Stefano Armellin con il pezzo 1157 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Il Secondo Avvento. STORIA DI ABRAMO.
La distruzione di Sodoma. "I due angeli arrivarono a Sodoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sodoma.
Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. E disse : Miei signori, venite a casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada.
Quelli risposero : No, passeremo la notte sulla piazza. Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono.
Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioé gli abitanti di Sodoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
Chiamarono Lot e gli dissero: Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte ? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne !
Lot...disse: No, fratelli miei, non fate del male ! Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto ". Genesi, 19, 1- 8
La vita consacrata secondo il Concilio Vaticano II e i recenti documenti ecclesiali 4,
di Padre Felice Artuso
Giovanni Paolo II riconosce che i religiosi con le loro differenze teologiche hanno promosso nella Chiesa situazioni di appartenenza trasfigurata e realizzata. Auspica che siano fedeli alla loro missione, per contribuire «a tenere viva nella Chiesa la coscienza che la Croce è la sovrabbondanza dell'amore di Dio che trabocca su questo mondo, è il grande segno della presenza salvifica di Cristo.
E ciò specialmente nelle difficoltà e nelle prove» (VC 24).
Rivolgendosi infine ai religiosi anziani chiede di «lasciarsi plasmare dall'esperienza pasquale, configurandosi a Cristo crocifisso che compie in tutto la volontà del Padre e s'abbandona nelle sue mani fino a rendergli lo spirito» (VC 70).
Nel messaggio al congresso internazionale della vita consacrata, svolto a Roma dal 23 al 27 novembre 2004, usa il linguaggio dei mistici, asserendo che «non si può partecipare al mistero dell’Amore che si dona restando a guardare da lontano. Bisogna lasciarsi investire dalle fiamme che bruciano l’olocausto. E diventare amore» .
Il Card. Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, sollecita i religiosi a rinnovarsi continuamente per essere «più profondamente presenti, con il cuore di Cristo, ai propri contemporanei» (CCC 932).
Eletto papa, il 27 settembre 2005 ricorda ai superiori maggiori, radunati in una plenaria assemblea, che sconfiggeranno la crisi delle vocazioni, mai apparsa così complicata, se ameranno Gesù e attueranno le indicazioni che egli rivolse ai suoi primi discepoli.
Dovendo compiere scelte coraggiose, non commetteranno errori compromettenti.
Elimineranno le situazioni di frustranti incertezze, disagi e lamenti. Rinnoveranno la loro spiritualità, rivaluteranno la loro funzione nella Chiesa e infonderanno fiducia alle giovani generazioni. Proveranno quindi la soddisfazione di essere più amati, cercati, ascoltati, stimati e necessari agli altri.
Padre Felice Artuso
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