domenica 18 settembre 2011

1268 di 2013 ; Pantani

Stefano Armellin con il pezzo 1268 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo :Pantani 

"GIOVANNI...

Sembra dunque, che il dono dello Spirito sia annunciato da Gesù come escatologico, e questo indica il ripetuto riferimento a -quel giorno- (Vangelo di Giovanni 14,20; 16, 23; 16, 26; Lc 17, 26-37; Is 66, 8-16), come pure il carattere pubblico e solenne di un evento capace - di confondere il Mondo - (Giovanni 16, 8).
Ma altre espressioni contraddicono questo, come là dove si afferma che lo Spirito annuncerà ai discepoli - le cose che devono accadere - (Giovanni 16, 13) e che non si manifesterà al Mondo (14, 19; 14, 22-23;)". 
Sergio Quinzio, Un commento alla Bibbia, pp. 568

"L'unica scuola che abbia profondamente agito su tutta l'arte italiana é quella del Verrocchio, la cui attività, come pittore si limita al periodo 1470/1480.

A Firenze Leonardo aveva concepito l'unità di tutte le arti e l'applicazione di essa a tutti gli aspetti della natura e della vita...

In pochi mesi tutto cambia : immensi lavori promossi da audaci mecenati attirano nella città pontificia tutti gli artisti famosi.

In un decennio, Roma riprende un'importanza unica e ripristina, sotto il segno della Chiesa, quel carattere imperiale che gli umanisti le avevano accordato...

Raffaello infrange lo  schematismo per trovare il movimento convincente, il segno puro. Questa disposizione lo condusse a studiare e ad assimilare con mirabile sicurezza la maniera di tutti i pittori più anziani.

Alieno dalla pedanteria e dall'invidia, diede l'esempio di una attività tutta consacrata ad apprendere. 

A partire dal 1509 un successo folgorante - che darà noia a Michelangelo - spinge Raffaello ad affrettare la sua produzione e conseguentemente ad arricchire più rapidamente i suoi moduli di composizione.

Raffaello era l'interprete naturale dell'aspirazione umanista verso un'umanità riconciliata e serena, verso una fusione delle filosofie e delle forme di bellezza che trovava eco negli ambienti romani....

Nel 1494 Michelangelo fugge a Venezia, si ferma a Bologna dove medita la lezione di Jacopo della Quercia e scolpisce due angeli e due statuette a complemento della tomba di San Domenico.

L'arte di Roma ha così potuto divenire per la sua forma e per il suo contenuto l'espressione di una nuova cultura, ma non avrebbe agito così profondamente se non avesse nello stesso tempo sviluppato un ordine decorativo inedito, legato ai suoi caratteri di universalità umanista". Chastel

"Dagli errori si impara e si diventa più forti". James Dyson