"Portata al limite estremo la forza di una cultura si manifesta nella figura del genio. Il genio spinge la cultura fino al livello in cui appare in superficie l'insolubilità, la paradossalità, che spinge l'agire storico in avanti, e funge da suo stimolo ". Batkin
La vita consacrata secondo il Concilio Vaticano II e i recenti documenti ecclesiali 5,
di Padre Felice Artuso
Appartenendo all’Ordine dei Gesuiti e avendovi svolto un ruolo di primaria responsabilità, il papa Francesco Bergoglio ha sperimentato i limiti e i pregi dei consacrati.
Ne conosce le rigidezze e le prodezze, gli indugi e le audacie, i dolori e le gioie.
Attesta che, sopravvissuti alle trasformazioni e ai cambiamenti epocali, hanno grandi meriti.
Dichiara che nella Chiesa sono una perla, che brilla e attrae.
Asserisce che «sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e più fraterna, sono profezia di condivisione con piccoli e i poveri» .
Li esorta quindi a investire maggiormente sui formatori, capaci di liberare i giovani dalle illusorie ideologie, di inserirli nel cammino della Chiesa e di accompagnarli nella loro carismatica testimonianza.
Mantiene un atteggiamento di apertura, di accoglienza e di dialogo con tutte persone che riesce ad incontrare.
Ascolta e dialoga anche con le religiose e con i religiosi, tentati di evidenziare gli aspetti preoccupanti dei loro molteplici e complessi problemi.
Dedica alla vocazione religiosa l’anno 2015, cinquantesimo anniversario del decreto conciliare “Perfectae Caritatis” sul rinnovamento della vita religiosa.
Auspica che nel corso di quest’anno emerga la sorprendente e intrinseca bellezza di questo tipo di vita, voluto dal Signore.
Nella lettera, inviata ai consacrati, propone che si concentrino sui sentimenti di Gesù Cristo per l’umanità, approfondiscano la loro storia carismatica, agiscano nella piena comunione con l’insegnamento della Chiesa, siano sensibili alle concrete attese dei popoli e intraprendano le iniziative apostoliche, che cambiano i sentimenti delle persone e le inducono ad assumere comportamenti, più umani, più confortevoli e più rassicuranti. Segue
Padre Felice Artuso