mercoledì 20 agosto 2008

139 di 2013; La follia e l'Apocalisse

Stefano Armellin con il pezzo 139 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo: La follia e l'Apocalisse "APOCALISSE...Il -piccolo libro aperto nella mano dell'angelo dritto sul mare e sulla terra- (Apocalisse 10,9-10), é ancora lo stesso libro: il suo contenuto infatti non é che l'intensificazione finale del contenuto del libro dai sette sigilli, il suo ultimo spiegamento-compimento.


Il processo della rivelazione apocalittica consiste in una intensificazione finale (Apocalisse 15,1), corrispondente alla intensificazione degli avvenimenti. Attraverso il settenario dei sigilli crescono le piaghe che colpiscono la terra (Apocalisse 6-7);

e la più grande intensità di ciò che corrisponde all'apertura del settimo sigillo é espressa dall'articolarsi del settenario delle trombe (Apocalisse 8,1; 11,14) all'interno del settimo sigillo; e la più grande intensità di ciò che corrisponde al suono della settima tromba é espressa dall'articolarsi, al suo interno, del settenario dei flagelli contenuti nelle coppe (Apocalisse 11,15; 16,21).

E' una triplice intensificazione successiva attraverso i sigilli, le trombe, le coppe. Si esprime così insieme, l'ossessionante lentezza dello svolgersi degli eventi, di fronte all'impazienza dell'attesa, e il carattere istantaneo della finale e decisiva manifestazione divina, che guizza come il lampo dall'oriente all'occidente (Mt 24,27; Apocalisse 18,8; 18,10; 18,17; 18,21)". Sergio Quinzio, Op.Cit. pp. 801-802

"Non é sommo in veruna professione chi non é modesto; e la modestia, e lo stimarsi da non molto, e il credere intimamente e sinceramente di non aver conseguito tutto quel merito che si potrebbe e dovrebbe conseguire, questi dico sono segni e (613) distintivi dell'uomo grande, o certo sono qualità inseparabili da lui (5 feb. 1821)". Giacomo Leopardi dallo Zibaldone di pensieri


" Si stenta a credere quanto la frase scritta possa calmare e domare l'uomo".Canetti.