Stefano Armellin con il pezzo 1334 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Salve Regina
"ECCLESIASTE...
Giobbe si attacca disperatamente alla speranza che non osa sperare e grida a Dio, l'Ecclesiaste invece non grida, ma parla con soffocato affanno.
Giobbe la disperazione, l'Ecclesiaste la rassegnazione". Sergio Quinzio Op.Cit.
"...Un grande attore non si allarga mai.
E' sempre penetrante, incisivo, concentrato.
Potenza, vera potenza esplosiva, ma mai l'esplosione.
La recitazione autentica non si disperde come una rosa di pollini, va dritta al bersaglio...
Il divertimento e l'approvazione del pubblico sono ricompense accidentali...
Se lavori in una qualsiasi forma d'arte, devi amarla, é semplicissimo: la devi amare molto più di te stesso.
Quando ho uno spettacolo in scena, continuo a fare cambiamenti fino all'ultima replica.
Invece é tremendo, avere tutto inscatolato per sempre. Ecco perché non vado a vederli i film.
Non vado per tentativi se non molto di rado, quando sono proprio nei pasticci.
E poi andare per tentativi non mi serve a niente, é meglio che vada a casa o che passi a un'altra scena.
Perché se vado per tentativi vuol dire che non so, c'é qualcosa che non va...
Un cineasta non dovrebbe spiegare quello che vuol dire. A nessun proposito.
Lasciamolo fare agli spettatori. Perché fare i guastafeste ?
Alla gente piace trovarseli da sé, i significati...L'interesse per la posterità é volgare tanto quanto l'interesse per i possessi mondani. O per il successo mondano.
La posterità é un'altra forma di successo mondano.
Non esiste la -cultura cinematografica- solo un enorme mucchio di film.
Bisogna -tenersi aggiornati-, naturale, ma con tutto il vasto Mondo, non solo con i film.
Dobbiamo scoprire tutto il prevedibile su questo posto in cui ci tocca vivere -su questo posto nel tempo- ma dobbiamo stare attentissimi secondo me, a non diventargli troppo omogenei.
Essere alla moda é segno certo che si é di second'ordine.
C'é una corrente principale della nostra cultura, uno spirito del tempo a cui apparteniamo, certo;
alla fine, però, non saremo giudicati in base al grado della nostra partecipazione, ma in base alla qualità della nostra risposta individuale.
Io cerco di credere che tutto esista per la prima volta...
L'innocenza é una questione molto seria...
Chi fa cinema stia attento ai film. Fanno davvero male agli occhi sai...
Tutto é stato visto.
I registi vedono troppi film. Sicuro, tutto é già stato fatto, ma é più sano non saperlo. Diavolo, era già stato fatto tutto quando ho cominciato io...". Orson Welles
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