Stefano Armellin con il pezzo 1361 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : HO FAME
" Se la proliferazione umana dovesse continuare al ritmo attuale (1992), nei prossimi 1560 anni solo il peso dei viventi raggiungerebbe il peso del pianeta.
Se all'inizio di questo secolo il ritmo medio annuale d'accrescimento era dello 0,83% adesso (1992) é del 2% che significa raddoppio nel corso di 35 anni. Finché non verranno disinnescati quei ritmi di proliferazione risultanti dalla differenza tra natalità e mortalità, nessun verosimile soccorso potrà lenire le miserie del Terzo Mondo...
L'iperpopolazione comporta erosione o devastazione del territorio e distruzione d'ogni risorsa naturale.
In simili circostanze gli stessi aiuti forniti dal Mondo industriale...potranno solo accrescere la natalità, ridurre la mortalità, sovraccaricare il potenziale distruttivo della -bomba demografica-.
Nel 1800 Hegel reputava normale che in Asia una alluvione o un'epidemia e una carestia potessero -costare la vita a trenta milioni di individui-...
Per l'uomo l'idillio naturale non esiste e non é mai esistito, come per nessun'altra specie...
Ma ricordare la storia d'altri secoli, é chiaro, non basta ormai a giustificare gli aspetti allarmanti e aberranti dello sviluppo industriale...
L'accrescimento verticale della produzione, del consumo, dell'iperconsumo e anche dello sperpero nel Mondo industrializzato, é sotto gli occhi di tutti...
I modelli di consumo prima o poi, dovranno sottomettersi alle ragioni ecologiche, moderarsi o radicalmente cambiare". Ronchey 1992
Si continua a parlare di cambiamento ma questo cambiamento tarda ad arrivare perché implica sacrifici che nessuno vuole più fare. Stefano Armellin 2015
|