sabato 10 marzo 2012
1779 di 2013 ; Louvre 49
Stefano Armellin con il pezzo 1779 di 2013 del Poema visivo del XXI secolo : IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 Titolo : Anno Santo 2025 |
49.Louvre. Henri (già Direttore del Louvre) ; Varazze - Assisi a piedi 1992. Sono al quinto giorno di cammino, a questo ritmo ne rimangono ancora tredici ; 18 giorni in tutto per tracciare 750 chilometri immortali, soprattutto per l'Opera seguente che qui racconto a Te ed ai lettori di buona volontà, fra i quali includo tutti i Direttori di Museo del Mondo ;
The Opera Collection dal 1983 sviluppa la maggiore innovazione dell'Arte Contemporanea Internazionale idonea per lanciare nel Mondo una sinergia d'intenti con tutta la rete museale mondiale, nel tentativo serio di creare, ad un livello superiore, una nuova visione e aggregazione di Popoli per il Bene dell'umanità nel senso più ampio.
Subito dopo il Passo della Cappelletta, prima di entrare nel vastissimo bosco, vedo un tale che fa scuola guida al figlio usando il fuoristrada in zona protetta. Idiota. Un boscaiolo mi dà qualche indicazione per evitare giri a vuoto, ogni tanto piove, e trovo compagnia nei cavalli che liberi con i loro puledri ruminano la fresca erbetta del sottobosco.
Il Monte Iabei mi ospita per questa notte. La tenda è in un boschetto da fiaba, a poca distanza da una sorgente d'acqua fresca. Senza cena. Sto bene, sento che riuscirò a completare la traversata.
Sesto giorno. E' mattino presto quando termino al Passo dei Due Santi, l'Alta Via dei Monti Liguri per iniziare la Grande Escursione Appenninica (G.E.A.). La cartina segna un posto di rifornimento, ma i locali di ristoro della stazione turistica invernale Zum-Zeri sono chiusi. Sic!
Devo proseguire senza colazione dentro un tunnel di verdi alberi. Una targa con due nomi, reca la testimonianza della Prima traversata G.E.A. fatta con la mountain bike, nel mese di agosto del 1991 in 11 giorni.
Leggo, cammino, penso a cercare il segnavia assai raro e finisco con il commettere il solito errore di percorso, abbandono il crinale e scendo vagando, cantando, senza direzione. Un can mi abbaia, ma è piccolo e legato. Chiedo ai contadini e mi spiegano che devo tornare su, dove passano i paletti dell'ex confine fra il Ducato di Parma e il Regno di Toscana.
Chiedo del cibo da acquistare, ma ne hanno solo per il loro fabbisogno. Per consolarmi mi rassicurano dicendomi che al Passo del Brandello troverò ristoro. Giusto. Colazione e pranzo concentrati in un panino ben ripieno.
Sotto il sole devo salire il Monte per scendere al Passo della Cisa. Movimento di turisti, moto, macchine. Meglio proseguire per il Passo del Cirone, al ristoro ordino quella che sarà la mia cena: un panino con due fette di pecorino.
Alla sera salgo il Monte Tavola e metto la tenda proprio in mezzo al sentiero, sembra una navicella spaziale calata lì da non so dove. Ho scelto questo posto per la notte su consiglio di un giovane pastore toscano. Un Monte Tavola come tavola per la cena capita raramente. Vedo il mio piccolo panino perdersi con la tenda e me stesso in questa vasta tavolata.
Compagni il cielo stellato, la luna in crescendo e i silenziosi campanacci delle mucche che stanno dormendo nude sul prato senza saccopiuma. Gli animali meritano un grande rispetto. Ci insegnano ad essere forti.
(49.Continua) Stefano Armellin, Pompei, martedì 2 agosto 2014
venerdì 9 marzo 2012
1776 - 1777 - 1778 di 2013
1773 - 1774 - 1775 di 2013
1770 - 1771 - 1772 di 2013
1768 - 1769 di 2013 ; Louvre 48
48.Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi.
Oggi a Pompei c'é il sole e nel 1992 ? Piove durante la salita al Monte Zatta, ma non abbastanza per scaricare completamente le turbolenze atmosferiche che accompagnano il mio cammino rapido e sicuro fin dal giorno della partenza.
Metto la tenda in un bel bosco di faggi sulla sommità del Monte Zatta. Senza cena. Senza colazione vado a lavarmi al Colle Craiolo in un abbeveratoio per bestiame. M'infilo in una lunga strada sterrata bianca con mandrie di bestiame di qua e di là dal crinale; a una contadina intenta ad aggiustare il suo trattore chiedo un po' di latte.
Gentilmente prende il secchio del latte appena munto e ancora caldo, pastoso e fumante, genuino. Mi riempie la borraccia e non vuole essere pagata. Parliamo delle trasformazioni avvenute nel mondo rurale, dovute all'evolversi dell'agricoltura e pastorizia industriale.
Ascolto impotente lamenti che avevo già sentito sulle Alpi. l'allevamento artigianale è in crisi irreversibile come il Cristianesimo. Perchè come l'Amore autentico, non risponde alla logica di consumo del nostro tempo. Dall'industria viene lo sbaglio ? dall'industria deve venire il rimedio.
(NdA oggi si nota una inversione di tendenza da parte degli industriali più sensibili, si è compreso che premia un comportamento onesto, ma c'è ancora molta strada da fare se come prospettiva pensiamo al Mondo intero).
Mi si ferma l'orologio. Sono a zero. Ho rinunciato alla bussola, agli occhiali, al berretto, ai guanti (che non sono indispensabili in agosto), al coltellino, al fornellino, al telefonino, alle posate, ai viveri di scorta e per pronto soccorso ho sei cerotti.
Non ho carte di credito e il solo denaro che possiedo è quello che ho con me per realizzare la traversata. Una scelta fatta per rimanere più vicino allo stile di Francesco.
Quando il sentiero lo permette cammino per chilometri a piedi nudi. Al Passo Cento Croci l'unico rifornimento che trovo è un ristoro-albergo-emiliano che mi permette di placare una fame incalzante da molte ore. Gradisco la fine cucina emiliana giustamente rinomata. Trovo nella sala un libro scritto dal pittore italiano Guttuso, leggo un po' il suo pensiero ma preferisco i disegni.
Gli emiliani mi sembrano una razza diversa, gli italiani (Henri) sono un misto di razze diverse: toscani, veneti, umbri, lombardi, liguri, piemontesi, ti ricordo Henri, che il Conte Cavour parlava e scriveva in francese, conosceva solo il dialetto piemontese e non ha mai imparato l'italiano!
Gli Stati Uniti d'Italia tenuti insieme da una lingua che nessuno di noi, nemmeno i letterati, conosce bene. L'arte invece è un linguaggio universale, l'immagine perfora la mente immediatamente, un collezionista esperto in pochi secondi è in grado di comprendere se si trova davanti un Capolavoro oppure ad un'opera mediocre.
(48.Continua) Stefano Armellin, Pompei, domenica 31 agosto 2014
giovedì 8 marzo 2012
1765 - 1766 - 1767 di 2013
1762 - 1763 - 1764 di 2013
1759 - 1760 - 1761 di 2013
1756 - 1757 - 1758 di 2013 ; Louvre 47
47. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi. Ti riporto sempre sul sentiero percorso nel 1992 : Proseguendo dal Passo della Spingarda al Passo del Bocco incontro un Gruppo Scout che si congratula per la mia idea di raggiungere Assisi. Mi dedicano un corale : BRAVO-BRAVO.
Alcuni turisti mi offrono da bere (molto più difficile trovare qualcuno che ti offre un lavoro, Henri, ti serve un Capolavoro ?) poi, nelle ore calde non vedo più nessuno nei boschi e sulle creste.
Rispetto alle Alpi (1991) sembra tutto in miniatura, manca la quota, le ripide pareti, le gole profonde nelle valli strette, i ghiacciai, la grandezza della terra e della roccia che si increspa verticale, immobile e silenziosa.
Ma gli Appennini non vanno sottovalutati. I rifugi sono rari, i paesi lontani, sono meno frequentati dagli escursionisti, e, in alcuni tratti non c'è possibilità alcuna di trovare rifornimenti. E siamo in agosto (1992).
Durante l'inverno queste zone presentano condizioni difficili, analoghe a quelle alpine, diventando un terreno riservato a camminatori e alpinisti esperti. Al Bocco una bocca di giovane donna mi sorride con simpatia mentre mi serve un po' di cibo. I suoi occhi brillano come cristalli, Ella mi rivela il desiderio dell'Alta Via che vuole conoscere, ma troppi problemi ha nella mente : il ricambio della biancheria intima, i rifornimenti, le esigenze corporali, che nel suo caso richiedono una evacuazione ogni tre ore, come fare ? più comodo continuare a sognare penso io.
I suoi occhi lucenti serviranno ad ipnotizzare qualche Cip! Cip! ma non serviranno a farle fare un solo passo sull'Appennino.
Henri, questa donna mi ricorda un po' quel tipo di artisti che aspettano o cercano i finanziamenti tutta la vita per fare la loro opera, e quando i finanziamenti arrivano, la vita è finita e le idee non ci sono mai state.
(47. Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 28 agosto 2014
Alcuni turisti mi offrono da bere (molto più difficile trovare qualcuno che ti offre un lavoro, Henri, ti serve un Capolavoro ?) poi, nelle ore calde non vedo più nessuno nei boschi e sulle creste.
Rispetto alle Alpi (1991) sembra tutto in miniatura, manca la quota, le ripide pareti, le gole profonde nelle valli strette, i ghiacciai, la grandezza della terra e della roccia che si increspa verticale, immobile e silenziosa.
Ma gli Appennini non vanno sottovalutati. I rifugi sono rari, i paesi lontani, sono meno frequentati dagli escursionisti, e, in alcuni tratti non c'è possibilità alcuna di trovare rifornimenti. E siamo in agosto (1992).
Durante l'inverno queste zone presentano condizioni difficili, analoghe a quelle alpine, diventando un terreno riservato a camminatori e alpinisti esperti. Al Bocco una bocca di giovane donna mi sorride con simpatia mentre mi serve un po' di cibo. I suoi occhi brillano come cristalli, Ella mi rivela il desiderio dell'Alta Via che vuole conoscere, ma troppi problemi ha nella mente : il ricambio della biancheria intima, i rifornimenti, le esigenze corporali, che nel suo caso richiedono una evacuazione ogni tre ore, come fare ? più comodo continuare a sognare penso io.
I suoi occhi lucenti serviranno ad ipnotizzare qualche Cip! Cip! ma non serviranno a farle fare un solo passo sull'Appennino.
Henri, questa donna mi ricorda un po' quel tipo di artisti che aspettano o cercano i finanziamenti tutta la vita per fare la loro opera, e quando i finanziamenti arrivano, la vita è finita e le idee non ci sono mai state.
(47. Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 28 agosto 2014
mercoledì 7 marzo 2012
1753 - 1754 - 1755 di 2013
1750 - 1751 - 1752 di 2013
1747 - 1748 - 1749 di 2013
1744 - 1745 - 1746 di 2013
1741 - 1742 - 1743 di 2013
1738 - 1739 - 1740 di 2013
46.Louvre; 1735 - 1736 - 1737 di 2013
46. Louvre. (Henri, già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992. Con il pensiero di Gianni Calcagno scendo al Passo della Forcella e salgo subito dopo al Passo del Bozale. Caldo umido e vegetazione fitta. Passate le ventuno monto la tenda in un bosco di alti abeti.
Senza cena e senza colazione per domani. Assorbo l'energia della foresta e mi basta. Questa zona dell'Appennino ligure è incontaminata. Dalle impronte che vedo sul sentiero sembra più frequentata dai cavalli che dai pedoni. Al Passo Lame la casetta della forestale è aperta ma chiusa nel senso che non c'è nessuno.
Dirigo il mio corpo con rotta verso il Monte Aiona attraversando un bosco ricolmo di zanzare. Tantissime. Uso l'asciugamano come i cavalli usano la coda. Quest'anno (1992) ha piovuto molto, fino a metà luglio, e la reazione di tanta acqua assorbita dalla terra provoca un caldo umido particolarmente adatto al proliferare delle zanzare.
La fame si fa sentire. Non rallento il ritmo (40 chilometri al giorno) ma ho i primi giramenti di testa. Provvidenziale il Rifugio Aiona dove posso colmare il vuoto dello stomaco.
La fame Henri, è un problema che l'umanità non ha ancora risolto. Mi accorgo in questa pubblicazione che sto scrivendo la sceneggiatura di un film che ho vissuto e che vivo : The Opera Collection ; ci si può vincere l'Oscar, penso proprio che in USA non l'hanno ancora capito.
Si parla tanto di mercato cinese onnivoro per l'Arte Contemporanea, e allora come si spiega che i primi due Paesi esteri per visite sul mio Blog sono : gli Stati Uniti d'America e la Francia. La Cina, se consideriamo Taiwan la trovi al 18° posto, Hong-Kong al 30°, slitta al 33°posto. C'è una resistenza psicologica al tema della Santa Croce ? lascio aperta la domanda, in fondo questa é un'opera aperta.
(46.Continua) Stefano Armellin, Pompei, lunedì 25 agosto 2014
martedì 6 marzo 2012
1732 - 1733 - 1734 di 2013
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