mercoledì 3 novembre 2010

948 di 2013 ; La Santa

Stefano Armellin con il pezzo 948 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : La Santa. " Chi ha una vocazione, una missione, sprigiona un'energia straordinaria un'immensa capacità di lavoro, ed acquista il dono meraviglioso di convincere.
Qualunque cosa chieda, la gente gli dice di sì...

Chi non chiede per sè, ma per altri e ha Fede, ottiene cose incredibili... 

Se cedi la tua anima si avvelena e, a un certo punto, non sai più dove andare e cosa fare". 
Francesco Alberoni

"Un individuo vive in un momento storico preciso. E in quel momento certe cose, che hanno origini molto diverse, definiscono il contesto all'interno del quale l'individuo lavora. La filosofia, la storia, la biografia personale, il temperamento psicologico, gli incontri e le conversazioni casuali, un'immagine catturata da un treno i sogni ecc.

Forse essere un artista non significa nulla. Voglio dire che l'arte non ha una missione, non nel senso in cui si dice che l'abbia la filosofia che è quella di darci la verità. Si potrebbe dire che la missione dell'arte consiste nel fornire immagini alla cultura. 

Ma da quando Duchamp ha fatto dell'arte un termine vuoto, nominalistico, il formare immagini non corrisponde più alla funzione dell'arte...

Potremmo allora affermare che il significato dell'arte sta nel tenere in piedi un'area di attività culturale sul versante opposto della verità". 
Robert Morris, scultore, 74 anni

Con il Poema visivo del XXI secolo c'è un recupero dell'antica dignità dell'arte; con l'intreccio sapiente di teologia, filosofia, storia, politica, religione, diritto, scienza, l'arte torna  ad avere voce in Capitolo, con questo Capolavoro che in molti aspetti ricorda una teofania biblica.
Stefano Armellin

"Nell'arte, vero è ciò che un individuo sente nello stato d'animo. Chi vuole e ne è capace, può sognare. Consentiamo a chi vuole e può, di abbandonarsi ai propri sogni ". Gauguin

"In ogni discepolo, anche in quelli che sembrano più remissivi e leali, c'è il seme di un Giuda. 

Un discepolo è un parassita, un passivo. Un mezzano che ruba al venditore e truffa il compratore...

I sacerdoti lo fecero morire una volta sola; i discepoli lo fecero soffrire ogni giorno. 

La sua Passione non sarebbe stata perfetta di crudeltà se non gli fosse toccato, oltre i Sadducei, gli Sbirri, i Romani, la Plebe, anche l'abbandono degli Apostoli". Giovanni Papini

"Karl Barth parte dall'alto, dalla Trinità, dalla Rivelazione effettuata, e poi va all'uomo...mentre io inizio con le domande che si pone l'uomo, rispetto alle quali la Rivelazione divina giunge come una risposta". Tillich