizione perennemente in movimento, dell'individuo ritratto nel momento del collasso della narrazione occidentale, che ci aveva abituato a un solo Mondo, una visione unica, un solo artista, un unico stile di pittura.

La pittura riflette questo prolungato stato di crisi, in un'età di isolamento collettivo e comunicazione cablata". Francesco Bonami

Oggi vedo nella disciplina del lavoro regolare e dello studio quotidiano la migliore via per progredire in arte. E' una fase molto interessante.La difficoltà é quella di non rimanere schiavi della tecnica illudendosi di usarla per i propri fini.

Forse oggi é meglio non avere fini per non rimanere prigionieri dei mezzi. Dobbiamo esplorare un nuovo livello della coscienza sia individuale sia collettiva.Produrre immagini é sempre un fare e per fare ci vuole comunque una tecnica.

L'arte é tecnica. Tanto più libera quanto più in grado di rinunciare ad incrementare la propria potenza. Difficile molto difficile vivendo in un Mondo che ha come fine l'incremento del suo apparato scientifico-tecnico produttore di bisogni.

Eppure é nostro compito trovare una strada per superare lo stallo vertiginoso che coinvolge la nostra società e provoca il danno di molti, troppi, altri esseri umani.

Stefano Armellin 1999