lunedì 12 dicembre 2011

1354 di 2013 ; Fra due donne

Stefano Armellin con il pezzo 1354 di 2013 
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013




Titolo : Fra due donne


"MICHELANGELO. Con il ritorno a Roma nel 1534 maturò quella che fu detta conversione e in realtà non fu che trapasso da uno stato di tensione intellettuale a un'ansiosa vocazione religiosa e all'impegno di difendere la Chiesa nell'ormai insanabile conflitto.
Ma se lo scopo era la difesa della Chiesa l'arte non era che uno strumento, il fine era al di là del suo essere arte...

il furor di un'arte usata come un'arma in guerra...

il Giudizio. La Sistina era il luogo delle supreme gerarchie ecclesiastiche e bisognava richiamarle alle loro gravi responsabilità...

Paolo III appena eletto disegnò un piano di lotta politica e dottrinale contro l'eresia luterana, afferrò immediatamente la portata ideologica del disegno di Michelangelo

Cominciò allora l'intesa che portò il Papa ad affidargli, dandogli carta bianca, la definizione della forma di San Pietro : un incarico di enorme responsabilità anche perché comportava una svolta radicale rispetto a quello ch'era stato fino a quel momento l'intento della Chiesa...

Fu Michelangelo a concepire e dimostrare una nuovissima tesi dottrinale circa l'essenza di Dio come Giudice, la resurrezione della carne, la salvezza per merito, non per grazia.

Dal 1546 Michelangelo si votò alla Fabbrica di San Pietro. Per un artista profondamente religioso era una responsabilità tale da paralizzare ogni altro pensiero...

E' certo che Michelangelo seguitò a pensare al Campidoglio anche quando attendeva alla Santa Fabbrica di San Pietro. Tra le due grandi imprese c'era una relazione ideologica e urbanistica : erano i due fulcri del potere pontificio, il laico e l'apostolico.

Con quelle due opere si stabilì e sviluppò il rapporto di vera e propria associazione ideologica tra Michelangelo e Paolo III, deciso a condurre contro il luteranesimo una guerra non soltanto dottrinale ma politica...

Paolo III capì che l'arte poteva essere un'arma potente e che Michelangelo era un artista portato a caricare le proprie opere di forti e profondi contenuti concettuali.

Il sodalizio tra Pontefice e artista fu molto più voluto e deciso, da ambo le parti, che trent'anni prima con Giulio II...". Argan - Contardi

Dante Alighieri con la Divina Commedia é stato il grande sceneggiatore per la Cappella Sistina di Michelangelo. Ed io con il Poema visivo del XXI secolo sono l'innovatore della Cappella Sistina di Michelangelo.  Stefano Armellin

San Cesario di Arles (470-543) c
di Padre Felice Artuso

Cesario dispone che le monache rileggano sovente la sua Regola. Potranno allora compiere i giusti discernimenti e asserire con l’apostolo Paolo: «Per me il mondo è stato crocifisso, ed io lo sono stata per il mondo: ho considerato ogni cosa come sterco, pur di guadagnare Cristo» (Gal 6,14; Fil 3,8) . 

Alludendo al Tabor o al Calvario confida alla sorella Cesaria, che desidera percorrere il cammino di Gesù: «Dal momento che hai seguito il consiglio della perfezione, fa’ attenzione a non voltarti indietro, ma metti in salvo sul monte la tua anima» . 

Per parecchio tempo la sua Regola è norma di vita nel monastero di San Giovanni. 

Nei secoli seguenti si diffonde in altri monasteri femminili europei ed ha un influsso formidabile nell’intera società. Nessuno è riuscito a raccontare sufficientemente il bene che le monache hanno realizzato nel silenzio, nel nascondimento e nel sacrificio quotidiano.
 
Cesario scrive anche una breve Regola maschile, apportando opportuni adattamenti a quella femminile. Concependo la vita monastica come una battaglia da compiersi ogni giorno, per seguire Gesù fino al trionfo finale, scrive: «Quanti vizi avrete, altrettanti saranno i vostri nemici: perciò combattete come soldati di Cristo, per regnare nei cieli insieme a Colui che disse: chi prenderà la sua croce e mi seguirà (cf Mt 16,24), chi lascerà il padre, la madre, la moglie, il figlio ed i beni, riceverà il centuplo ed otterrà la vita eterna (cf Mt 19,29)» .

 Le poche norme, trasmesse agli uomini, non riscuotono un grande consenso, perché in occidente s’impone l’originale Regola di sant’Agostino e di san Benedetto. Cesario entrato nel sonno dei giusti ad Arles ed è sepolto nella cattedrale che ha fatto costruire per le celebrazioni liturgiche .

Padre Felice Artuso