Stefano Armellin con il pezzo 956 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Andare verso Gesù Cristo. " La stessa creazione è concepita come tempio della divinità; donde l'accadere del Mondo e la traversata di Dio in mezzo alla medesima storia. Fin dal prologo di Giovanni, Cristo è concepito come il cuore di una nuova genesi, di una proposta revisione teologica della stessa creazione.
Ora è necessario vedere come tutta la vicenda, secondo Giovanni, sia intesa su un piano simbolico. In virtù di questa simbologia egli supera il dualismo dei suoi piani, raggiunge l'unità della visione mondiale e spiega a sè stesso il paradosso cristiano, il conflitto tra luce e tenebra, lo scandalo della incredulità di coloro che sono figli soltanto della carne e del sangue, e schiavi dell'arbitrio dell'uomo.
Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del Cielo ?
Dio non ha mandato il Figlio nel Mondo per giudicare il Mondo, ma perchè il Mondo si salvi per mezzo di Lui.
E il Giudizio è questo : La luce è venuta nel Mondo...
Chi opera la verità viene alla luce, perchè appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio". (Gv 3,9-21)
E' importante ricordare ancora che Giovanni è lo stesso autore dell'Apocalisse, dove la fantasia è regina e il linguaggio è sempre cifrato, quale messaggio aperto soltanto ai perfetti iniziati...
Non si può amare, ad esempio, a parole; amare il prossimo presuppone il sacrificio di sè stessi.
Per il quarto evangelista non ha alcun valore essere nato da un sangue, appartenere ad una stirpe. Ciò che vale è l'essere figlio di Dio, realizzare questa discendenza, ciò che importa è essere illuminati da Dio, avere cioè gli occhi liberi da ogni tenebra terrena, per contemplare il volto della verità in Cristo...
E sappiamo anche verso quale punto dobbiamo orientare il nostro sguardo per poter cogliere la realtà vera.
La Parola puramente annunciata non è più la via che Dio segue per penetrare nel cuore dell'uomo; la Parola deve essere incarnata, scendere nella profondità del nostro essere, "aderire alle nostre viscere"...
Per comprendere il Vangelo di Giovanni bisogna compiere la trasformazione della nostra natura nella natura che è Cristo.
I simboli di Giovanni ci aiutano a rifare tutta la nostra vita:il suo prologo corrisponde ad una nuova Genesi.
Cristo è quel simbolo fisico nel quale si sono finalmente concretati e l'uomo e Dio, si sono ricomposte la realtà umana e quella divina com'era, ancor più perfettamente che ai primordi delle cose". David Maria Turoldo
Spesso Cristo dice . "E' tanto che sono con voi e voi non mi comprendete ancora". Giovanni 14, 9
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