Stefano Armellin con il pezzo 1931 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Venezia affonda " Nella maggioranza dei casi, la preesistenza delle parole e delle forme di un linguaggio già dato, appreso fin dall'infanzia, e col quale abbiamo contratto una intimità così immediata che non riusciamo più a distinguerlo dal nostro pensiero organizzato, giacché esso é già in gioco quando quello si organizza. Limita, fin da quando é in germe, la nostra creatività mentale, l'attrae verso quei termini che ci danno la sensazione illusoria di essere i più chiari, o i più possenti, plasma quel pensiero più che esprimerlo e addirittura ne orienta lo sviluppo in una direzione diversa da quella iniziale". Paul Valéry
Stefano Armellin con il pezzo 1932 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Mirò che ride sulla Croce
Stefano Armellin con il pezzo 1933 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Vittoria. The Opera è la Maggiore Innovazione dell'Arte Contemporanea Internazionale "Il linguaggio ordinario incomincia a sembrarci più ingombrante che utile. Di tutti gli strumenti umani, é il solo che sia rimasto quasi lo stesso attraverso le epoche.
Si sono create delle parole, se ne sono perdute, si sono semplificate le forme. Ma tutto questo, l'opera delle circostanze e non del progetto, non dell'analisi. Grazie a ciò, filosofi, poeti, mistici sono ancora possibili. Possibili malintesi". Paul Valéry
|