venerdì 9 marzo 2012

1770 - 1771 - 1772 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1770 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Genio



 Stefano Armellin con il pezzo 1771 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Verso il Grande Giubileo 2025 "E' il tempo della Chiesa o tempo dello Spirito nel quale ciascuno é chiamato a ri-attualizzare la salvezza e a trasmetterla agli altri...inserire il proprio segmento nel disegno salvifico da Dio predisposto e voluto". Lorizio


Stefano Armellin con il pezzo 1772 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Verso il Grande Giubileo 2025 "E' avvenuto così, che la teologia agostiniana della caritas avesse quale sottofondo concettuale una metafisica in gran parte neoplatonica, dunque non dialogica, alla quale anche la teologia benedettina della caritas si rivolge come a ritroso (in Bernardo e la sua scuola), mentre lo specifico francescano delle origini trova pure in Bonaventura un'interpretazione a ritroso in Agostino e in Dionigi;

il carisma domenicano lo trova in Aristotele e presso Eckart in Parmenide, lo specicifico originario ignaziano presso Suarez si ripiega all'indietro verso Scoto...

In tal modo si osserva che il pensiero, nel suo sviluppo storico, non assorbe le ispirazioni di tempra cristiana, non cerca di camminare pari pari con esse, ma ricucisce per esse un vestito di fortuna dall'enorme magazzino speculativo già esistente.

Rosmini : nel secolo XIX si inoltra nel terreno lasciato aperto da Agostino e Tommaso...una metafisica della carità". Balthasar

1768 - 1769 di 2013 ; Louvre 48

Stefano Armellin con il pezzo 1768 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Alba, il volo in Cielo



Stefano Armellin con il pezzo 1769 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce

48.Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi.

Oggi a Pompei c'é il sole e nel 1992 ? Piove durante la salita al Monte Zatta, ma non abbastanza per scaricare completamente le turbolenze atmosferiche che accompagnano il mio cammino rapido e sicuro fin dal giorno della partenza. 

Metto la tenda in un bel bosco di faggi sulla sommità del Monte Zatta. Senza cena. Senza colazione vado a lavarmi al Colle Craiolo in un abbeveratoio per bestiame. M'infilo in una lunga strada sterrata bianca con mandrie di bestiame di qua e di là dal crinale; a una contadina intenta ad aggiustare il suo trattore chiedo un po' di latte. 

Gentilmente prende il secchio del latte appena munto e ancora caldo, pastoso e fumante, genuino. Mi riempie la borraccia e non vuole essere pagata. Parliamo delle trasformazioni avvenute nel mondo rurale, dovute all'evolversi dell'agricoltura e pastorizia industriale. 

Ascolto impotente lamenti che avevo già sentito sulle Alpi. l'allevamento artigianale è in crisi irreversibile come il Cristianesimo. Perchè come l'Amore autentico, non risponde alla logica di consumo del nostro tempo. Dall'industria viene lo sbaglio ? dall'industria deve venire il rimedio. 

(NdA oggi si nota una inversione di tendenza da parte degli industriali più sensibili, si è compreso che premia un comportamento onesto, ma c'è ancora molta strada da fare se come prospettiva pensiamo al Mondo intero). 

Mi si ferma l'orologio. Sono a zero. Ho rinunciato alla bussola, agli occhiali, al berretto, ai guanti (che non sono indispensabili in agosto), al coltellino, al fornellino, al telefonino, alle posate, ai viveri di scorta e per pronto soccorso ho sei cerotti. 

Non ho carte di credito e il solo denaro che possiedo è quello che ho con me per realizzare la traversata. Una scelta fatta per rimanere più vicino allo stile di Francesco. 

Quando il sentiero lo permette cammino per chilometri a piedi nudi. Al Passo Cento Croci l'unico rifornimento che trovo è un ristoro-albergo-emiliano che mi permette di placare una fame incalzante da molte ore. Gradisco la fine cucina emiliana giustamente rinomata. Trovo nella sala un libro scritto dal pittore italiano Guttuso, leggo un po' il suo pensiero ma preferisco i disegni. 

Gli emiliani mi sembrano una razza diversa, gli italiani (Henri) sono un misto di razze diverse: toscani, veneti, umbri, lombardi, liguri, piemontesi, ti ricordo Henri, che il Conte Cavour parlava e scriveva in francese, conosceva solo il dialetto piemontese e non ha mai imparato l'italiano!

Gli Stati Uniti d'Italia tenuti insieme da una lingua che nessuno di noi, nemmeno i letterati, conosce bene. L'arte invece è un linguaggio universale, l'immagine perfora la mente immediatamente, un collezionista esperto in pochi secondi è in grado di comprendere se si trova davanti un Capolavoro oppure ad un'opera mediocre. 

(48.Continua) Stefano Armellin, Pompei, domenica 31 agosto 2014

giovedì 8 marzo 2012

1765 - 1766 - 1767 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1765 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Santa Croce colorata "Assistenza ai poveri. Stato sociale universalistico con un'offerta di protezione e servizi all'intera popolazione residente, senza distinzione di reddito, occupazione, genere, ecc. 
Quale effetto esercita il sistema sul senso della comunità in termini sociali e psicologici ?
Agisce in senso unificante o disgregante, in che senso, per quali gruppi ?
In breve, esso allarga o restringe la concezione e la consapevolezza di chi é il mio prossimo ? ".
R. Titmuss

Stefano Armellin con il pezzo 1766 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce arancione "Italia. 1968 : Scuola materna statale ; 1971 : Asili nido comunali ; 1975 : Consultori familiari ; 1978 : Servizio Sanitario Nazionale, prevenzione-cura-riabilitazione ; 1974 : Divorzio ; 1981 : Aborto ; 

Il periodo d'oro del governo dei partiti, che si concluse quando le USL vennero commissariate nel 1990, contribuì perciò a determinare una profonda contraddizione in uno dei pilastri dello Stato sociale italiano . un sistema  Sanitario Nazionale universalistico amministrato in molte zone all'insegna del clientelismo e della corruzione ". Paul Ginsborg


Stefano Armellin con il pezzo 1767 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : OP LA "Italia. Le politiche di contenimento della spesa, in assenza di una qualsiasi strategia complessiva del welfare, e in presenza di inefficienza e corruzione diffuse, inibivano gravemente la crescita di quel ceto medio critico e istruito, impiegato alle dipendenze dello Stato, che aveva dato un contributo non indifferente alla formazione di altre democrazie europee nella seconda metà del XX sec.
Un'intera generazione di giovani italiani, istruiti e profondamente motivati, veniva privata della possibilità di intraprendere una carriera nel servizio pubblico". Paul Ginsborg

Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556)
di Padre Felice Artuso
Iñigo Lopez, ultimo di tredici figli, nasce nella fortezza dei nobili di Loyola (Spagna).

1762 - 1763 - 1764 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1762 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : 
Hitler? Sguardo fisso, baffi, e...gonfio di sé medesimo...

 

Stefano Armellin con il pezzo 1763 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Un Santo della Legenda Aurea del Beato Jacopo da Varazze

 Stefano Armellin con il pezzo 1764 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : L'artista con il nipote Marco Armellin  " Banca d'Italia. Un significativo momento di svolta fu il governatorato di Guido Carli dal 1960 al 1975. Carli costituì un Servizio studi che non aveva equivalenti nelle altre banche centrali europee, e dal quale venivano regolarmente reclutati i massimi dirigenti dell'istituto.

Un periodo di formazione all'estero era considerato essenziale per i giovani funzionari della Banca.

Nell'arco di trent'anni la Banca acquisì una cultura di trasparenza, credibilità, disciplina, internazionalismo e straordinaria professionalità economica. 

Dal 1944 in poi la riforma amministrativa (fino al 2014) non fu mai considerata una priorità, nemmeno quando venne istituito un apposito ministero". Paul Ginsborg

1759 - 1760 - 1761 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1759 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Gesù Cristo in USA


Stefano Armellin con il pezzo 1760 di 2013
del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce con tre elementi


Stefano Armellin con il pezzo 1761 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Di qui o di là "Italia. Il centralismo si accompagnava alla sfiducia. Se lo Stato non riusciva a fidarsi dei propri cittadini, come poteva aspettarsi la fiducia di questi ultimi ?

Il fondamentale obiettivo di creare un élite amministrativa capace di trasmettere al resto dell'apparato burocratico ethos e spirito di corpo non era mai stato perseguito con adeguata serietà". Paul Ginsborg

1756 - 1757 - 1758 di 2013 ; Louvre 47

Stefano Armellin con il pezzo 1756 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La porta aperta



Stefano Armellin con il pezzo 1757 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : XXVII di The Opera con la Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1758 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Amore

47. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre); Varazze - Assisi a piedi. Ti riporto sempre sul sentiero percorso nel 1992 : Proseguendo dal Passo della Spingarda al Passo del Bocco incontro un Gruppo Scout che si congratula per la mia idea di raggiungere Assisi. Mi dedicano un corale : BRAVO-BRAVO. 

Alcuni turisti mi offrono da bere (molto più difficile trovare qualcuno che ti offre un lavoro, Henri, ti serve un Capolavoro ?) poi, nelle ore calde non vedo più nessuno nei boschi e sulle creste. 

Rispetto alle Alpi (1991) sembra tutto in miniatura, manca la quota, le ripide pareti, le gole profonde nelle valli strette, i ghiacciai, la grandezza della terra e della roccia che si increspa verticale, immobile e silenziosa. 

Ma gli Appennini non vanno sottovalutati. I rifugi sono rari, i paesi lontani, sono meno frequentati dagli escursionisti, e, in alcuni tratti non c'è possibilità alcuna di trovare rifornimenti. E siamo in agosto (1992). 

Durante l'inverno queste zone presentano condizioni difficili, analoghe a quelle alpine, diventando un terreno riservato a camminatori e alpinisti esperti. Al Bocco una bocca di giovane donna mi sorride con simpatia mentre mi serve un po' di cibo. I suoi occhi brillano come cristalli, Ella mi rivela il desiderio dell'Alta Via che vuole conoscere, ma troppi problemi ha nella mente : il ricambio della biancheria intima, i rifornimenti, le esigenze corporali, che nel suo caso richiedono una evacuazione ogni tre ore, come fare ? più comodo continuare a sognare penso io. 

I suoi occhi lucenti serviranno ad ipnotizzare qualche Cip! Cip! ma non serviranno a farle fare un solo passo sull'Appennino.

Henri, questa donna mi ricorda un po' quel tipo di artisti che aspettano o cercano i finanziamenti tutta la vita per fare la loro opera, e quando i finanziamenti arrivano, la vita è finita e le idee non ci sono mai state. 

(47. Continua) Stefano Armellin, Pompei, giovedì 28 agosto 2014

mercoledì 7 marzo 2012

1753 - 1754 - 1755 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1753 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Autunno 2012 a New York, conversando in Central Park
con Anna Wintour



Stefano Armellin con il pezzo 1754 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Cimitero "Le radici dell'inefficienza. La debolezza della pubblica amministrazione in Italia deriva anche da una inefficienza una scarsa produttività e una disorganizzazione profondamente radicate. Numerose le cause. Una delle più importanti era il predominio di una cultura eccessivamente normativa e non orientata alla offerta di servizi.

1990. Leggi in Francia : 7325 ; In Germania : 5587 ; In Italia : oltre centomila ! Questo arido terreno fatto di leggi, statuti, circolari e direttive interne non era certo il più adatto alla crescita di una cultura di servizio, poiché induceva l'intero apparato a rivolgere lo sguardo più all'interno che all'esterno". Paul Ginsborg


Stefano Armellin con il pezzo 1755 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Autunno 1998 in Veneto "Italia. Dal 1960 al 1992 l'area del lavoro dipendente si é allargata passando dal 49.1% al 71.8% del totale degli occupati.
Quanto la struttura dell'economia terziaria, come del resto di quella industriale, si fondi sul lavoro dipendente, su durevoli strutture di comando e di obbedienza e sulla rigida organizzazione del tempo derivante dalle medesime strutture.

1992. 4.8% agricoltura ; 36.2% industria; 58.7% terziario; Scuola : docenti e non docenti 29.1% (71% donne) ; Amministrazioni : 21.8% ; Sanità: 20.7 % ; 
Sul totale dei pubblici dipendenti 51.8% donne

Dal 1980 al 1986 la FIAT ridusse quasi della metà i propri dipendenti ". Paul Ginsborg

1750 - 1751 - 1752 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1750 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : "All'Angelo della Chiesa scrivi..."



Stefano Armellin con il pezzo 1751 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : San Michele


Stefano Armellin con il pezzo 1752 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce in rosso

1747 - 1748 - 1749 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1747 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Lady Gaga e Ai Weiwei


Stefano Armellin con il pezzo 1748 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Italia malinconica "L'Italia del tempo presente. 1980-1996. L'intuito e la prontezza d'ingegno non si accompagnavano di solito a un grado elevato di coscienza civica.
Gli imprenditori italiani esprimevano spesso una fortissima lealtà localistica nei confronti degli altri mebri dello stesso distretto industriale, nonché comprensione e cameratismo verso i lavoratori delle loro aziende;

Ma raramente trasformavano questa solidarietà ristretta in una riflessione più generale sul proprio ruolo sociale. Essi costituivano un settore della società italiana fermamente deciso a sfondare e ad accumulare una fortuna familiare, senza preoccuparsi del modo in cui ciò poteva realizzarsi.

Come la vecchia borghesia era stata nazionale, così la nuova era internazionale". Paul Ginsborg



Stefano Armellin con il pezzo 1749 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : The Opera e Lady Gaga

1744 - 1745 - 1746 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1744 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La Maddalena ai piedi della Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1745 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Exodus


Stefano Armellin con il pezzo 1746 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Apocalisse in corso

1741 - 1742 - 1743 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1741 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : il Secondo Avvento "C'é nell'opera d'arte, quando é vera opera d'arte, sempre il richiamo a colmare, tra naturali diritti e meccanicità razionali, l'abisso che l'incivilimento sempre più profondamente e estesamente sembra scavare". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1742 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Las Vegas "O sarà sorte dell'uomo, a qualunque riforma ricorra, quella di ridare esca, e maggiore esca sempre, alla pazzia di Caino ?". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1743 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : The Masterpiece for Google

1738 - 1739 - 1740 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1738 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: Lory "Naturalmente l'uomo resta vivo, e così infinitamente semplice. Ci sono gli affetti, i bambini, ci sono la religione e le nostre cure di tutti i giorni. Ma quando entri dentro al Mondo ti senti perduto: solo l'inverosimiglianza e la violenza contano". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1739 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo: Santa Croce in nero "Siamo degli uomini che sono stati tagliati dalla propria profondità...Solo il segreto può valere ancora. Forse le cose diventano più segrete via via che i mezzi della conoscenza avanzano. Il sapere degli uomini aumenta il segreto...". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1740 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo: Una cascata d'idee per il Mondo " Più sappiamo e più le cose si allontanano da noi, e più ci é difficile decifrarne il nome, e più ci sembra d'essere colpiti d'afasia. Le ragioni di tutto diventano sempre più oscure. No, le parole non ci servono. Le parole delle vecchie rettoriche sono parole senza sufficiente forza di segreto". Giuseppe Ungaretti

Santa Brigida di Svezia (1302-1373) c
di Padre Felice Artuso
Brigida riceve minacce di morte dai politici e dai religiosi, perché parla delle sue esperienze mistiche.

46.Louvre; 1735 - 1736 - 1737 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1735 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Stemmi "Certo é che non potendo più imitare il passato o legarvisi, abbiamo perduto la scienza delle cose". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1736 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Visitatore alla mostra on line di Armellin "Bisognerebbe risalire con la memoria fino al punto della prima innocenza: allora forse la poesia potrebbe riacquistare il suo prestigio emotivo...". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1737 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce "Ma guardo i giovani alle prese con l'impossibilità di parlare, con la violenza più forte della parola". Giuseppe Ungaretti

46. Louvre. (Henri, già Direttore del Louvre); Varazze-Assisi a piedi 1992. Con il pensiero di Gianni Calcagno scendo al Passo della Forcella e salgo subito dopo al Passo del Bozale. Caldo umido e vegetazione fitta. Passate le ventuno monto la tenda in un bosco di alti abeti. 

Senza cena e senza colazione per domani. Assorbo l'energia della foresta e mi basta. Questa zona dell'Appennino ligure è incontaminata. Dalle impronte che vedo sul sentiero sembra più frequentata dai cavalli che dai pedoni. Al Passo Lame la casetta della forestale è aperta ma chiusa nel senso che non c'è nessuno. 

Dirigo il mio corpo con rotta verso il Monte Aiona attraversando un bosco ricolmo di zanzare. Tantissime. Uso l'asciugamano come i cavalli usano la coda. Quest'anno (1992) ha piovuto molto, fino a metà luglio, e la reazione di tanta acqua assorbita dalla terra provoca un caldo umido particolarmente adatto al proliferare delle zanzare. 

La fame si fa sentire. Non rallento il ritmo (40 chilometri al giorno) ma ho i primi giramenti di testa. Provvidenziale il Rifugio Aiona dove posso colmare il vuoto dello stomaco.

La fame Henri, è un problema che l'umanità non ha ancora risolto. Mi accorgo in questa pubblicazione che sto scrivendo la sceneggiatura di un film che ho vissuto e che vivo : The Opera Collection ; ci si può vincere l'Oscar, penso proprio che in USA non l'hanno ancora capito. 

Si parla tanto di mercato cinese onnivoro per l'Arte Contemporanea, e allora come si spiega che i primi due Paesi esteri per visite sul mio Blog sono : gli Stati Uniti d'America e la Francia. La Cina, se consideriamo Taiwan la trovi al 18° posto, Hong-Kong al 30°, slitta al 33°posto. C'è una resistenza psicologica al tema della Santa Croce ? lascio aperta la domanda, in fondo questa é un'opera aperta. 

(46.Continua) Stefano Armellin, Pompei, lunedì 25 agosto 2014

martedì 6 marzo 2012

1732 - 1733 - 1734 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1732 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Alla Giornata del Contemporaneo "C'é qualcosa nel Mondo dei linguaggi che é definitivamente finito. Fino a pochi anni fa la lingua del passato poteva essere ancora la nostra. I secoli erano legati l'uno all'altro e ci diventavano improvvisamente contemporanei ".
Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1733 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : il Secondo Avvento "L'uomo, mi pare, non riesce più a parlare. C'é una violenza nelle cose che diventa la sua propria violenza e gli impedisce di parlare. Una violenza più forte della parola". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1734 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce "L'uomo vive con la possibilità di autodistruggersi. Tutto si accumula sullo stesso piano...il tempo va avanti con una velocità che non é di misura umana. Potrebbe essere questa l'apocalisse". Giuseppe Ungaretti

1729 - 1730 - 1731 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1729 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Santa Croce verde e gialla



Stefano Armellin con il pezzo 1730 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : La vita passa, il Capolavoro resta "Petrarca, Michelangelo, Tasso, Leopardi, é la strada maestra della poesia italiana. Naturalmente ogni giorno le cose sono diverse e nuove, ma in ogni giorno é contenuto tutto il passato e tutto il futuro". Giuseppe Ungaretti


Stefano Armellin con il pezzo 1731 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Roma Capitale "Il barocco, nato con Michelangelo scaturisce soltanto dalla volontà di fondere drammaticamente elementi contrari, ma anche e soprattutto dalla necessità di manifestare un sentimento di catastrofe..

Il barocco nasce anche e soprattutto dal sentimento che ormai tutta l'esperienza antica fosse esaurita, e lo fosse anche l'esperienza cristiana, almeno quella storica, temporale, del Cristianesimo, essendo ormai scoccata l'ora del tempo apocalittico". Giuseppe Ungaretti

1726 - 1727 - 1728 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1726 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Sgomento "Non c'é momento in cui la mia poesia non si muova da una ispirazione in qualche modo religiosa, ma nella seconda parte del Sentimento, il segno allucinante della parola del poeta non evoca più se non quel rapporto dell'uomo con leggi inconoscibili del quale é conseguenza la storia, é conseguenza l'operare nei secoli dell'uomo fino a foggiarsi mezzi dei quali ha finito col farsi schiavo, mezzi la cui potenza di più in più lo schiaccia". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1727 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : L' Italia in Croce "Dalla seconda parte del Sentimento partono, perfezionandone l'ispirazione e la forma, i miei libri scritti durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi : Il Dolore, La Terra promessa, Un Grido, Paesaggi, Il taccuino del Vecchio. Ne partono accentuando la perplessità dell'uomo nello scoprirsi coinvolto in un processo sempre più complesso e stritolante, di cui sempre si dovrà ignorare la causa, nel transito terreno". Giuseppe Ungaretti


 Stefano Armellin con il pezzo 1728 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : Santa Croce in bianco e nero "Nella seconda parte del Sentimento proprio per le condizioni catastrofiche del Mondo, Michelangelo mi appariva come il simbolo di quel tempo. Il Michelangelo romano, l'architetto, nasce col mettere a contatto, traendo armonia suprema dall'urto, elementi di rovine antiche, di rovine, con altri, contemporanei o direttamente da lui immaginati". 
Giuseppe Ungaretti

1723 - 1724 - 1725 di 2913

Stefano Armellin con il pezzo 1723 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013


Titolo : Santa Croce intrecciata "La guerra improvvisamente mi rivela il linguaggio. Cioé io dovevo dire in fretta perché il tempo poteva mancare, e nel modo più tragico...in fretta dire quello che sentivo e quindi se dovevo dirlo in fretta lo dovevo dire con poche parole, e se lo dovevo dire con poche parole lo dovevo dire con parole che avessero avuto una intensità straordinaria di significato". Giuseppe Ungaretti



Stefano Armellin con il pezzo 1724 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo : 
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
(cinque pezzi uniti, nella foto solo il primo pezzo)
Titolo : Gesù deposto dalla Santa Croce


Stefano Armellin con il pezzo 1725 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013

Titolo : D-Day "Apollinaire, Valéry, Sravinski, Picasso, Carrà, De Chirico, Jacopone, Dante, Petrarca, Guittone, Tasso, Cavalcanti, Leopardi, cercavo nel loro canto una indicazione che potesse far rifiorire il mio.

Era il battito del mio cuore che volevo sentire in armonia con il battito del cuore dei miei maggiori colleghi di una terra disperatamente amata". Giuseppe Ungaretti

1722 di 2013 ; L'Europa e il sogno Americano

Stefano Armellin con il pezzo 1722 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : L'Europa e il sogno Americano

45. Louvre. Henri (già Direttore del Louvre), possiamo dire ai giovani artisti : tenete conto di tutto quel che fate, perchè quel che fate anche dopo vent'anni ritorna utile. Vedi la mia linea di 750 chilometri nella natura italiana del 1992 da varazze ad Assisi, come ri-vive oggi, 

allora è stato solo un seme che in me è restato a maturare per vent'anni e solo ora ne comprendo in pieno il senso. Senza quella linea non ci sarebbe forza in questo racconto. Una linea ottenuta con il minimo dei mezzi. 

E' importante comprendere che lo sforzo puro dell'artista visivo è uno sforzo di immaginazione, come quello del poeta, e non può essere condizionato dal conto in banca. 

Al nuovo mattino mi metto in moto con un sorso d'acqua. Alla vecchia osteria di Giassina il buon senso mi dice che è meglio fermarsi per una colazione più sostenuta: pane, slame, formaggio, latte, caffè. Integrata poco dopo dai lamponi che trovo, a centinaia, nel sentiero interamente coperto dalla vegetazione. 

A Barbagelata, l'abitato più alto della Liguria, alcuni genovesi mi offrono viveri di conforto ospitandomi nella loro casa. Uno di loro è stato compagno di classe di Gianni Calcagno ( NdA. grande alpinista e grande amico, morto sul McKinley, al quale ho dedicato questa traversata). 

Riparto a mezzogiorno. Un errore di percorso mi fa scendere in diagonale un bosco ripido, che devo poi risalire sulla costa del monte per più di duecento metri, fino ad intersecare nuovamente l'Alta Via. (Proseguo) Per un susseguirsi di sali e scendi, ancora da cucuzzolo a cucuzzolo, in un ambiente integro, arrivo al Passo di Ventarola. Vengo coperto dalla nebbia. 

Non sapendo bene dove andare punto in alto. Mentre salgo la bianca spuma dell'atmosfera un suono di campanelli sempre più forte, giunge nella mia direzione. D'improvviso sbucano dalla nebbia decine di capre che vedo correre verso di me, faccio appena in tempo a scansarmi da quella valanga di carne animale in movimento, che l'intero gregge si ferma a guardarmi. 

Non c'è il pastore, lo sostituisco agitando il bastone per rimettere in movimento tutte quelle capre. Continuo a salire nella nebbia, e vado a cozzare contro la Cappella del Monte Ramaceto. Sosta. Penso ai villaggi rurali che ho visto abbandonati nel vallone prima del Passo. Una terra severa che nessuno ha più interesse a curare. Le case, ancora in buono stato, vengono inghiottite poco alla volta dalla natura. 

A fianco della Cappella, incrocio la lapide con i nomi di Gianni Calcagno e Roberto Piombo scomparsi il 15 maggio 1992 sul Monte Mc Kinley in Alaska, nello stesso periodo sono morti in zona altri nove alpinisti. Vivo un momento commovente che mi riporta alla memoria altri amici scomparsi in montagna. Conoscevo Gianni dal 1977, l'anno della mia prima piccola (solitaria) traversata, fatta sulle Ande argentine intorno al Cerro Tronador. 

Di Gianni mi hanno detto più gli sguardi intensi e i silenzi che rimanevano e rimangono anche in sua assenza, che le conferenze pubbliche. Gianni è stato l'uomo più forte che ho conosciuto personalmente (fino al 1992). 

Meritava riconoscimenti maggiori di quelli ricevuti, e una migliore sistemazione professionale. Ho sempre avuto l'impressione che intorno a lui ci fosse un muro di incomprensione. Tornato dal K2 mi disse che gli inquinamenti gravi non sono la sporcizia che vediamo in giro per il Mondo, ma ben altro : l'atmosfera sporca ad esempio, l'aria che tutti noi respiriamo. 

(45. Continua) Stefano Armellin, Pompei, venerdì 22 agosto 2014