sabato 6 novembre 2010

951 di 2013 ; Europa

Stefano Armellin con il pezzo 951 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :Europa  "Per qualche settimana durante l'estate del 1961 si ricreava attorno alla questione di Berlino una forte tensione.
In un discorso tenuto verso la fine di luglio, Kennedy annunciava il richiamo di riservisti e nuove spese militari, giustificandole con la minaccia globale che incombeva sul Mondo libero. Secondo il Presidente, le pressioni sovietiche a Berlino erano un aspetto di questa minaccia per cui Berlino diventava "il grande terreno di prova del coraggio e della volontà dell'Occidente".

Ma a permettere di sciogliere l'impasse sopravveniva uno sviluppo completamente inatteso in Occidente; il 13 agosto 1961 il governo della Germania orientale decideva di chiudere la frontiera tra Berlino Est e Berlino Ovest e frettolosamente, in una sola notte, veniva costruito un muro di blocchi di cemento che separava la zona orientale dal resto della città.

Le potenze occidentali non reagirono, sia perchè il muro era stato eretto nella zona orientale, sia perchè colte di sorpresa dall'iniziativa. Esso tuttavia contribuì a evitare un confronto tra le due parti e a chiudere un focolaio di tensione che aveva diffuso in molti il timore dell'imminenza di un conflitto.

La costruzione del muro permetteva alla Germania Orientale di bloccare lo stillicidio delle fughe in Occidente, principale motivo della sua crisi politica ed economica, e di porre le condizioni per una ripresa che si svilupperà in modo costante nel corso degli anni '60...

La politica kennediana continuerà a svilupparsi secondo la formula delle -responsabilità globali-, che riconfermava la forza dei condizionamenti economici e politici e degli interessi mondiali degli USA.

Il Mercato Comune stava trasformando l'Europa dei -sei- nella più grande potenza commerciale del Mondo, e gli americani accusavano il peso crescente del dinamismo europeo...

Ma la politica di De Gaulle aveva durevolmente e forse definitivamente bloccato sia l'integrazione atlantica dell'Europa secondo il modello kennediano, sia l'integrazione europea secondo il modello federalista.

Per il resto degli anni Sessanta, l'America, impegnata dalla guerra vietnamita e dal dialogo diretto con Mosca, si disinteresserà dell'Europa e quando, scomparso De Gaulle, negli anni Settanta la politica di unificazione europea verrà ripresa, non sarà più come l'incoraggiamento degli USA; e, in ogni caso, sia sul piano istituzionale che su quello dei rapporti atlantici, quell'Europa apparirà più vicina alle idee di De Gaulle.

Grazie all'accrescimento dei consumi, che, lento negli anni Cinquanta, esplode letteralmente negli anni Sessanta, all'innalzamento dei livelli di vita, all'integrazione culturale, determinata in parte dai mass-media e in parte dal più largo accesso all'educazione e alla cultura, si verifica in Europa occidentale un fenomeno che ha molte analogie con quello avvenuto negli USA nel corso degli anni Cinquanta e cioè lo sviluppo di una grande classe media che, pur conservando al suo interno differenze di reddito anche sensibili, adotta comuni valori comportamentali e obiettivi comuni

questa classe media costringe i partiti, anche quelli di tradizione rivoluzionaria, a trasformarsi politicamente. Destra e Sinistra sono connotazioni destinate a perdere parte del loro valore storico, mentre i programmi e le politiche di governo tendono a uniformarsi a un modello comune.

L'aumento del reddito, che è particolarmente alto fra i lavoratori dell'industria, crea una vera e propria esplosione nei consumi, facilitata anche dall'aumento del tempo libero. Dai prodotti alimentari ai beni di consumo durevoli come la casa, l'automobile e il televisore fino al turismo e alla cultura, tutto contribuisce a una rivoluzione sociale e del costume che cambia abitudini, valori individuali e collettivi...

In Italia il 1968 apre un periodo di instabilità politica e sociale che, per la sua lunghezza e la sua complessità, non ha l'eguale, non solo nella storia nazionale ma anche in quella europea (al punto che il Movimento cinque stelle fondato dal comico genovese Beppe Grillo, ed esploso nelle elezioni politiche del 2013, può ben dirsi un triste epigono del 1968 NdA) 

Il movimento si sostituisce a un sistema politico che è incapace di produrre cambiamenti, e anzi li ostacola, troppi interessi particolari avevano paralizzato o ritardato l'attività delle organizzazioni europee, che, nate con precisi compiti, ora che essi erano stati sostanzialmente realizzati si trovano impossibilitate a rinnovarsi e trasformarsi...

Con le sue esportazioni ed importazioni la Comunità europea va verso gli anni Novanta con fiducia, copre quasi il 20% del commercio mondiale (USA 17.5%, Japan 7.5%) ed è pertanto la più importante potenza commerciale del Mondo...

Pur tra le difficoltà la Comunità si conferma il punto di riferimento più sicuro per tutti i Popoli d'Europa all'inizio dell'ultimo decennio del XX secolo". Mammarella 

Mancava solo una grande visione artistica che è giunta con il Poema visivo del XXI secolo di Stefano Armellin