Stefano Armellin con il pezzo 1930 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Santa Croce |
64. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre);Varazze - Assisi a piedi Agosto 1992. Sedicesimo giorno di cammino verso Assisi. In piena notte, stanco di un letto troppo morbido, faccio colazione e lascio i locali della cooperativa.
Attraverso Prataglia deserta e salgo al Passo dei Mandrioli. Cammino per un paio di chilometri ma sul Passo non c'è ancora luce a sufficienza per distinguere i segna via. Tiro fuori dallo zaino il sacco piuma e riprendo a dormire in compagnia della luna piena. Faccio un sogno poetico che continua anche quando all'aurora vado verso La Verna.
E' un crescendo di sensazioni e riflessioni sul punto dove Francesco ha ricevuto le stimmate.
Perchè proprio in quel luogo e non altrove ?
Dio non fa nulla per caso.
E nei secoli, quel piccolo Monte è diventato un faro per ogni fedele.
L'Appennino umbro si apre con la stessa dolcezza delle braccia di una donna che ama il suo uomo. La terra prende una forma ondulata e spaziosa come un mare. Intorno alla Verna c'è spazio. Nessun ostacolo per parlare con il Cielo. Francesco a 42 anni si è portato su quelle rocce restando 40 giorni a digiuno come Gesù. L'identificazione doveva essere totale.
Il mistico nel suo cammino verso Dio elimina progressivamente tutto quanto ostacola la sua preghiera. Alla fine anche il cibo e i discepoli sono di troppo. Alla Verna la Missione di Francesco si è rovesciata in una rinascita del carisma della fondazione del Cristianesimo da parte di Gesù. I chiodi della Croce si sono ripresentati nel corpo di Francesco formati dalla sua stessa carne.
Francesco ha scelto Dio non il contrario. Che bisogno ha di scegliere l'Eternità ? esiste da sempre e per sempre. Ma può essere possibile che il Santo, consapevole dell'Eternità dell'anima sua si sia sentito preso, quindi, chiamato da Dio nel momento dell'abbraccio mistico.
" Allora Gesù, fattosi vicino, parlò loro e disse: - ogni potere è stato dato a me in Cielo e sulla Terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quello che vi ho comandato. Ed ecco: io sono con voi per sempre, sino alla fine del Mondo - " (Matteo 28, 18-20).
(64.Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 24 marzo 2012
Attraverso Prataglia deserta e salgo al Passo dei Mandrioli. Cammino per un paio di chilometri ma sul Passo non c'è ancora luce a sufficienza per distinguere i segna via. Tiro fuori dallo zaino il sacco piuma e riprendo a dormire in compagnia della luna piena. Faccio un sogno poetico che continua anche quando all'aurora vado verso La Verna.
E' un crescendo di sensazioni e riflessioni sul punto dove Francesco ha ricevuto le stimmate.
Perchè proprio in quel luogo e non altrove ?
Dio non fa nulla per caso.
E nei secoli, quel piccolo Monte è diventato un faro per ogni fedele.
L'Appennino umbro si apre con la stessa dolcezza delle braccia di una donna che ama il suo uomo. La terra prende una forma ondulata e spaziosa come un mare. Intorno alla Verna c'è spazio. Nessun ostacolo per parlare con il Cielo. Francesco a 42 anni si è portato su quelle rocce restando 40 giorni a digiuno come Gesù. L'identificazione doveva essere totale.
Il mistico nel suo cammino verso Dio elimina progressivamente tutto quanto ostacola la sua preghiera. Alla fine anche il cibo e i discepoli sono di troppo. Alla Verna la Missione di Francesco si è rovesciata in una rinascita del carisma della fondazione del Cristianesimo da parte di Gesù. I chiodi della Croce si sono ripresentati nel corpo di Francesco formati dalla sua stessa carne.
Francesco ha scelto Dio non il contrario. Che bisogno ha di scegliere l'Eternità ? esiste da sempre e per sempre. Ma può essere possibile che il Santo, consapevole dell'Eternità dell'anima sua si sia sentito preso, quindi, chiamato da Dio nel momento dell'abbraccio mistico.
" Allora Gesù, fattosi vicino, parlò loro e disse: - ogni potere è stato dato a me in Cielo e sulla Terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto quello che vi ho comandato. Ed ecco: io sono con voi per sempre, sino alla fine del Mondo - " (Matteo 28, 18-20).
(64.Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 24 marzo 2012