mercoledì 7 gennaio 2009

280 di 2013 ; Big-Bang

Stefano Armellin con il pezzo 280 di 2013
 del Poema visivo del XXI secolo :
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013



Titolo : Big - Bang " La palla di fuoco primordiale dalla quale si sarebbe generato l'universo fu in realtà un'esplosione abbastanza -tranquilla- che diffuse nel cosmo nascente radiazioni di ogni tipo con regolarità. L'Universo sembra essere stato generato con calma come un parto naturale".Mather


Bassano del Grappa. Mercoledì 24 gennaio 2014. Pioggia; peggio di ieri, acqua dovunque, chiusura anticipata, incasso lordo lire 2000, che ha però un valore perché é stato fatto dalla mia cliente Rita, con la quale ho pranzato insieme. Professoressa di Storia dell'Arte, maturità classica, 33 anni, mi ha già portato una conchiglietta con il suo nome, eh già, una donna ad una certa età sente il tempo mancargli sotto i piedi. Soprattutto quando desidera un figlio. Si é fatta avanti con una determinazione inaudita. Nota da non trascurare, é nata lo stesso mio giorno, ed é comunista (sic !) cosa che io non sono. Però é una bella sorpresa, dovrei dire svolta questa presenza femminile nella mia vita. Stefano Armellin

L’attuazione della risurrezione gloriosa di Padre Felice Artuso
Gesù, «punto focale dei desideri della storia e della civiltà» (GS 45), effettua tre rianimazioni. 

Rialza la figlia di Giairo, un capo della sinagoga di Cafarnao (Mc 5,41-42; il figlio della vedova di Nain (7,14-15); e Lazzaro di Betania (Gv 11,43-44). 

Permette a queste persone di riprendere la vita quotidiana. 

Nel dialogo con i sadducei che negano la risurrezione, intesa come ritorno alla vita ordinaria, annuncia che Dio, alla fine dei tempi, farà uscire i morti dal loro isolamento, li ricreerà e li farà diventare simili agli angeli . 

Parlando alla folla sulla sua missione salvifica, Gesù assicura che ci sarà una risurrezione gloriosa per i santi ed una risurrezione ignominiosa per i malvagi «Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna» (Gv 5,28-29). 

Rivela ad alcuni di avere il potere di darsi la risurrezione gloriosa e di renderla in qualche modo attiva in coloro che gli credono: «Questa è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia la vita eterna; io lo farò risorgere nell'ultimo giorno» (Gv 6,40). 

Davanti a Marta di Betania, che gli è andata incontro, attribuisce a sé la facoltà di introdurre tutti i defunti nella vita di Dio (Gv 11,25). Le precisa inoltre che i credenti in lui, già possiedono le primizie della gloriosa risurrezione, nonostante avvertano la fragilità dei corpi e il dramma della morte fisica: «Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno» (Gv 11,26). 

Avvicinandosi ai giorni della passione e morte, insiste molto sul suo esodo pasquale.
Il peccato dell’umanità trascina Gesù nella tomba, ma egli ne esce con un corpo glorioso ed entra in Dio. 

Secondo il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica la sua risurrezione è «la verità culminante della nostra fede in Cristo e rappresenta, con la Croce, una parte essenziale del Mistero pasquale» . 

«Primizia di coloro che sono morti» (1 Cor 15,20) egli effonde a tutti il suo Santo Spirito, che è vita. Arriverà il momento in cui attuerà la risurrezione universale; ricreerà i corpi, esposti alla malattia, alla vecchiaia, alla morte e alla corruzione del sepolcro. 

Non ha difficoltà a donare all’umanità una vita intramontabile e immortale, Fedele alle sue promesse risolve gli enigmi che poniamo sulla modalità della nostra risurrezione e della nostra eterna esistenza. 

Sa come intervenire su di noi tribolati, che gridiamo a Lui e sperimentiamo di essere inconsistenti come un soffio.

I racconti evangelici, esenti da cognizioni scientifiche, non spiegano come saranno i nostri corpi trasfigurati. Si limitano ad attestare che si tratta di una nuova esistenza in cui beneficeremo di una perfetta comunione con Dio e con l’assemblea dei salvati (Ef 2,6). 

Dio conosce il segreto, per trasformare i nostri corpi mortali, conferendovi una forma semplice, bella, armoniosa, perfetta e definitiva (Col 3,9-11; Ap 21,5).
segue

Padre Felice Artuso